Albert Watson a roma: la città eterna raccontata attraverso 200 fotografie esposte al palazzo esposizioni

Albert Watson a roma: la città eterna raccontata attraverso 200 fotografie esposte al palazzo esposizioni

La mostra fotografica Roma Codex di Albert Watson al Palazzo Esposizioni racconta la città attraverso oltre 200 immagini che uniscono monumenti, vita quotidiana e volti noti come Paolo Sorrentino e Pierfrancesco Favino.
Albert Watson A Roma3A La Cittc3A0 Albert Watson A Roma3A La Cittc3A0
La mostra fotografica "Roma Codex" di Albert Watson, ospitata al Palazzo Esposizioni fino ad agosto 2025, offre un ritratto autentico e innovativo di Roma attraverso oltre 200 immagini che uniscono monumenti famosi e vita quotidiana, catturando l’anima vibrante della città. - Gaeta.it

Roma torna protagonista della scena artistica con una mostra fotografica firmata da Albert Watson. Lo scatto, capace di catturare l’essenza vibrante della città, racconta volti, movimenti e luoghi noti e meno frequentati. Da maggio a agosto 2025, Palazzo Esposizioni ospita questa raccolta unica, offrendo una lettura nuova e sincera della capitale italiana.

Come è organizzata la mostra roma codex al palazzo esposizioni

Roma Codex presenta oltre 200 fotografie distribuite in tre sale del Palazzo Esposizioni, in via Nazionale. Le immagini variano dal bianco e nero al colore e molti dei pezzi sono stampati in grande formato per garantire impatto visivo diretto. Invece di seguire un criterio tematico o cronologico, le fotografie sono posizionate secondo un ordine che libera il visitatore dal format tradizionale.

Questo allestimento spinge chi guarda a lasciarsi andare a una fruizione più spontanea, dove un ritratto può stare accanto a un paesaggio urbano o a un interno domestico. Non c’è differenza tra volti famosi o persone sconosciute: tutti raccontano qualcosa di Roma, della sua anima e delle sue contraddizioni. Lo sguardo di Watson mette a fuoco sia la grandiosità dei monumenti come il Colosseo o l’Ara Pacis sia le piccole scene di vita quotidiana che si svolgono al loro cospetto.

L’esperienza della mostra quindi restituisce una Roma fatta di strati, dove storia e presente si confondono. Il visitatore può passare da spazi di luce politica, artistica o popolare senza soluzione di continuità, cogliendo dettagli che spesso la fretta quotidiana non permette di notare.

Luoghi simbolo e ambientazioni insolite nei reportage di watson a roma

Tra le molte foto in mostra, non mancano i classici monumenti romani: Colosseo, Fontana di Trevi, Foro Romano, Villa Medici, Altare della Patria. Eppure, il lavoro di Watson si spinge anche verso luoghi meno battuti come la Cripta dei Cappuccini, la Via Appia Antica o il Parco Archeologico di Ostia Antica, spesso associati a un’atmosfera più raccolta o misteriosa.

Diverse immagini mostrano spaccati di vita culturale, come il Jazz Image Festival o il Circo Imperiale così come Cinecittà Studios, simbolo della storia del cinema italiano. C’è pure spazio per quartieri caratteristici come Porta Portese o Campo de’ Fiori, dove la vita assume un ritmo unico e intenso. Ritratti in ambientazioni urbane, locali notturni e studi di artisti completano il racconto.

Queste ambientazioni aiutano a mostrare Roma non solo come museo a cielo aperto, ma come città che respira, si muove e si trasforma continuamente. Il fotografo mette a fuoco queste sfumature per mostrare le molte facce di una metropoli che vive tra antico e moderno.

Il viaggio di albert watson nelle strade di roma senza percorso prestabilito

Per oltre due anni, Albert Watson ha camminato per Roma senza mappe né itinerari definiti. La sua attenzione si è rivolta non tanto ai monumenti classici, ma piuttosto agli spazi che si animano tra queste strutture. Ha cercato momenti autentici nei volti delle persone, nella vita quotidiana che pulsa nelle strade e dentro ambienti insoliti, come club sotterranei o scuole di danza. Lo scozzese nato a Edimburgo e adottato dalla scena newyorkese ha preferito lasciarsi guidare dall’istinto, confondendosi con il ritmo della città piuttosto che condizionare le immagini alla ricerca di simboli già noti.

