La manifestazione di polo tenutasi al galoppatoio di villa borghese ha catturato l’interesse di appassionati e semplici spettatori grazie alle finali dell’italia polo challenge. La competizione, organizzata dalla federazione italiana sport equestri e the chukker company, ha visto in campo squadre che si sono confrontate non solo per il titolo, ma anche per valorizzare un progetto innovativo legato al riaddestramento dei cavalli da corsa. Dopo giornate segnate dal maltempo, l’evento ha raggiunto il culmine con partite ricche di gol e momenti di alta tensione che hanno animato le tribune affollate.
La giornata di finali tra gare rinviate e partite emozionanti al galoppatoio
Il maltempo aveva costretto gli organizzatori a posticipare due incontri iniziali, ma il secondo turno ha recuperato tutto, garantendo uno spettacolo all’altezza. Prima di iniziare le partite programmate, si è deciso di far disputare i rigori per assegnare la vittoria nelle gare non disputate giovedì. L’atmosfera si è fatta subito intensa e il pubblico, che ha colmato gli spalti, ha potuto assistere a tre sfide con un totale di 44 gol, segno di un gioco acceso e dinamico.
Sfide decisive e protagonisti in campo
Nel confronto per la finale, la squadra Harpa Hpe Veeam ha superato nettamente Salotto 42 con un punteggio di 12-4. Quest’ultima aveva in campo Miguel Luis Duggan, figlio di una storica famiglia di polo, nipote di Luis J. Duggan campione olimpico a berlino nel 1936, anno dell’ultima partecipazione del polo ai giochi olimpici. Dall’altra parte la formazione Fope ha prevalso 10-6 contro U.S. Polo Assn., squadra tutta italiana schierata da Stefano Giansanti, Giordano Flavio Magini e Boris Bignoli. Nonostante la sconfitta, i giocatori hanno ricevuto gli applausi dell’affezionato pubblico.
Leggi anche:
Il progetto di riaddestramento dei cavalli protagonisti in campo
Tra chi ha assistito con attenzione al torneo, non è sfuggito un particolare. Durante le partite, alcuni cavalli portavano numeri dipinti sulle zampe. Questi identificativi rappresentano animali coinvolti in un progetto specifico che punta a salvaguardare e dare una seconda carriera ai cavalli da corsa ritirati dalle competizioni agonistiche.
Il progetto, messo in piedi da Patricio Rattagan, promotore dell’italia polo challenge, coinvolge la federazione italiana sport equestri, il masaf e save the horse, associazione legata alla tutela e al benessere equino. Il processo di riaddestramento si focalizza su una nuova alfabetizzazione motoria degli animali, che vengono guidati a “imparare a camminare di nuovo” come ha spiegato Rattagan. Il percorso si traduce in una vera trasformazione, portando i cavalli a un’attività diversa, quella del polo, con un impatto positivo sulla loro qualità di vita e sulla sicurezza in campo.
Numeri sulle zampe e nuova carriera
I numeri sulle zampe dei cavalli, oltre che come segno distintivo per il pubblico, indicano anche l’appartenenza a questa iniziativa di riabilitazione, sottolineando così l’unione tra sport e benessere animale in un contesto altamente competitivo.
Un’occasione per formare nuove figure professionali e sostenere lo sport
Il progetto non si ferma al semplice recupero degli animali, ma punta a creare conoscenze pratiche tramite corsi di formazione dedicati. Patricio Rattagan ha sottolineato l’importanza di sviluppare competenze specifiche per la gestione e il riaddestramento dei cavalli da corsa non più in attività agonistica. Questo con l’obiettivo di costruire una base solida per la crescita del polo in italia, andando così ad ampliare le opportunità di lavoro in ambito equino e sportivo.
Questa iniziativa rappresenta un legame concreto tra tutela degli animali e sviluppo dello sport, mettendo in evidenza come attività tradizionali come il polo possano integrarsi con pratiche di salvaguardia animale, in un contesto urbano come villa borghese dove la passione per gli sport e la natura arrivano a confrontarsi. Il galoppatoio e le sue tribune testimoniano una giornata vissuta in modo intenso, con giocatori, cavalli e pubblico che danno nuovo impulso al polo italiano.