Agrigento celebra Falcone e Borsellino con una giornata dedicata alla memoria dei magistrati antimafia

Agrigento celebra Falcone e Borsellino con una giornata dedicata alla memoria dei magistrati antimafia

Agrigento celebra il 21 giugno Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio con mostra, docufilm, spettacolo teatrale e partecipazione degli studenti.
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Agrigento, capitale italiana della cultura 2025, celebra il 21 giugno la memoria di Falcone, Borsellino e delle vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio con una mostra, un docufilm e uno spettacolo teatrale, coinvolgendo autorità e studenti per mantenere vivo il ricordo della lotta alla mafia. - Gaeta.it

Agrigento, capitale italiana della cultura 2025, dedica una giornata speciale a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due figure simbolo della lotta alla mafia. L’evento, fissato per il 21 giugno, ricorda non solo i magistrati ma anche le vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio. La manifestazione si svolge nel cuore di una città che si impegna a mantenere viva la memoria di quei tragici eventi del 1992.

Il contesto storico e la scelta della data del 21 giugno

La data dell’evento non è stata scelta a caso. Il 21 giugno si colloca a metà tra due giorni che hanno segnato per sempre la storia d’Italia: la strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992, e quella di via D’Amelio, del 19 luglio dello stesso anno. In questi mesi la mafia colpì in modo feroce, eliminando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino insieme ai loro collaboratori e familiari. La giornata vuole ricordare l’impatto di quelle perdite e stimolare una riflessione sul sacrificio di chi ha sfidato il crimine organizzato.

Memoria e onore ai caduti

Il ricordo si estende anche ai familiari delle vittime e agli agenti di scorta, come Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. Tutti hanno perso la vita difendendo lo Stato in un momento decisivo della lotta antimafia.

Il programma della manifestazione al teatro pirandello

L’appuntamento principale è fissato per le 10:00 al teatro Pirandello di Agrigento, alla presenza di autorità civili e militari, dirigenti giudiziari, forze dell’ordine e amministratori locali, tra cui il sindaco Francesco Miccichè. L’evento si apre con l’inaugurazione della mostra fotografica “L’eredità di Falcone e Borsellino”, curata dall’agenzia ANSA. L’esposizione sarà visibile nell’atrio del teatro e racconta la vita dei due magistrati attraverso fotografie d’archivio e scatti privati.

La storia della mostra

L’allestimento comprende immagini dalla loro infanzia, vissuta nel rione Kalsa a Palermo, fino agli ultimi momenti prima delle stragi. La mostra ha una lunga storia: nasce nel 2012 a Palermo, inaugurata dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e ha viaggiato in sedi istituzionali importanti come la Camera dei Deputati e il Parlamento europeo. È stata vista da migliaia di studenti italiani, anche grazie a collaborazioni con il ministero dell’Istruzione e la Regione siciliana.

La partecipazione degli studenti e la continuità educativa

Non a caso, l’evento coinvolge diverse delegazioni scolastiche, tra cui i ragazzi del Convitto nazionale di Palermo, ora intitolato a Falcone. La presenza di studenti sottolinea l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il valore del sacrificio e della giustizia. A completare l’omaggio anche i giovani musicisti del conservatorio Toscanini di Ribera che accompagneranno l’inno nazionale.

La mostra appare come un ponte tra passato e futuro, fatto di immagini e testimonianze che parlano direttamente ai giovani. È un modo per mantenere viva la riflessione sulle stragi e sul coraggio dei magistrati.

Il docufilm e lo spettacolo teatrale dedicati a falcone e borsellino

Dopo il taglio del nastro, affidato a Maria Teresa Cucinotta, presidente della Fondazione Agrigento 2025, e al sindaco Miccichè, sarà proiettato il docufilm omonimo alla mostra. Il documentario ripercorre la storia personale e professionale di Falcone e Borsellino, non solo con immagini ma anche con interviste a familiari come Maria Falcone e Rita Borsellino.

Nel film si ascoltano inoltre ricordi e analisi di magistrati che lavorarono con loro, come Leonardo Guarnotta e Pietro Grasso, o colleghi come Giuseppe Ayala, oltre a giornalisti che seguirono le vicende antimafia. Questa testimonianza diretta rende il racconto vivido e ancor più intenso.

A seguire, va in scena “L’ultima estate”, una pièce teatrale scritta da Claudio Fava. Gli attori Simone Luglio e Giovanni Santangelo interpretano rispettivamente Falcone e Borsellino, sotto la regia di Chiara Callegari. Lo spettacolo ha viaggiato in Italia e all’estero, toccando anche la sede della Corte di Giustizia Europea a Lussemburgo, dimostrando la portata internazionale del messaggio antimafia.

L’impegno di Agrigento continua così, tra memoria e cultura, senza dimenticare il prezzo pagato da chi ha combattuto per la giustizia.

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