Il museo nazionale romano svela il programma culturale da giugno a dicembre 2025, con un calendario ricco di iniziative tra aperture serali, mostre e visite ai cantieri archeologici. L’obiettivo è rilanciare l’accesso ai siti e valorizzare le collezioni permanenti e temporanee che segnano passaggi importanti nella storia di Roma. Il tutto avviene in una fase di transizione della direzione, con un forte impegno a mantenere aperti nuovi spazi e aprire porte al pubblico in modo più articolato e continuativo.
Presentazione e fase di transizione al museo nazionale romano
Il programma è stato presentato in una conferenza alla presenza di Alfonsina Russo, capo dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale presso il ministero della Cultura e direttrice del parco archeologico del Colosseo. Russo ha definito l’evento “un momento significativo” che sottolinea il lavoro portato avanti durante una fase delicata di transizione. La direzione è attualmente sotto la guida temporanea di Edith Gabrielli, già direttore del VIVE e fino a poco tempo fa alla guida interinale del museo nazionale romano.
Si tratta di un passaggio importante dopo le difficoltà gestionali e organizzative che hanno coinvolto la struttura. In questo contesto, il programma si propone di rafforzare la presenza culturale del museo nella capitale attraverso nuove aperture serali, mostre temporanee e interventi sui cantieri archeologici, riconsegnando spazi importanti e migliorando l’esperienza dei visitatori.
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Aperture serali e rassegna al centro di roma
Il primo evento del calendario è fissato per il 17 giugno alle 18 a palazzo altemps, con la rassegna “al centro di roma”. Si tratta di appuntamenti che riprenderanno ogni martedì fino a settembre, per poi spostarsi nella stagione autunnale a palazzo massimo. Questi incontri rappresentano un modo per avvicinare il pubblico ai capolavori e ai temi legati alla città eterna attraverso percorsi tematici e approfondimenti.
Accanto alla rassegna saranno attivate aperture serali speciali ogni martedì con orario prolungato fino alle 22.45 . Questi momenti notturni si terranno a palazzo altemps il 17 e 24 giugno, e poi il 1, 8, 16, 23, 30 settembre. Successivamente, a palazzo massimo, le aperture si concentreranno nelle date 7, 14 e 21 ottobre; 11, 18, 25 novembre; 2 e 16 dicembre. Le terme di Diocleziano ospiteranno aperture serali il 7, 14, 21 ottobre e l’11, 18, 25 novembre.
Queste serate offrono la possibilità di visitare le collezioni con luci diverse e in un’atmosfera più raccolta, spesso accompagnata da eventi speciali e visite guidate pensate per un pubblico più vasto, inclusi coloro che lavorano durante il giorno.
Il ritorno del museo dell’arte salvata e restauro a palazzo altemps
Il 26 giugno riaprirà il museo dell’arte salvata alle terme di Diocleziano, che espone oltre cento reperti recuperati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Questa collezione testimonia l’attività di recupero e protezione dei beni artistici trafugati o a rischio.
Il 2 luglio sarà inaugurato il restauro dell’altana di palazzo altemps, un intervento che ha riportato alla luce uno spazio con funzioni architettoniche e scenografiche nel cuore del palazzo. Il restauro restituisce un luogo storico valorizzandone la leggibilità e consentendo una migliore fruizione da parte del pubblico.
Questi due appuntamenti segnano un arricchimento dell’offerta culturale in luoghi significativi per la storia e la conservazione del patrimonio romano.
Visite al cantiere aperto della crypta balbi e riapertura del medagliere
Tra le novità più rilevanti c’è l’avvio delle visite guidate al cantiere aperto della crypta balbi, previste dall’11 luglio ogni sabato alle 10.30 e alle 12. Qui sono in corso nove lavori di restauro e recupero paralleli per rendere accessibile uno dei siti archeologici più importanti e meno esplorati del museo.
Porte riaperte anche al medagliere di palazzo massimo, chiuso dal 2020. Questa collezione comprende monete e medaglie che raccontano la vita economica e culturale dell’antichità romana attraverso migliaia di pezzi unici.
Parallelamente, il fotografo Giorgio Di Noto sta lavorando sulla documentazione dell’archivio fotografico del museo per dar vita al progetto “hidden collections”, che scatterà a metà ottobre. L’iniziativa mira a far conoscere materiali meno noti al pubblico, mettendo in luce aspetti spesso trascurati.
Questi interventi coniugano ricerca, conservazione e fruizione pubblica in un’ottica di apertura verso nuove audience e forme di racconto della città eterna.
Sperimentazione della bigliettazione integrata e mostra roma in moneta
Il museo nazionale romano testerà una bigliettazione sperimentale integrata che unisce l’offerta del museo con quella del parco archeologico del Colosseo e del VIVE. Questa iniziativa vuole facilitare l’accesso a più realtà culturali legate alla storia di Roma attraverso una formula unica.
A questo si aggiunge l’organizzazione di tre mostre che coinvolgono i tre enti, con un filo rosso che va dall’antichità al mondo contemporaneo, dal titolo “roma in moneta: la storia e l’immagine della città eterna”. Le esposizioni metteranno a confronto diversi momenti storici e le rappresentazioni iconografiche della capitale, offrendo una visione articolata ma integrata.
Queste mosse puntano a rafforzare connessioni tra istituzioni e a migliorare l’esperienza del visitatore che potrà entrare nelle storie di Roma seguendo percorsi unici e coordinati.