Aggressione verbale e spinta al gestore della piscina baby touché a venezia, la testimonianza del titolare

Aggressione verbale e spinta al gestore della piscina baby touché a venezia, la testimonianza del titolare

Un’aggressione verbale e fisica di Baby Touché e amici contro Marco Canova, gestore della piscina a Venezia, scatena tensioni, denuncia e misure per garantire sicurezza e rispetto nei luoghi pubblici.
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Un noto trapper veneziano, Baby Touché, ha aggredito verbalmente e fisicamente il gestore di una piscina a Venezia dopo una controversia sul pagamento di cinque sdraio, scatenando tensioni e una denuncia. - Gaeta.it

Un episodio di violenza verbale e fisica ha scosso la tranquillità di una piscina a venezia. Marco Canova, il gestore della struttura, ha raccontato di essere stato aggredito da Baby Touché, noto trapper veneziano, e da alcuni suoi amici. La vicenda è avvenuta nel pomeriggio, quando il gruppo ha cercato di ottenere cinque sdraio senza pagare, provocando tensioni e insulti.

Richiesta di sdraio senza pagamento e primo scontro con l’addetta ai servizi

La dinamica dei fatti è stata spiegata da Marco Canova al Corriere del Veneto. Secondo il racconto del gestore, Baby Touché e alcuni suoi amici hanno chiesto ripetutamente a un’addetta della piscina di poter utilizzare cinque sdraio senza alcun pagamento. La ragazza ha rifiutato la richiesta e ha chiesto aiuto al titolare. La situazione è così degenerata in una serie di insulti rivolti sia all’addetta che al gestore, che nel tentativo di mantenere la calma ha deciso di intervenire di persona.

L’atteggiamento del gruppo è stato definito aggressivo e ostinato, poiché non intendevano lasciare la piscina nonostante le richieste di pagamento per l’utilizzo delle postazioni. L’addetta, in difficoltà, si è sentita minacciata verbalmente e ha quindi sollevato il caso al gestore, lasciandolo unico riferimento di autorità in quel momento.

L’aggressione fisica al gestore e l’escalation della tensione

Marco Canova ha riportato che, dopo aver tentato di allontanare il gruppo dalla piscina per ristabilire l’ordine, è stato spinto a terra proprio da Baby Touché. Il titolare ha raccontato che è caduto in un angolo della struttura e che il trapper ha continuato a molestarlo, rincorrendolo e urlandogli contro. La situazione è rapidamente degenerata, con il gruppo che non mostrava intenzione di fermarsi e ha anzi intensificato i comportamenti molesti.

Il gestore ha denunciato un vero e proprio accanimento da parte di Baby Touché e dei suoi amici, con insulti pesanti e una tenace volontà di opporsi ai regolamenti della piscina. Tale comportamento ha creato disagio non solo al personale ma anche agli altri clienti, costretti a vivere una giornata di tensione e paura in un ambiente pubblico.

Ripercussioni e conseguenze dell’episodio alla piscina di venezia

Dopo i fatti, Marco Canova ha dichiarato che sono state prese misure per evitare simili incidenti in futuro. Il gestore ha presentato una denuncia alle autorità competenti, segnalando sia l’aggressione fisica che le minacce verbali subite. La vicenda ha acceso un dibattito su sicurezza e rispetto nei luoghi pubblici di venezia, coinvolgendo anche la gestione di spazi ricreativi e la tutela del personale.

La piscina ha rafforzato i controlli e ha annunciato iniziative per garantire un ambiente più sicuro per visitatori e lavoratori. L’episodio ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà che possono incontrare gli addetti in determinati contesti, spesso esposti a comportamenti aggressivi da parte di ospiti insofferenti.

La presenza di personaggi noti come Baby Touché ha amplificato la risonanza della vicenda, attirando attenzione mediatica e discussioni sui comportamenti sociali dei protagonisti nel contesto cittadino. La città di venezia si trova così di fronte a una sfida delicata nel gestire conflitti e mantenere l’ordine nei luoghi aperti al pubblico.

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