Agea ha reso noto, con una comunicazione ufficiale, la distribuzione di 100 milioni di euro a sostegno degli agricoltori italiani. Questa cifra fa parte della programmazione 2023-2027 della politica agricola comune ed è stata sbloccata tramite due decreti di pagamento emessi nell’arco di 24 ore. Le risorse toccano aree diverse, comprese regioni del centro, sud e nord est, con interventi volti a sostenere la produzione e la tutela ambientale nei territori rurali.
Il primo decreto per lo sviluppo rurale nelle regioni interessate
Il decreto dedicato allo sviluppo rurale riguarda 12 regioni: abruzzo, basilicata, campania, friuli-venezia giulia, lazio, liguria, marche, molise, puglia, sicilia, umbria e valle d’aosta. Sono 7.246 i beneficiari coinvolti, che riceveranno complessivamente poco più di 34 milioni di euro.
Questo provvedimento finanzia progetti mirati a zone con svantaggi naturali o vincoli territoriali, definiti nei codici SRB01, SRB02 e SRB03. Una parte consistente delle risorse si concentra sulla tutela della biodiversità e degli habitat nei siti Natura 2000 . Altri interventi prevedono il supporto alle pratiche di produzione integrata e l’adozione di tecniche di lavorazione del suolo meno invasive .
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Finanziamenti chiave e azioni ambientali
Si segnala anche il finanziamento di inerbimenti nelle colture arboree , strategie di gestione di prati e pascoli permanenti e il sostegno agli allevatori custodi dell’agrobiodiversità . Le azioni comprendono anche la protezione di colture arboree con valore ambientale e paesaggistico .
Tra le misure più rilevanti c’è il pagamento rivolto a chi adotta e mantiene pratiche di produzione biologica , a favore di chi applica standard più rigidi per un’agricoltura sostenibile. Un ruolo importante è riservato al benessere animale nell’ambito dell’azione A , confermando un’attenzione specifica al trattamento degli animali nelle aziende agricole.
Il secondo decreto sui pagamenti diretti e il fondo mutualistico
Il secondo decreto si concentra sulla domanda 2024 degli aiuti diretti, coperta anch’essa dalla programmazione 2023-2027. In questo caso, l’importo complessivo supera i 64 milioni di euro, distribuiti su 118.299 domande. Alle somme si aggiungono 1.971.429,51 euro che arrivano dal fondo mutualistico AgricAt, riservato al sostegno di rischi specifici per il comparto.
Le regioni interessate sono le stesse coinvolte nel primo decreto, ma con cifre totali diverse. Ad esempio, la campania riceve quasi 12 milioni grazie a 1.379 domande, mentre la puglia ottiene più di 8 milioni per 1.610 richieste. La sicilia vede stanziati 8,6 milioni distribuiti su 2.017 domande, mentre il lazio arriva quasi a 1,8 milioni per 710 richieste.
Stanziamenti anche per regioni con meno richieste
Regioni più piccole come friuli-venezia giulia, liguria, marche, molise, umbria e valle d’aosta ricevono cifre inferiori ma sempre significative, proporzionate al numero delle domande pervenute. La valle d’aosta, in particolare, utilizza risorse sia dal piano strategico nazionale 2023-2027 sia da criteri residuali della programmazione 2014-2020, coprendo un totale di 314 domande.
Questo secondo stanziamento va a coprire un’ampia fascia di agricoltori, dando un sostegno immediato per diversi tipi di colture e allevamenti. La somma accreditata è funzionale a garantire continuità e stabilità nelle attività agricole, spesso esposte a rischi economici, climatici e territoriali.
Rilevanza e impatto dell’intervento di agea nel contesto nazionale
La mobilitazione di 100 milioni da parte di Agea rappresenta un significativo intervento diretto sui territori agricoli italiani. La scelta di destinare fondi a più regioni, molte delle quali con caratteristiche orografiche e climatiche particolari, mira a tutelare una fetta ampia di imprenditori agricoli.
Lo sviluppo rurale interessa in modo specifico tutti quei territori con svantaggi naturali, dove coltivare diventa una sfida continua. Supportare le pratiche agricole che rispettano l’ambiente e promuovono la biodiversità rafforza l’impegno europeo per una politica agricola più sostenibile e a impatto ridotto.
Il secondo decreto completa l’azione erogativa, garantendo liquidità e premi annuali destinati agli agricoltori, importanti anche per la gestione dei costi di produzione. L’uso del fondo mutualistico, seppure più ridotto, contribuisce inoltre a offrire una rete di sicurezza contro danni imprevisti.
Nei prossimi mesi, quest’iniezione di fondi offrirà un supporto concreto ai produttori italiani, in un momento in cui molte attività agricole richiedono risposte immediate per affrontare cambiamenti climatici e mercati instabili. Il monitoraggio delle erogazioni sarà utile per verificare come queste risorse contribuiscono a sostenere concretamente il lavoro sul campo.