Ogni estate in Campania si rinnova un appuntamento unico per gli amanti della musica e della natura. Il festival Pomigliano Jazz organizza un evento straordinario sulla cima del vulcano Vesuvio, a quota 1200 metri, offrendo ai partecipanti un concerto indimenticabile nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio. Nel 2025, a impreziosire questa esperienza, sarà Al Di Meola, chitarrista e compositore statunitense dalle radici sannite, che proporrà un set acustico insieme a Peo Alfonsi. La suggestiva cornice del tramonto sul Golfo di Napoli promette uno spettacolo coinvolgente e raro.
Il festival pomigliano jazz e la tradizione del concerto sul vesuvio
L’evento targato Pomigliano Jazz sul Vesuvio è diventato una tradizione per chi cerca musica di qualità immersa in un contesto straordinario. Da anni il festival organizza questa performance “alta quota” che attira turisti e appassionati provenienti da tutta Italia e non solo. La location è il Gran Cono, il punto più alto e panoramico del vulcano, a 1200 metri di altitudine.
Lo spettacolo si svolge in un ambiente naturale, senza palco in senso classico, dove la natura fa da proscenio e il pubblico si accomoda su cuscini direttamente a terra. Questa formula intima e raccolta permette di godere delle sonorità acustiche con il Vesuvio e l’ampio panorama della Campania a fare da sfondo. Per raggiungere il cratere, i partecipanti partono dal piazzale quota 1000 a Ercolano, percorrendo a piedi i tornanti che salgono nel cuore del vulcano, accompagnati da guide vulcanologiche.
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Un’esperienza unica tra musica e natura
Questa camminata e l’assenza di strutture convenzionali creano un’atmosfera sospesa, in cui la musica si integra perfettamente con il paesaggio e la storia del Vesuvio, simbolo potente e ambivalente della regione. L’evento traduce in musica la relazione tra uomo e natura, tra arte e territorio.
Al di meola, il protagonista internazionale e le collaborazioni illustri
Al Di Meola è uno dei chitarristi più noti al mondo, riconosciuto per la sua tecnica raffinata e per l’originalità delle sue composizioni. Nato negli Stati Uniti da famiglia di origini sannite, ha costruito una carriera lunga e variegata, con oltre trenta album da solista e moltissime collaborazioni eccellenti.
Tra i progetti più celebri spicca il supergruppo Return to Forever diretto da Chick Corea, con cui ha inciso alcune pietre miliari del jazz fusion. Ha condiviso il palco con giganti come John McLaughlin e Paco de Lucia nel trio acustico di chitarre, mostrando la sua abilità nel fondere jazz, flamenco e musica latina. Ha suonato inoltre con Stanley Clarke e Jean-Luc Ponty nel trio Rite of Strings, progetto ricco di passaggi tecnici e melodie sofisticate.
Un artista dalle collaborazioni eclettiche
Le sue collaborazioni spaziano oltre il jazz: ha lavorato con Frank Zappa, ha incontrato la forza di Jimmy Page, ha incrociato Stevie Wonder, Paul Simon, Phil Collins e perfino Luciano Pavarotti. Questi incontri con artisti di generi molto diversi testimoniano la sua versatilità e capacità di dialogare con diverse culture musicali, mantenendo una personalità musicale ben definita che si concentra sull’energia della chitarra.
Il concerto con Peo Alfonsi: un viaggio tra sonorità mediterranee e classici di sempre
Per la serata sul Vesuvio, Al Di Meola non sarà solo. A dividere il palco naturale con lui ci sarà Peo Alfonsi, altro chitarrista di grande esperienza e sensibilità musicale. Insieme proporranno un set acustico che attinge tanto alle produzioni recenti di Di Meola, quanto ai brani storici che lo hanno reso celebre nel mondo.
La scaletta include influenze latin e mediterranee, una scelta che rispecchia l’interesse di Al Di Meola per le radici musicali del Sud Italia, e in particolare per la città di Napoli. Alcuni passaggi saranno dedicati a pezzi meno noti, tra cui sorprese capaci di stupire chi conosce già la sua musica.
Sonorità e tecnica al centro della scena
Il concerto metterà in primo piano le ritmiche complesse di Di Meola, spesso sincopate ma sempre pulite, abbinate a melodie ricche di lirismo. Le armonie sofisticate e la tecnica acustica rappresentano da oltre quarant’anni il cuore delle sue esibizioni.
L’esecuzione in un contesto così particolare, nel silenzio naturale del parco, davanti al tramonto sul Golfo di Napoli, amplifica la forza emotiva del concerto. Il dialogo tra i due chitarristi si sviluppa con attenzione, senza amplificazioni rumorose, a favore di un ascolto attento e coinvolto.
Organizzazione e regole per un’esperienza senza precedenti sul cratere
L’appuntamento per i partecipanti è fissato al piazzale quota 1000 di Ercolano, a partire dalle 16:30. Qui sono presenti punti ristoro e aree dove prepararsi alla salita finale verso il cratere del Vesuvio. Il gruppo sale a piedi, accompagnato da guide vulcanologiche che garantiscono sicurezza e spiegano i dettagli della zona. Il percorso si snoda attraverso tornanti che offrono scorci panoramici sul golfo e sulle campagne circostanti.
L’arrivo alla cima porta il pubblico a sedersi direttamente sul terreno, su cuscini messi a disposizione. Questo approccio permette di rispettare l’ambiente naturale e di vivere la musica in modo semplice e diretto. Il concerto inizia non appena il sole comincia a scendere, con i musicisti che suonano fino al calar del sole.
Regole per il rispetto del luogo e dell’esperienza
Per il pubblico sono previste alcune regole, volte a preservare sia l’ambiente che la qualità dell’esperienza artistica. È vietato l’uso di dispositivi rumorosi, è richiesto il rispetto per gli altri spettatori e per il luogo, spesso fragile e protetto.
In questo modo il festival Pomigliano Jazz riesce a unire arte, natura e turismo responsabile in una serata che rappresenta un raro momento di contatto diretto con un patrimonio naturale ma anche culturale.
I biglietti per assistere al concerto di Al Di Meola sul Vesuvio sono già disponibili e si prevede grande affluenza, visto il richiamo internazionale che questo nome esercita e la particolarità della location.
La musica, così intrecciata alle atmosfere del vulcano, promette ancora una volta di conquistare un pubblico non solo locale ma proveniente da tutto il mondo. L’evento continua a confermarsi come una delle pagine più affascinanti dell’estate campana.