Alessia Pifferi e il suo drammatico isolamento: la situazione attuale nella struttura di Vigevano

Alessia Pifferi E Il Suo Dramm Alessia Pifferi E Il Suo Dramm
Alessia Pifferi e il suo drammatico isolamento: la situazione attuale nella struttura di Vigevano - Fonte: Blitzquotidiano | Gaeta.it

La storia di Alessia Pifferi è diventata simbolo di una tragedia che ha scosso l’opinione pubblica italiana. Condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana, avvenuto nel luglio del 2022, Pifferi sta affrontando una difficile esistenza all’interno del carcere di Vigevano, dove è rinchiusa in isolamento. Attraverso le parole del suo legale, Alessia Pontenani, emergono i dettagli della sua vita attuale, fra sofferenza personale e riflessioni sulla sua condizione.

Il trasferimento da San Vittore a Vigevano

Alessia Pifferi è stata spostata dal carcere di San Vittore a Milano alla struttura penitenziaria di Vigevano nel luglio scorso. Questo trasferimento ha avuto un impatto significativo sulla sua vita quotidiana. Mentre a San Vittore aveva la possibilità di condividere la cella con un’altra detenuta, ora si trova in isolamento, una situazione che aggrava il suo stato mentale. L’avvocato Pifferi ha dichiarato che questa nuova sistemazione non ha migliorato la sua condizione psicologica, rendendola più vulnerabile e isolata. “Sta male, come stava male a San Vittore” ha affermato il legale, evidenziando la continua fragilità emotiva della donna.

Il quotidiano in isolamento

Incarcerata in una cella singola, Pifferi trascorre le sue giornate davanti a uno schermo televisivo, con grande limitazione delle interazioni sociali. Il suo avvocato ha spiegato che preferisce non seguire le notizie di cronaca, probabilmente per la paura di imbattersi in notizie che la riguardano direttamente. L’unica comunicazione che ha è quella con gli agenti di custodia e con il cappellano, con il quale si incontra regolarmente per partecipare alla messa e ricevere la confessione. Le interazioni con gli altri detenuti sono diventate impossibili a causa di timori derivati da minacce ricevute in passato, costringendola a ritirarsi in una solitudine forzata.

Le visite e le relazioni personali

Circa la sua vita sociale, l’avvocato Pontenani ha confermato che è l’unica persona a visitarla. Sebbene fosse stata autorizzata anche la consulente di Alessia, la dottoressa Bramante, ci sono stati problemi che hanno impedito ulteriori visite. Questo isolamento relazionale aggiunge un pesante fardello alle già gravi condizioni psicologiche di Pifferi. “Soprattutto in un contesto carcerario, dove la socializzazione può essere cruciale, la mancanza di rapporti umani rende la sua vita ancora più difficile,” ha dichiarato l’avvocato. Ogni visita comporta un lungo viaggio di oltre 100 chilometri, il che significa che Pontenani può recarsi a trovare Pifferi solo una volta ogni dieci giorni.

La salute di Alessia Pifferi e la memoria di Diana

Nel corso di questi mesi, la salute di Alessia è peggiorata drasticamente, tanto che si è temuto potesse contrarre la tubercolosi a causa di una malnutrizione evidente. L’avvocato ha sottolineato che Pifferi ha perso molto peso a causa di problemi nervosi e della scarsa alimentazione. Sul piano emotivo, il ricordo della sua figlia Diana, morta in circostanze tragiche, affiora raramente nella conversazione di Pifferi. L’avvocato ha chiarito che “la rimozione è una forma di protezione” da parte della sua assistita. Tuttavia, Pifferi mostra interesse per il presente della tomba di Diana, chiedendo se qualcuno si occupa delle sue condizioni e se porta fiori. La vita di Alessia Pifferi rimane segnata da una profonda solitudine e da un dolore incommensurabile, riflettendo una condizione complessa e devastante.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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