La costa di ravenna si conferma punto focale nella rete di approvvigionamento energetico italiana con la gestione del primo carico commerciale di gas naturale liquefatto per la nave rigassificatrice BW Singapore. La nave, operativa da maggio 2024, riceve il gnl proveniente dal terminale statunitense di Plaquemines. Questa operazione si inserisce in un contesto di diversificazione delle fonti energetiche del paese, rafforzando l’indipendenza dagli approvvigionamenti tradizionali.
La rigassificatrice bw singapore e la sua importanza per ravenna
La BW Singapore è stata acquistata da Snam nel luglio 2022 per rispondere alle tensioni generate dalla crisi russo-ucraina. La nave ha una capacità annua di rigassificazione pari a 5 miliardi di metri cubi di gas, lo stesso volume garantito dall’Italis LNG a Piombino. Da quando ha iniziato le operazioni, nel maggio scorso, ha giocato un ruolo chiave nel garantire forniture alternative. Il posizionamento della nave nelle acque antistanti ravenna consente di sfruttare un accesso diretto al mercato del gnl, bypassando i tradizionali canali di approvvigionamento via gasdotto.
La visita dei vigili del fuoco durante la discarica
Durante la recente discarica del carico di gnl, una delegazione dei vigili del fuoco, guidata dal Capo del Corpo Eros Mannino, ha effettuato una visita di supervisione e controllo sulla nave. L’attenzione ai protocolli di sicurezza non è mai venuta meno, data la natura delicata del gas naturale liquefatto trasportato e stivato a bordo. I vigili del fuoco hanno potuto così approfondire le misure adottate per prevenire incidenti, confermando la piena operatività in un ambiente considerato complesso e ad alta criticità.
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Dati sulle importazioni di gnl e la loro provenienza nel 2024-2025
Il 2024 segna un’intensificazione delle importazioni di gnl in italia. Durante i primi mesi dell’anno sono stati registrati 150 carichi provenienti principalmente da paesi come il Qatar , gli Stati Uniti e l’Algeria . Altri carichi sono arrivati da nazioni come Egitto, Spagna, Congo, Angola e Guinea Equatoriale. Questi numeri evidenziano la varietà crescente degli approvvigionamenti, un elemento cruciale per migliorare la sicurezza energetica nazionale.
Nel corso del 2025 la tendenza prosegue, con 95 carichi già ricevuti fino ad oggi. Anche in questo caso, gli Stati Uniti, il Qatar e l’Algeria rappresentano la maggior parte delle forniture, insieme ad altri paesi africani e alla Spagna. Queste rotte contribuiscono a mantenere stabile il flusso di gas in arrivo, garantendo circa il 30% del totale del fabbisogno nazionale. Il GNL rimane così un pilastro fondamentale del sistema gas italiano, soprattutto in un contesto geopolitico che richiede continue strategie di adattamento.
Importanza strategica del gnl
Il GNL rimane una risorsa fondamentale per la diversificazione energetica dell’italia, contribuendo a mitigare i rischi legati alle dipendenze tradizionali da gasdotti.
Il ruolo dei vigili del fuoco e la sicurezza nelle operazioni di rigassificazione
I vigili del fuoco operano con rigore nelle fasi di scarico e rigassificazione del gnl, esercitando un controllo costante sulle condizioni di carico e sulle procedure di emergenza. La visita del capo del corpo Eros Mannino ha rimarcato l’attenzione posta sull’incolumità degli operatori e sull’integrità degli impianti. Le operazioni si svolgono senza intoppi, seguendo le normative internazionali sul trasporto e manipolazione del gas liquefatto.
Impegno per la sicurezza e la formazione
La presenza della delegazione in occasione del primo carico commerciale presso ravenna ha evidenziato l’impegno delle autorità nel garantire un quadro di sicurezza avanzato. Il controllo comprende ispezioni tecniche, simulazioni di crisi e formazione continua del personale. Questi elementi assicurano la protezione dell’ambiente marino e delle comunità locali, rendendo la costa di ravenna un modello di gestione responsabile per impianti di questa natura.
Le verifiche effettuate lungo il 2024 si sono concentrate su più aspetti, dalla prevenzione di fughe di gas al monitoraggio delle temperature e della pressione nei serbatoi criogenici. Questo livello di attenzione è necessario, viste le quantità elevate di combustibile immagazzinate sulle navi rigassificatrici. L’esperienza acquisita sarà preziosa per future operazioni su scala più ampia su tutto il territorio italiano.