Quell’approccio ha generato un racconto visivo che mostra Roma come un organismo vivo, in costante trasformazione ma radicato nelle sue radici storiche. Non a caso, Watson ha scelto di evitare il compito di mostrare la città in modo stereotipato. Il contrasto tra la monumentalità degli edifici e l’intimità degli abitanti emerge chiaramente dalle fotografie, delineando una mappa emotiva più che geografica. Spazi notturni, angoli nascosti, volti comuni si miscelano senza gerarchie e senza valenze predefinite, costruendo un racconto senza tempo ma contemporaneo.

Le persone che abitano roma protagoniste dell’obiettivo di albert watson

Roma Codex non è solo paesaggi e monumenti, ma soprattutto un ritratto del tessuto umano della città. Tra i volti immortalati da Watson figurano artisti, attori e figure della cultura italiana: Paolo Sorrentino, Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Kasia Smutniak, Valeria Golino, Luca Zingaretti, tra gli altri. Le loro immagini si affiancano a quelle di figure meno note, come artisti emergenti o cittadini comuni, dando valore a ogni volto.

Sono presenti anche ritratti di personalità diverse, dal Cardinale Silvano Maria Tomasi al Gran Maestro dell’Ordine di Malta Giancarlo Giammetti, ampliando così il quadro sociale rappresentato. La diversità di espressioni, età e provenienze completa la visione raccolta nelle sale della mostra.

Questa scelta rende la rassegna fotografica una testimonianza del presente sociale romano più che un’esibizione di celebri volti. Volti e luoghi insieme compongono un ritratto complesso di una città che fonde storia, arte e vita quotidiana.

Albert watson e il suo ruolo nella fotografia contemporanea

Albert Watson è nato nel 1942 in Scozia e vive a New York. Con una carriera lunga mezzo secolo, ha realizzato immagini celebri pubblicate sulle copertine delle riviste più importanti al mondo. I suoi lavori fondono moda, arte e fotografia commerciale, segnando un punto di riferimento per molti fotografi.

Ha collaborato con brand del calibro di Chanel, Levi’s e Gap. Alcuni dei suoi scatti più noti riguardano figure come Alfred Hitchcock, Steve Jobs e Kate Moss. Le sue fotografie sono incluse nelle collezioni permanenti di istituzioni come il Metropolitan Museum of Art di New York, il Getty Museum di Los Angeles e la National Portrait Gallery di Londra.

La Royal Photographic Society ha riconosciuto la sua carriera con il Lifetime Achievement Award, mentre nel 2019 ha firmato alcune immagini per il Calendario Pirelli. Watson detiene il titolo di “Sir” assegnatogli dall’Ordine dell’Impero britannico.

Anche oggi è considerato uno dei fotografi più influenti, continuando a esplorare nuovi modi di catturare il mondo attraverso la macchina fotografica.

Informazioni pratiche per visitare roma codex al palazzo esposizioni

La mostra Roma Codex è aperta al pubblico al Palazzo Esposizioni, in via Nazionale 194, Roma, fino al 3 agosto 2025. Gli orari variano da domenica a mercoledì, con apertura dalle 10.00 fino alle 20.00, mentre da giovedì a sabato la chiusura si sposta alle 22.30. L’ingresso si effettua fino a un’ora prima della chiusura.

Il biglietto intero costa 12,50 euro, la riduzione è di 10 euro e l’ingresso per ragazzi tra 7 e 18 anni è 6 euro. I bambini al di sotto dei 6 anni entrano gratis. È previsto il primo mercoledì del mese l’ingresso gratuito per gli under 30 dalle 14.00 fino alla chiusura.

Queste condizioni rendono accessibile la visita, offrendo ampio spazio temporale per scoprire le immagini di Watson e lasciarsi coinvolgere nell’atmosfera romana raccontata attraverso l’obiettivo di un maestro della fotografia contemporanea.

Change privacy settings
×