Un nuovo progetto prende forma all’interno dell’accordo tra l’associazione I borghi più belli d’Italia e Borsa Merci Telematica Italiana . L’obiettivo è dare spazio alle produzioni locali di qualità, valorizzando i prodotti tipici di borghi storici e artistici italiani e creando opportunità commerciali sia fisiche sia digitali. Il progetto, che coinvolge anche Slow Food Italia come partner, punta a selezionare e certificare le aziende produttrici rappresentative di questi territori così ricchi di tradizione.
Nascita e obiettivi di mib mercato italiano dei borghi
Il progetto mib – Mercato Italiano dei Borghi è stato presentato il 14 febbraio 2025 nella sala stampa della Camera dei Deputati. L’intento principale è costruire una rete di certificazione per le attività produttive presenti nei borghi più belli, tutelando così chi crea prodotti tipici e artigianali e allo stesso tempo mettendo in luce l’identità di queste piccole comunità.
Si tratta di un lavoro iniziato ormai da oltre quattro anni con un censimento approfondito di migliaia di produttori e specialità locali raccolte nei diversi borghi associati. Il secondo stadio del progetto prevede l’individuazione di un gruppo iniziale di prodotti considerati eccellenze, da proporre attraverso una piattaforma digitale dedicata e una serie di iniziative promozionali sul mercato nazionale.
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Dichiarazioni di fiorello primi
Fiorello Primi, presidente dell’associazione I borghi più belli d’Italia, ha spiegato che questa fase sarà cruciale per far conoscere e mettere in vendita prodotti che raccontano storie, tradizione e identità di territori spesso poco valorizzati. L’idea è promuovere non solo il prodotto ma anche il borgo che lo genera, creando così un legame forte tra territorio e consumatore.
Il ruolo strategico di bmti e la cooperazione istituzionale
Borsa Merci Telematica Italiana svolgerà un ruolo operativo essenziale. Riccardo Cuomo, direttore di Bmti, ha sottolineato che la collaborazione intende rafforzare la posizione delle imprese locali nel mercato rendendole più competitive.
Il progetto mira a sviluppare strumenti concreti e funzionali che consentano alle aziende di pianificare la produzione, gestire la distribuzione e accedere a mercati più ampi senza perdere l’aspetto artigianale e locale. Le opportunità riguardano, inoltre, una crescita sostenibile per un tessuto produttivo tradizionale, che spesso rischia l’abbandono o la standardizzazione`.
In pratica, Bmti offrirà supporto tecnico, organizzativo e commerciale, creando il collegamento tra produttori, distributori e consumatori, e preservando allo stesso tempo il patrimonio culturale e alimentare radicato nei piccoli centri italiani.
Slow food e la valorizzazione di borghi e produzioni sostenibili
Slow Food Italia si inserisce nel progetto mettendo l’accento sull’importanza di tutelare il patrimonio culturale e ambientale dei borghi, non solo come luoghi turistici, ma come spazi da vivere tutto l’anno. Barbara Nappini, presidente di Slow Food, ha evidenziato che la filosofia dell’associazione pone attenzione su un modello di sviluppo rurale che coinvolge pratiche agricole sostenibili quali agricoltura biologica, biodinamica e agroecologica.
Il progetto si propone di sostenere iniziative di valorizzazione delle produzioni locali identitarie, coordinate in parte dai Presìdi Slow Food e dall’Arca del Gusto, strumenti concreti per preservare specie minacciate o sapori tradizionali in via di sparizione.
Slow Food si mostra molto attenta a scongiurare un turismo che impoverisce le comunità locali, preferendo forme di viaggio che promuovano la sopravvivenza sociale, culturale ed economica di questi territori. L’artigianato tradizionale legato alle produzioni locali avrà quindi un ruolo significativo all’interno del progetto.
Produzione certificata e mercato digitale: una vetrina per i borghi
Il progetto mib prevede anche la creazione di un sistema di certificazione per le aziende produttrici associate ai borghi selezionati. Questo sistema garantirà l’autenticità, la qualità e il legame territoriale delle produzioni, rispondendo a una crescente domanda di mercato rivolta a prodotti locali “di nicchia”.
La piattaforma digitale in fase di sviluppo sarà un canale specifico dove i consumatori italiani potranno acquistare prodotti certificati direttamente dalle aziende, conoscendo la storia e le caratteristiche degli articoli proposti.
Questa strategia cerca di collegare più direttamente il consumatore al produttore, bypassando molte volte strutture commerciali tradizionali che possono allontanare il prodotto dalle sue radici. Sarà quindi possibile rintracciare il percorso di ogni articolo e conoscerne il contesto di origine, aspetto che per molti consumatori rappresenta un valore importante.
Tra i vantaggi c’è anche l’apertura a nuovi mercati, sia per produttori più piccoli, sia per territori che finora avevano limitate possibilità promozionali, confermando così il valore economico e identitario del made in Italy locale.
Impatti previsti sul tessuto socio-economico dei borghi
L’avvio del mercato italiano dei borghi promette un impatto sulle comunità locali che va oltre la semplice vendita di prodotti. Questo progetto può favorire la permanenza della popolazione nei borghi, limitare lo spopolamento e stimolare attività legate al turismo sostenibile.
Oltre a sostenere le imprese artigiane, si auspica una rinascita socio-economica legata al recupero delle tradizioni e all’attività agricola su piccola scala, gestita secondo criteri ecologici e rispettosi del territorio.
Il recupero e la valorizzazione dei centri storici, così come l’organizzazione di eventi culturali e gastronomici legati a queste produzioni, possono contribuire a rafforzare l’identità locale e attrarre visitatori che scelgono un modo nuovo di vivere il territorio.
Il progetto può diventare un punto di riferimento per molti borghi, spingendo la cooperazione e la condivisione di strategie comuni per tutelare un patrimonio che resta ancora poco conosciuto al grande pubblico.