L’agenzia per l’Italia digitale ha pubblicato un bando di appalto da 10 milioni di euro per sviluppare soluzioni digitali dedicate al turismo culturale nelle zone periferiche e nei piccoli borghi. L’iniziativa fa parte del programma Smarter Italy e punta a diffondere il concetto di smart city anche fuori dalle grandi città, offrendo strumenti innovativi per la gestione e la promozione di destinazioni meno conosciute. Il progetto intende favorire uno sviluppo economico, sociale e culturale nelle comunità locali attraverso servizi digitali avanzati.
Il bando agid e la spinta verso una nuova rete turistica digitale
AgID ha strutturato il bando come appalto pre-commerciale , un modello già adottato nel contesto europeo per stimolare ricerca e innovazione senza acquistare direttamente prodotti finiti. In questo caso, l’obiettivo è finanziare progetti che migliorino il destination management digitale nelle aree interne, incrementando l’accessibilità e la sostenibilità del turismo culturale. La cifra complessiva di 10 milioni di euro verrà erogata a tappe, con una prima tranche da circa 3 milioni rivolta a otto raggruppamenti d’impresa.
Il termine per la presentazione delle proposte è fissato alle 13 del 16 giugno 2025. Le soluzioni devono potenziare la fruizione dei siti culturali, garantire inclusione e favorire l’uso responsabile delle risorse, soprattutto in luoghi che spesso rimangono ai margini dei circuiti turistici principali. L’appalto punta a costruire strumenti capaci di intercettare nuovi flussi, valorizzando patrimoni storici, artistici e architettonici ancora poco frequentati.
Leggi anche:
Le parole di antonio maria tambato
Antonio Maria Tambato, direttore Innovazione e Transizione Digitale di AgID, ha sottolineato che “l’appalto pre-commerciale permette alle pubbliche amministrazioni di rivolgersi in modo mirato ai bisogni dei territori”. Lo scopo è creare un ecosistema digitale che coinvolga musei, comuni, associazioni e attività economiche locali, per dare vita a modelli di gestione partecipata e intelligente.
Borghi italiani come micro-hub di innovazione tecnologica e culturale
Nel solco dei grandi cambiamenti tecnologici previsti nel 2025, il bando inserisce i piccoli centri dentro le strategie delle smart city. Elementi come intelligenza artificiale, Internet of Things e mobilità digitale diventeranno parte integrante anche delle realtà periferiche. In questi borghi si testeranno nuovi modelli per la governance territoriale, la promozione turistica e la partecipazione civica.
Il mercato globale delle tecnologie smart city ha superato i 600 miliardi di dollari nel 2024, con prospettive di crescita fino a oltre 800 miliardi entro il 2027. Nonostante l’Italia non abbia ancora raggiunto lo stesso livello di diffusione tecnologica rispetto ad altri paesi, l’esperienza di Smarter Italy può avviare una crescita capillare che abbracci aree meno urbanizzate.
Open innovation e partecipazione degli operatori
Il bando si basa su una forte logica di open innovation. Alla fase di consultazione hanno partecipato oltre 700 realtà pubbliche e private tra università, pmi, startup e imprese di maggiori dimensioni. Grazie al format “One to One” e alla piattaforma “Facciamo squadra!”, quasi 300 operatori si sono già incontrati per elaborare progetti in gruppo che saranno valutati nella selezione finale.
Il ruolo della pubblica amministrazione come motore di innovazione culturale e territoriale
Con questo bando AgID mostra come la domanda pubblica può pilotare politiche innovative che vanno oltre la semplice digitalizzazione. Si tratta di ripensare la relazione tra patrimonio culturale e territorio, costruendo comunità intelligenti in grado di generare valore sociale ed economico.
Le soluzioni digitali da realizzare dovranno sapersi adattare alle caratteristiche dei singoli territori, coinvolgendo una rete ampia di soggetti culturali, religiosi, imprenditoriali e cittadini. Non si tratta di portare la tecnologia come elemento estraneo, ma di sviluppare strumenti che emergano dalle esigenze e dall’identità delle comunità.
Valutazione progressiva e sperimentazione sul campo
Il percorso prevede una valutazione progressiva: dai concept iniziali alla sperimentazione sul campo, selezionando le proposte più efficaci. Questo farà emergere buone pratiche replicabili in altri contesti simili, rafforzando la rete di innovazione territoriale.
Una smart city diffusa per il rilancio delle aree interne
L’iniziativa rappresenta un modello italiano di smart city incentrato su inclusione, tutela della cultura e innovazione condivisa. La tecnologia appare come mezzo per riattivare territori marginali e promuovere un turismo culturale più sostenibile e accessibile.
In un contesto in cui la trasformazione digitale rischia di accentuare i divari tra aree più e meno urbanizzate, il bando segnala un’alternativa che mette al centro le persone e il territorio. Non è solo un piano per infrastrutture digitali, ma la creazione di ecosistemi intelligenti radicati nelle identità locali e nella partecipazione di tutti gli attori coinvolti.
Il progetto AgID si pone così come laboratorio inedito, capace di testare soluzioni replicabili, fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di vaste porzioni del paese ancora ai margini della crescita turistica e tecnologica.