Un caso di aggressione da parte di un orso ha avuto luogo ieri pomeriggio nei boschi di Bleggio Superiore, una località montana del Trentino che da tempo registra una crescente presenza di questi animali. L’incidente ha coinvolto un uomo di 33 anni, originario del Piemonte, impegnato nella raccolta di funghi, quando un orso lo ha aggredito, causandogli diverse ferite. Questo episodio riaccende il dibattito sulla convivente gestione degli orsi nella regione e le loro interazioni con l’uomo.
I dettagli dell’aggressione
L’aggressione si è verificata nel pomeriggio, mentre l’operaio comunale si trovava a raccogliere funghi in una zona boschiva in località Rango, all’interno del comune di Bleggio Superiore. L’uomo è stato colto di sorpresa da un orso che si è avventato su di lui alle spalle. Dopo la caduta, il plantigrado lo ha colpito ripetutamente con le zampe, infliggendo ferite alla schiena e alle braccia. Nonostante il terrore e il dolore, l’uomo è riuscito a ritornare a piedi verso il paese più vicino, dove ha lanciato l’allerta sulle condizioni della sua salute.
Il personale medico intervenuto sul posto ha riscontrato diverse contusioni e lesioni, ma fortunatamente l’uomo non è in pericolo di vita. Le autorità competenti hanno avviato un’indagine per identificare l’animale aggressore, utilizzando i reperti genetici lasciati sui vestiti della vittima, un passo necessario per procedere alla rimozione del carnivoro, come stabilito dalle normative riguardanti gli orsi ritenuti pericolosi.
La presenza di orsi nella zona di Bleggio Superiore
Bleggio Superiore è una località situata tra Riva del Garda e Tione, notoriamente frequentata da amanti della natura e della raccolta di funghi. Tuttavia, la crescente popolazione di orsi in quest’area ha sollevato preoccupazioni tra residenti e turisti. Con l’avvicinarsi della stagione invernale, gli orsi iniziano a cercare rifugi per il letargo, ma con il cambiamento climatico e le temperature più elevate, è divenuto più comune avvistarli anche in inverno. Questo fenomeno ha inevitabilmente aumentato le probabilità di incontri ravvicinati tra uomini e orsi.
Non è la prima volta che si segnalano aggressioni di questo tipo nei boschi circostanti. Un episodio simile si è verificato lo scorso luglio nelle vicinanze di Dro, quando un turista francese è stato attaccato da un orso mentre correva. L’animale è stato identificato tramite tracce di DNA e successivamente abbattuto dopo un decreto della Provincia di Trento. Questi avvenimenti hanno messo in luce la necessità di misure di controllo più efficaci per garantire la sicurezza sia per le persone che per gli animali.
Storia recente di aggressioni da parte degli orsi in Trentino
Negli ultimi anni, il Trentino ha assistito a un aumento significativo degli incontri tra esseri umani e orsi, anche aggressivi. Un caso tragico risale ad aprile 2023, quando il runner Andrea Papi è stato aggredito e ucciso dall’orsa Jj4 in Val di Sole. Dopo quell’evento, l’orsa è stata catturata e trasferita in un recinto, evidenziando la complessità della gestione della fauna selvatica nella regione.
La situazione è peggiorata nel tempo, con numerosi attacchi documentati. Nell’agosto 2014, l’orsa Daniza ha aggredito un raccoglitore di funghi nei boschi di Pinzolo, morendo durante un tentativo di cattura. Altri casi di aggressione sono stati registrati a Cadine, dove un podista è stato inseguito nel 2015 e un altro uomo aggredito nel 2017. L’andamento di questi eventi ha sollevato interrogativi sulla sicurezza pubblica e sull’efficacia delle politiche di gestione della fauna selvatica.
La gestione della fauna selvatica e la sicurezza pubblica
La gestione degli orsi in Trentino, in particolare nella zona di Bleggio Superiore, è un tema di crescente rilevanza. Il progetto Life Ursus, finalizzato alla protezione e alla reintegrazione della popolazione di orsi, ha portato a un aumento della loro presenza, ma anche a una serie di problematiche legate alla sicurezza. Le autorità provinciali hanno predisposto misure di controllo e rimozione per gli esemplari ritenuti pericolosi, come stabilito dalla normativa sulla gestione degli orsi.
In questo contesto, l’episodio di aggressione avvenuto ieri ha riacceso il dibattito sull’equilibrio tra la salvaguardia degli animali e la protezione delle persone. Esperti e funzionari sono ora chiamati a riflettere su strategie più efficaci per garantire una convivenza pacifica tra orsi e comunità locali, onde evitare la ripetizione di tragici eventi accaduti in passato.
Ultimo aggiornamento il 20 Ottobre 2024 da Marco Mintillo