Al via la clinica mobile per la prevenzione oncologica in Emilia-Romagna

Al via la clinica mobile per la prevenzione oncologica in Emilia-Romagna

L’Istituto Ramazzini e Alis lanciano una clinica mobile in Emilia-Romagna per offrire screening gratuiti su patologie oncologiche, migliorando l’accesso ai servizi sanitari nella comunità.
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Al via la clinica mobile per la prevenzione oncologica in Emilia-Romagna - Gaeta.it

Un’iniziativa dedicata alla salute dei cittadini sta prendendo forma in Emilia-Romagna. L’Istituto Ramazzini, in collaborazione con Alis, ha lanciato una clinica mobile che, a partire da gennaio, percorrerà le strade di Bologna e dei Comuni limitrofi. L’obiettivo è offrire screening gratuiti per diverse patologie oncologiche, facili da raggiungere per le persone. A bordo del camper, donato da Cvs, i cittadini potranno usufruire di esami nella senologia, dermatologia e tiroide, oltre a screening specifici per i giovani riguardo al cancro ai testicoli.

L’importanza della prevenzione oncologica

La prevenzione rappresenta un aspetto cruciale nella lotta contro il cancro, e questa nuova clinica mobile è un passo significativo in tale direzione. Secondo Marco Benni, amministratore delegato dell’Istituto Ramazzini, il progetto è frutto di un’esperienza maturata durante la pandemia, quando è emersa la necessità di raggiungere le persone nelle loro comunità. “Abbiamo cercato di venire incontro ai cittadini, portando i servizi sanitari dove ce n’era bisogno,” afferma Benni.

La clinica mobile si propone di colmare un gap significativo, offrendo esami di secondo livello richiesti da una fetta considerevole della popolazione, stimata intorno al 15% di chi si sottopone ad accertamenti. Patologie come il tumore ai testicoli, in aumento tra i giovani, possono di fatto essere monitorate attraverso il semplice gesto dell’autopalpazione, un’indicazione cruciale per la prevenzione.

Le autorità sostengono l’iniziativa

L’iniziativa ha ricevuto l’endorsement di importanti figure politiche locali. L’assessore comunale alla Salute, Luca Rizzo Nervo, ha sottolineato che “prossimità e proattività sono necessarie per garantire ai cittadini l’accesso ai servizi.” Questo commento evidenzia l’importanza di rendere disponibili facilmente le strutture sanitarie, in particolare al pubblico più giovane e a rischio. La presenza della clinica mobile rappresenta una risposta concreta a questa esigenza.

Raffaele Donini, assessore regionale, ha proseguito elogiando il programma di prevenzione dell’Emilia-Romagna, dichiarando che “la nostra regione è leader in Italia per la prevenzione.” Con la clinica mobile, il servizio offre screening e oltre 10.000 carte del rischio cardiovascolare in soli tre anni, una dimostrazione del potenziale impatto di tali iniziative sul territorio.

Accessibilità dei servizi e impatto sulla comunità

L’amministratrice di Alis, Lisa Valentini, ha rimarcato l’importanza di questa iniziativa per garantire l’accesso a un numero maggiore di persone. La clinica mobile non solo fa il suo dovere portando gli ambulatori nei luoghi di vita quotidiana, ma offre anche la possibilità di ricevere referti medici in maniera riservata. “Le persone possono entrare e uscire sapendo di aver rispettato un passaggio fondamentale per la loro salute,” ha spiegato Valentini, sottolineando il valore pratico della proposta.

In un periodo in cui la salute pubblica deve essere tutelata, l’implementazione di servizi sanitari accessibili è fondamentale. Queste cliniche mobili potrebbero rivelarsi un modello replicabile in altre aree del paese, facilitando l’accesso alle cure e incrementando la consapevolezza riguardo alla salute, soprattutto tra i giovani.

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