Il parco nazionale del gran sasso e monti della laga ha avviato “argos: uno sguardo al sociale dal mondo zootecnico“, un progetto che punta ad integrare la pet therapy all’interno del territorio agrosilvopastorale. L’iniziativa coinvolge aziende locali e operatori specializzati per offrire esperienze a contatto con gli animali rivolte a persone con ridotte capacità motorie o psico-relazionali. L’obiettivo è promuovere inclusione, benessere e valorizzare il territorio attraverso un approccio originale.
Il progetto argos e la scelta del nome simbolico
Argos prende il nome dal fedele cane di Ulisse, noto per la sua lealtà e la capacità di aspettare il ritorno del padrone. Questo simbolo si lega ai valori della tradizione rurale e al rapporto di fedeltà e rispetto verso la natura e gli animali. Il progetto si propone di sfruttare questo legame per sviluppare attività di pet therapy che abbiano un impatto sociale reale.
L’iniziativa coinvolge operatori specializzati nell’attività assistita con gli animali, che lavoreranno all’interno di aziende agrosilvopastorali. Qui, ragazzi provenienti da diversi centri e associazioni potranno entrare in contatto diretto con gli animali, vivendo esperienze immersive nel verde. La natura e il rapporto con gli animali diventano quindi strumenti terapeutici e di inclusione.
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Innovazione tra rurale e sociale
Il carattere innovativo di argos sta nella combinazione di ambiente rurale e intervento sociale. Questa sinergia, rara in altri contesti, mette al centro l’importanza degli spazi aperti e delle attività zootecniche come punto di partenza per favorire il benessere di persone con fragilità. L’approccio valorizza sia il patrimonio naturale che le competenze dei soggetti coinvolti.
I benefici della pet therapy in contesti agrosilvopastorali
La pet therapy è ormai considerata una pratica con effetti positivi su diversi livelli: fisico, psicologico e sociale. Nel caso specifico di argos, l’interazione con animali allevati nei contesti rurali offre stimoli unici. Questi ambienti, lontani dalla quotidianità urbana, contribuiscono a ridurre lo stress e a favorire la concentrazione e la serenità.
I soggetti coinvolti, spesso con disabilità motorie o deficit psichici, trovano nelle attività con gli animali un mezzo per migliorare le proprie capacità relazionali e motorie. Il contatto diretto con gli animali aiuta a stimolare la comunicazione, a ridurre le ansie e a sviluppare autonomie personali. L’elemento verde e la tranquillità tipica della campagna accentuano questi effetti portando a un’esperienza complessiva più profonda.
Le aziende agrosilvopastorali protagoniste
Le aziende agrosilvopastorali protagoniste del progetto sono ambienti ideali per ospitare questo tipo di attività: oltre a rappresentare un patrimonio culturale importante della zona, rendono possibile lo svolgimento di esperienze autentiche a stretto contatto con la natura. Il progetto arricchisce così sia il bagaglio sociale dei partecipanti che la proposta delle aziende rurali.
Partecipazione e sostegno economico alle fattorie didattiche
Il progetto argos ha ottenuto un finanziamento iniziale di 25.000 euro per avviare le attività e coinvolgere le prime realtà. Il parco nazionale ha sottolineato che la quota potrà aumentare in caso di risultati positivi e adesioni significative. Saranno riconosciuti rimborsi per le spese sostenute dalle fattorie didattiche e dai centri aderenti.
L’approvazione ministeriale ha previsto la pubblicazione di un avviso pubblico per permettere alle aziende agricole attive in campo didattico e ai centri che si occupano di ragazzi con fragilità di candidarsi al progetto. Questo passaggio favorisce la partecipazione dal basso e garantisce un controllo sulla qualità delle attività proposte.
Una rete territoriale di collaborazione
Questo sistema di coinvolgimento ha l’obiettivo di costruire una rete territoriale di operatori che lavorino in sinergia. Le fattorie didattiche offrono un ambiente sicuro e riconosciuto per far svolgere attività assistite con animali, mentre i centri portano l’esperienza e la conoscenza delle necessità di persone con disabilità. Il progetto punta su questa collaborazione per creare appuntamenti regolari e strutturati.
L’impatto del progetto sulla comunità e il territorio
Il presidente del parco nazionale, Tommaso Navarra, ha indicato in argos un primo esempio in Italia di progetto che unisce ambiente rurale e sociale. L’obiettivo dichiarato è quello di potenziare l’attrattiva del territorio e delle aziende che resistono in un contesto economico difficile. Creare momenti di inclusione tramite la pet therapy favorisce anche un turismo più lento e consapevole, legato all’esperienza e alla formazione.
L’iniziativa apre un dialogo tra mondi apparentemente distanti: quello zootecnico e quello delle fragilità sociali. Entrambi trovano un punto di incontro nel legame con gli animali. Questi vengono considerati strumenti capaci di migliorare la qualità della vita e di offrire nuove opportunità per chi ha bisogni particolari.
Natura come parte attiva del percorso
Argos incoraggia la diffusione di modelli di intervento che considerano la natura non solo come sfondo, ma come parte attiva del percorso di crescita personale. La sperimentazione nella zona del gran sasso può rappresentare un modello replicabile in altre aree rurali. In questo modo, il progetto assume un valore anche culturale e sociale significativo nel panorama italiano.