L’associazione Quartieri Connessi di latina ha annunciato che la rassegna culturale “Altre Storie 2025” non si svolgerà. La decisione arriva a seguito delle numerose richieste burocratiche e di sicurezza che hanno reso impossibile l’organizzazione dell’evento. L’appuntamento, previsto per la quarta edizione, avrebbe dovuto animare l’anfiteatro della parrocchia San Luca, coinvolgendo residenti dei quartieri Q4 e Q5.
Il ruolo di parrocchia e scuole nel sostegno alla manifestazione
Negli anni scorsi, la parrocchia San Luca ha fornito un appoggio fondamentale all’organizzazione della rassegna. Don Angelo e Don Leonardo, parroci della comunità, si sono messi a disposizione per ospitare l’evento nell’anfiteatro della chiesa. Anche l’istituto comprensivo Don Milani si è inserito con slancio, attraverso la preside Beatrice Pisa e l’orchestra di alunni che avrebbe aperto la kermesse.
Già nelle edizioni precedenti, la rassegna ha potuto contare sull’adesione di artisti locali, musicisti e compagnie teatrali, insieme a divulgatori scientifici e a negozianti che hanno donato fondi per sostenere lo svolgimento. La presenza continua di volontari, partner e pubblico ha contribuito a mantenere viva questa iniziativa, ritenuta un punto di riferimento per la cultura locale. La sospensione dell’evento ha incontrato la comprensione di tutti, che hanno ringraziato per l’impegno costante anche in questo momento complicato.
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Un progetto culturale pensato per i quartieri meno serviti
La rassegna “Altre Storie” puntava a offrire un’occasione di incontro e scambio culturale per i quartieri Q4 e Q5 di latina. Quest’area ospita circa trentamila abitanti e si trova in una situazione con poche altre iniziative simili, rendendo l’evento una delle poche occasioni di aggregazione aperta a tutti. L’intento era quello di fornire uno spazio di riflessione e condivisione, in un contesto sociale spesso poco valorizzato.
L’associazione ha da sempre promosso valori come il senso civico, la responsabilità sociale e il rispetto delle normative, chiedendo però di poter contare su un sostegno concreto da parte dell’amministrazione comunale. Cedrone ha auspicato un contributo economico che potesse coprire i costi degli oneri imposti, oltre a una semplificazione degli iter burocratici destinati proprio a chi, senza scopo di lucro, si impegna per la collettività.
Il peso degli adempimenti richiesti all’associazione volontaria
L’Associazione Quartieri Connessi ha descritto in dettaglio le condizioni poste per la realizzazione dell’evento. La lista delle richieste includeva la certificazione di impatto acustico, la presenza di un’autobotte antincendio con almeno 600 litri di capacità e personale dedicato alla prevenzione incendi. Era anche previsto un presidio sanitario continuativo con due operatori medici e un’ambulanza in postazione fissa. Inoltre, dovevano esserci due addetti alla vigilanza pubblica, responsabili della sorveglianza e del controllo durante lo svolgimento della manifestazione.
Il presidente Ferdinando Cedrone ha spiegato come queste misure, pur necessarie per la sicurezza, abbiano rappresentato un impegno troppo gravoso per una realtà di volontariato con risorse limitate. La mole di obblighi burocratici e costi associati ha superato le capacità dell’associazione, costringendola a sospendere il progetto, nonostante il forte desiderio di portare avanti l’iniziativa per la comunità.