Aggiornamenti sui corsi di salute e sicurezza sul lavoro con nuovi standard di durata e contenuti minimi

Aggiornamenti sui corsi di salute e sicurezza sul lavoro con nuovi standard di durata e contenuti minimi

La Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio 2025 pubblica l’accordo della Conferenza Stato-Regioni che uniforma durata, contenuti e aggiornamenti quinquennali per la formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro, includendo nuovi strumenti di verifica e moduli specifici per spazi confinati.
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La Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio 2025 pubblica l’accordo Stato-Regioni che unifica durata e contenuti minimi della formazione obbligatoria sulla sicurezza sul lavoro per tutti i ruoli aziendali, introduce aggiornamenti quinquennali obbligatori e nuove modalità di verifica basate su indicatori di performance. - Gaeta.it

La Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio 2025 ha pubblicato un accordo importante raggiunto dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 17 aprile. Questo provvedimento definisce in modo chiaro la durata e i contenuti minimi dei percorsi formativi sulla salute e sicurezza sul lavoro, aggiornando quanto previsto dall’articolo 37, comma 2, del D.Lgs. 81/2008. Le modifiche riguardano tutti i ruoli aziendali coinvolti nella prevenzione degli infortuni e nella tutela della salute nei luoghi di lavoro. L’Associazione Italiana Datoriale Attività Lavorative ha commentato l’intesa, evidenziando l’importanza di questo nuovo assetto per l’intero sistema formativo.

Contenuti e durata unificati per la formazione sulla sicurezza in tutte le figure aziendali

L’accordo, come spiegato da Assidal con sede in Abruzzo, definisce per la prima volta una struttura uniforme per i corsi di formazione obbligatoria destinati a lavoratori, preposti, dirigenti, datori di lavoro e operatori della prevenzione come Rspp e Asp. Le precedenti versioni delle linee guida risalivano al 2011, 2012 e 2016 e prevedevano requisiti non sempre coerenti tra i diversi livelli aziendali. Il nuovo testo punta a superare queste discrepanze, introducendo una base comune sia nei contenuti sia nella durata dei corsi. Tutti i percorsi hanno una durata minima standardizzata, con aggiornamenti ciclici periodici. Per ogni ruolo sono specificate le tematiche essenziali da trattare, comprese le nuove normative e le pratiche per ridurre i rischi sul posto di lavoro.

Questa armonizzazione mira a semplificare e migliorare il sistema formativo vigente, garantendo a chi lavora un confronto omogeneo sugli aspetti fondamentali della sicurezza. Si tratta di un intervento che facilita anche la gestione e la verifica delle attività formative da parte delle aziende e degli enti preposti. Inoltre, l’inclusione delle figure di prevenzione aziendale nel perimetro dell’accordo garantisce aggiornamenti più coerenti rispetto ai ruoli specifici.

Aggiornamento obbligatorio ogni cinque anni e nuovi strumenti di verifica formativa

Un punto chiave dell’accordo è il vincolo dell’aggiornamento quinquennale obbligatorio per tutti i ruoli coinvolti nella sicurezza. L’aggiornamento dovrà durare almeno sei ore, durante le quali i partecipanti approfondiranno nuovi regolamenti, strumenti organizzativi, e modalità operative per la tutela della salute e sicurezza. Tale scadenza garantisce una preparazione costante, con attenzione alle evoluzioni normative e tecniche.

L’accordo introduce anche l’obbligo di adottare nuove modalità di valutazione dell’efficacia formativa. Non basteranno più i classici test a risposta multipla o le prove teoriche. L’efficacia sarà valutata tramite indicatori di prestazione, i cosiddetti Key performance indicator , che analizzeranno in modo più completo l’apprendimento e la capacità di applicare concretamente le procedure di sicurezza. Questo passaggio rappresenta una svolta importante, perché punta a verificare non solo la conoscenza teorica, ma anche la reale applicazione pratica delle competenze in azienda.

Il sistema di indicatori dovrà essere calibrato per offrire dati oggettivi sulle performance delle attività formative e consentirà di intervenire con interventi aggiuntivi nel caso di carenze riscontrate.

Formazione specifica per lavori in spazi confinati tra le novità principali

Tra le novità contenute nell’accordo c’è anche l’obbligo di formare adeguatamente il personale che opera in spazi confinati, una situazione che comporta rischi particolari per la sicurezza e la salute. Questa tipologia di formazione era già prevista ma non era prescritta in modo uniforme e dettagliato per tutte le figure aziendali coinvolte.

L’inasprimento delle regole punta a mettere in evidenza questa tipologia di rischio, con moduli specifici dedicati alla gestione degli ambienti ristretti, all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale appropriati, e alle procedure da seguire in caso di emergenza. La formazione in questo ambito richiede esercitazioni pratiche e una preparazione approfondita sul piano tecnico e normativo.

L’inserimento esplicito di questo elemento nell’accordo indica la volontà delle istituzioni di migliorare la sicurezza anche in attività considerate ad alto rischio, evitando incidenti gravi spesso legati a scarsa preparazione. Le aziende dovranno adeguare i propri programmi formativi, inserendo almeno questi moduli particolari e aggiornandoli in sincronia con gli altri percorsi di sicurezza.

La reazione delle associazioni aziendali e le prime iniziative per adeguare i sistemi formativi

Il presidente di Assidal, Giuseppe Ciarcelluto, ha definito la pubblicazione dell’accordo come un passo in avanti per la formazione in sicurezza sul lavoro. L’associazione con sede in Abruzzo ha annunciato che si sta già attrezzando per rendere conformi le proprie piattaforme di gestione delle attività formative ai nuovi criteri imposti. Questo riguarda la pianificazione, l’erogazione e il controllo della formazione, che dovranno aggiornarsi per rispettare le nuove regole di durata, contenuto e modalità di verifica.

Anche Roberto Cappanera, delegato per i rapporti con enti e istituzioni di Assidal, ha espresso apprezzamento per il provvedimento. Ha evidenziato come rimanga centrale il principio per cui la sicurezza non si improvvisa, un richiamo al valore di una formazione ben strutturata e continuativa. Le associazioni datoriali sono quindi chiamate a supportare le imprese con materiali aggiornati e strumenti digitali per favorire il rispetto delle novità normative.

Sul territorio, si attendono interventi formativi mirati e seminari per informare i responsabili delle aziende sulle novità e per agevolare l’adeguamento di procedure e controlli. Le nuove disposizioni potrebbero inoltre favorire un dialogo più stretto tra aziende, enti di formazione e autorità di vigilanza sul lavoro.

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