Alessandro Michele, attuale direttore creativo della maison Valentino, non ha mai veramente abbandonato il suo spazio di lavoro, un atelier ricco di storia e tradizioni. Con il suo arrivo a marzo, ha portato una ventata di freschezza mantenendo vivo il legame con il passato. Recentemente, durante la seconda edizione della rassegna “Vogue Forces of Fashion“, Michele ha rivelato il suo profondo rispetto per l’eredità di Valentino Garavani e il suo compagno di vita, Giancarlo Giammetti. Questo evento, svoltosi presso l’ex Mattatoio di Roma, ha rappresentato un’occasione unica per riflettere sul ruolo della moda e sull’importanza di unire innovazione e tradizione.
L’influenza dell’atelier di Valentino
L’atelier di Valentino non è solo un semplice spazio di lavoro; è un luogo carico di significato e storia. Alessandro Michele ha descritto l’atmosfera come “mitologica,” un contesto in cui la passione e la creatività si intrecciano. Ogni angolo dell’atelier sembra custodire ricordi e storie, persino le manovre quotidiane dei lavoranti sono impregnate dell’eredità del fondatore. “Quando chiedo a qualcuno perché faccia un determinato lavoro in un certo modo, spesso la risposta è ‘non lo so, però me lo ha detto lui'”, ha affermato Michele, sottolineando il senso di continuità che permea il luogo. Questo legame con il passato è fondamentale per l’identità della maison e per il lavoro creativo che Michele sta portando avanti.
La seduzione di Parigi e il legame con Roma
Durante l’intervista condotta da Francesca Ragazzi, Michele ha condiviso la sua esperienza a Parigi, descrivendo la città come un luogo irresistibile e fonte di ispirazione. “Lavorare a Parigi per me è bellissimo. È una scoperta continua e un’esperienza che mi ha sedotto,” ha dichiarato il designer, il quale è sempre attento a rimanere fedele alle proprie radici romane. Il suo atelier parigino non è solo un luogo di lavoro, ma offre anche una vista mozzafiato sulla città, arricchita dalle nuvole autunnali e dalla storicità dei luoghi circostanti. “Parigi è la nipote di Roma,” ha affermato, evidenziando un legame profondo e simbolico tra le due città che ha influenzato il suo percorso creativo.
La celebrazione della vita attraverso la moda
Il debutto di Michele con la prima collezione, sfilata al Pavillon des Folies a Parigi, ha rappresentato una vera e propria celebrazione della vita. L’approccio dello stilista si basa sulla valorizzazione della leggerezza e della frivolezza, elementi che ritiene fondamentali nel mondo della moda. “Quando sono arrivato da Valentino, ho studiato l’archivio e mi sono reso conto che c’era un tema comune: la vita intrappolata nelle cose, negli abiti,” ha spiegato. Con allusioni ai luccichii dei ricami e ai plissé, Michele ha sottolineato l’importanza di esprimere sentimenti attraverso la moda, paragonando questa forma d’arte a un canto religioso: “Doveva diventare quasi un canto religioso, quello di un uccello.” Questa interpretazione della moda come espressione di vita e gioia è al centro della sua visione creativa e continuerà a guidare il percorso della maison Valentino nei prossimi anni.
Ultimo aggiornamento il 26 Ottobre 2024 da Sofia Greco