Affitti per studenti: soluzioni e prospettive dall'amministratore delegato di SoloAffitti

Affitti per studenti: soluzioni e prospettive dall’amministratore delegato di SoloAffitti

Il dibattito sugli affitti per studenti si intensifica, con proposte per incentivare la migrazione verso città più piccole, garantendo affitti accessibili e stimolando le economie locali.
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Affitti per studenti: soluzioni e prospettive dall'amministratore delegato di SoloAffitti - Gaeta.it

Il fenomeno degli affitti per studenti è al centro di un dibattito sempre più acceso, specialmente in relazione alla crescente crisi abitativa che le grandi città stanno affrontando. Durante la recente conferenza stampa “Affitti studenti: strategie e proposte per far fronte all’emergenza abitativa“, tenutasi nella sala stampa della Camera dei Deputati, Silvia Spronelli, amministratore delegato di SoloAffitti Spa, ha illustrato alcune strategie per affrontare questa problematica. L’attenzione si è concentrata sulla possibilità di spostare gli studenti dalle metropoli verso centri di piccole e medie dimensioni, in modo da garantire loro affitti più accessibili e beneficare anche le comunità locali.

La migrazione verso città più piccole

Silvia Spronelli ha evidenziato l’importanza di incentivare la migrazione degli studenti dalle grandi città, dove i costi degli affitti sono insostenibili, a città di dimensioni più contenute che ospitano atenei di qualità. Queste città, pur non essendo enormi, possono vantare istituti di alta formazione e offrire canoni di locazione che si aggirano intorno ai 250 euro, rendendo l’offerta più allettante per gli universitari. La proposta non è rivolta solo al benessere degli studenti, ma mira anche a stimolare lo sviluppo economico delle città più piccole. Spronelli ha sottolineato come una collaborazione tra pubblico e privato potrebbe portare a una riqualificazione del territorio, con la creazione di nuovi studentati che permetterebbero di attrarre più giovani e di stimolare l’economia locale.

Questa strategia non si limita a una ripartizione geografica più equilibrata, ma implica anche una maggiore attività per i professionisti del settore abitativo. L’emergere di nuovi studentati comporterebbe un incremento delle opportunità lavorative per architetti, costruttori e operatori che si occupano della gestione degli immobili e dei servizi connessi. Inoltre, l’afflusso di un numero maggiore di studenti nelle piccole città porta inevitabilmente a un incremento della domanda di beni e servizi, arricchendo ulteriormente le economie locali e rendendo le comunità più dinamiche.

L’analisi dell’andamento degli affitti

Il report presentato da SoloAffitti, in collaborazione con Fiaip, ha fornito dati allarmanti sugli affitti per studenti nelle principali città universitarie. I risultati mostrano un trend di costi in costante crescita, con i prezzi medi degli affitti che sono aumentati significativamente. Per una stanza singola, il costo può arrivare fino a 630 euro, mentre il canone medio si attesta a 372 euro, con un incremento del 23% nell’ultimo anno. Per le camere doppie, il prezzo medio è di 283 euro, con un aumento del 26%.

La domanda di alloggi per studenti è cresciuta del 30% nell’ultimo anno, contrariamente a un’offerta che ha registrato una flessione del 10%. Questo squilibrio ha reso difficoltoso per gli studenti trovare soluzioni abitative accessibili. Pertanto, risiedere in piccole città universitarie o spostarsi verso aree periferiche delle metropoli consente di risparmiare fino al 40% rispetto all’affitto nelle grandi città con istituti di maggiore richiamo.

Interventi per migliorare la situazione abitativa

Nel corso dell’evento, Silvia Spronelli ha proposto ulteriori misure, sottolineando che il settore privato ha un ruolo cruciale da svolgere. Una delle idee presentate riguarda la possibilità di sbloccare l’affitto delle singole stanze attraverso un meccanismo che integri il calcolo del canone concordato. Questo strumento, già in uso e ben collaudato, non distingue attualmente tra l’affitto di un intero immobile e quello di spazi condivisi.

L’idea prevede che i proprietari di immobili ricevano un incentivo per affittare singole stanze, con un aumento del canone di affitto previsto dal 20 al 30% nelle città più colpite dalla crisi abitativa. Questo approccio potrebbe portare a un aumento della disponibilità di stanze sul mercato, facilitando l’accesso per gli studenti e contribuendo contestualmente a un abbassamento dei canoni, migliorando così l’incontro tra domanda e offerta nel settore degli affitti per studenti.

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