Un episodio di violenza si è verificato nella capitale quando, il pomeriggio di venerdì 3 gennaio, un uomo ha ferito un ragazzo di 14 anni all’interno di un vagone della metro C Borghesiana. Negli sviluppi delle indagini, l’aggressore è stato rintracciato dalla Polizia nella serata di lunedì in via Casilina, grazie alla pronta reazione della vittima e alla coordinazione tra familiari e forze dell’ordine.
Il riconoscimento dell’aggressore
La vittima, mentre si trovava in metropolitana con un amico, ha notato il presunto aggressore che indossava gli stessi vestiti della sera in cui era stato attaccato. Questo evento è avvenuto intorno alle 19.30, tre giorni dopo l’accoltellamento. Il rapido riconoscimento ha attivato un meccanismo di emergenza: il ragazzo ha immediatamente contattato suo padre per informarlo del ritrovamento dell’uomo che lo aveva ferito al polpaccio sinistro.
La situazione si è complicata quando l’aggressore, accortosi di essere riconosciuto, ha minacciato il giovane e ha provato a scappare scendendo a una fermata. I due amici, tuttavia, non si sono lasciati intimidire e hanno deciso di seguirlo a distanza, mantenendo sotto controllo i suoi movimenti. Questa azione ha permesso un collegamento diretto con il padre della vittima, che si è affrettato a raggiungerli per aiutare a localizzare l’aggressore.
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L’inseguimento e l’arresto
Il padre, in contatto diretto con la Sala operativa della Questura, ha fornito informazioni in tempo reale sulla posizione dell’aggressore. Grazie a questa comunicazione efficace, le forze dell’ordine sono riuscite a coordinare una risposta tempestiva. L’uomo è stato finalmente accerchiato in via Caterina 20 dalle volanti e dalle autoradio del distretto Casilino. L’azione dei poliziotti è stata rapida e organizzata, garantendo la sicurezza della vittima e dei testimoni presenti in zona.
Quando le forze dell’ordine hanno tentato di fermarlo, il 46enne, di origini rumene e in evidente stato di alterazione alcolica, ha reagito in modo violento, scalciando contro gli agenti. Gli operatori, nonostante le difficoltà, sono riusciti a immobilizzarlo e a portarlo presso il distretto per gli approfondimenti del caso.
La situazione dell’aggressore e elementi di indagine
L’uomo fermato, senza fissa dimora, ha un passato penale caratterizzato da numerosi precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e ora affronta l’accusa di tentato omicidio. Durante le operazioni di arresto, gli agenti hanno rinvenuto un coltello lungo circa 15 cm nei pressi del luogo in cui l’aggressore è stato intercettato. Questo elemento potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini, poiché rende evidente la pericolosità della situazione e il potenziale rischio che l’uomo rappresentava per la comunità.
L’attività della Polizia, segnata dalla prontezza di riflessi e dalla determinazione degli agenti, ha messo in luce l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nel garantire la sicurezza nelle aree urbane. La vicenda ha suscitato preoccupazione tra gli utenti della metropolitana, ma ha anche evidenziato quanto sia fondamentale la vigilanza e la prontezza di reazione di fronte a situazioni di violenza.