Un contest culinario dedicato alla reinterpretazione delle ricette italiane in versione fritta ha visto spiccare Alessandro Santilli, chef del ristorante Frumentario a Roma. La sua proposta, un saltimbocca alla romana rivisitato in forma di fagottino impanato e servito su stecco, ha conquistato la giuria durante la gara tenutasi a Milano. L’evento ha messo in risalto la capacità di trasformare piatti tradizionali in nuove esperienze da gustare in movimento, dimostrando come la cucina italiana possa sposare la praticità dello street food senza perdere autenticità.
Il contest il giro d’italia in un fritto 2025: origine e organizzazione della manifestazione
Il giro d’italia in un fritto 2025 nasce da un’idea proposta da 50 Top Italy insieme a Oleificio Zucchi, con l’obiettivo di valorizzare le specialità regionali italiane attraverso tecniche di frittura. Questa edizione si è svolta a Milano, in un ambiente rinomato come il ristorante Nabucco, noto per accogliere sia clienti locali sia visitatori stranieri desiderosi di scoprire la cucina tradizionale lombarda. Il contest ha attirato chef da diverse zone d’Italia, chiamati a reinterpretare piatti tipici nelle versioni più croccanti e innovative possibile.
Gli organizzatori hanno voluto sottolineare come la frittura, metodo spesso associato a street food o a snack meno sofisticati, possa diventare un mezzo valido per raccontare identità regionali. Ogni partecipante ha portato la propria maestria nella scelta degli ingredienti, nella tecnica di cottura e nella presentazione, senza rinunciare alle radici gastronomiche della propria zona di appartenenza.
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L’interpretazione del saltimbocca di alessandro santilli
Alessandro Santilli ha scelto di proporre il saltimbocca alla romana in una veste completamente nuova. Invece di servire la classica fetta di vitello con prosciutto e salvia, ha impanato piccoli straccetti di manzo e li ha assemblati in un fagottino infilzato su uno stecco, una soluzione che ricorda il gelato croccante. Questo sistema agevola la consumazione in mobilità e rende il piatto più accessibile al pubblico moderno, abituato a mangiare fuori casa.
La scelta di trasformare un piatto storico della cucina romana in un fritto da passeggio ha richiesto attenzione nella selezione della carne, nell’impanatura e nella cottura, per mantenere intatto il gusto originale. Il risultato ha convinto la giuria, soprattutto per la capacità di restituire il sapore familiare del saltimbocca accostato a una forma facilmente trasportabile. Santilli ha dunque coniugato tradizione e praticità, ottenendo un piatto che stimola i sensi e racconta un territorio attraverso un gesto semplice come quello di prendere uno stecco.
La composizione della giuria e i giudizi sul podio di milano
La giuria del contest ha riunito esperti del mondo gastronomico e rappresentanti dell’azienda Oleificio Zucchi, che ha fornito gli oli per la frittura. I giudici includevano i curatori di 50 Top Italy, Antonio Pappalardo, maestro pizzaiolo noto per il lavoro alla Cascina dei Sapori, e Raimo Chiacchiera, executive chef del Fedegroup. Questa varietà di competenze ha garantito un giudizio equilibrato, capace di considerare la tecnica, la presentazione e l’aderenza alla tradizione.
Il primo posto è andato ad Alessandro Santilli, mentre il secondo è stato diviso a pari merito tra Eric Dalla Battista, che ha proposto “La forza del tempo” ispirandosi alla Valpolicella, e Vincenzo Nicotra di Scirocco Sicilian Fish Lab a Catania, con la sua “Sarda a Mare”. Entrambi hanno contribuito con preparazioni legate ai propri territori, dimostrando la ricchezza gastronomica italiana che si adatta bene alla frittura come metodo espressivo.
Impatto e significato dell’evento nella scena gastronomica italiana
Questo tipo di contest mette in rilievo la vitalità della cucina italiana, che si conferma capace di cambiare volto senza perdere la propria identità. Il giro d’italia in un fritto 2025 ha dato spazio a giovani chef e a professionisti consolidati che mostrano come anche piatti classici possano trovare nuove forme. La location milanese, città spesso snodo tra tradizione e innovazione, ha rappresentato lo scenario adatto per questa sfida.
Alessandro Santilli, con il suo saltimbocca alla romana su stecco, ha aperto una strada per la reinterpretazione delle ricette in chiave più informale e accessibile. Non a caso, molte città italiane vedono crescere il fenomeno del cibo da strada di qualità. Eventi simili stimolano la creatività culinaria e contribuiscono a mantenere vivo l’interesse per i sapori del passato, adattandoli alle abitudini dei consumatori di oggi.