Negli ultimi anni, affittare un appartamento alle produzioni cinematografiche o televisive rappresenta una fonte di guadagno interessante per molti italiani. Da pochi fino a qualche tempo fa, oggi il fenomeno coinvolge una platea più ampia, soprattutto nelle grandi città italiane. Le richieste si concentrano su abitazioni di dimensioni adeguate, con spazi comodi per le troupe e preferenze specifiche legate alla posizione e alla struttura dell’immobile. Questo articolo spiega come funziona il mercato, quali tipologie di case sono più richieste e come proporsi per ospitare le riprese.
Come funziona il mercato degli immobili per produzioni
Il mercato degli immobili usati come set per film, spot pubblicitari e programmi televisivi ha registrato un aumento significativo. Anche chi non dispone di una casa da sogno può candidarsi, perché la richiesta riguarda principalmente spazi ampi e funzionali. I compensi giornalieri vanno da 800 fino a 5.000 euro, cifre attrattive per molti proprietari disposti a collaborare con produzioni nazionali e internazionali.
Gli affittuari devono però essere pronti a ricevere sopralluoghi con poco preavviso e ad adattarsi alle esigenze delle troupe. Durante le riprese, l’accesso alle stanze deve essere flessibile e la disponibilità a spostare arredi o autorizzare modifiche temporanee è spesso indispensabile per la buona riuscita del lavoro. La collaborazione tra proprietari e tecnici è quindi fondamentale per far sì che la casa diventi un set funzionale e coerente con le esigenze narrative del progetto.
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Proporsi come location: ruolo delle agenzie
Per entrare in questo mercato occorre rivolgersi alle agenzie specializzate in ricerca e gestione delle location. In Italia operano diverse società, tra cui pachira.it, ask4location.it, inlocation.it, mmproduction.it e romalocations.com, che offrono un servizio completo ai proprietari. L’agenzia valuta l’immobile, ne stima le potenzialità e firma un contratto che definisce diritti, doveri e condizioni economiche.
Il proprietario deve fornire una polizza assicurativa, generalmente con franchigia, per coprire eventuali danni durante le riprese. Una volta acquisito il mandato, l’agenzia presenta la casa alle case di produzione, che scelgono le location in base al progetto e al budget. Il ruolo dell’agenzia comporta anche la gestione delle tempistiche, degli accessi e delle eventuali esigenze di ristrutturazione temporanea o adattamenti degli spazi.
Questa fase amministrativa e organizzativa è essenziale per garantire sicurezza e buona riuscita, oltre a tutelare i beni del privato durante le attività di produzione. L’efficienza del processo può influenzare la frequenza con cui un’abitazione viene selezionata per varie riprese.
Caratteristiche richieste per le location più adatte
Le abitazioni più richieste si trovano soprattutto a Roma e Milano, ma la domanda si sta estendendo anche a Torino, Venezia e altre località turistiche come la Toscana e i laghi. La metratura ideale si aggira attorno agli 80-100 metri quadri, dimensioni giudicate ottimali per montare le attrezzature e consentire il movimento del personale.
Un punto determinante è la presenza di parcheggio privato o nelle immediate vicinanze, indispensabile per i camion che trasportano materiali e macchinari. Le case con zone giorno ampie risultano più funzionali sul set, mentre l’isolamento acustico e la privacy sono necessarie per evitare interferenze durante le riprese.
Anche elementi architettonici come soffitti alti, mosaici e finiture d’epoca sono apprezzati, ma solo se l’immobile è accessibile facilmente, con ascensori certificati. Attici con terrazze ampie e viste panoramiche sono considerati privilegiati, purché gli spazi esterni siano sfruttabili dai registi per inquadrature specifiche.
Quanto si può guadagnare con l’affitto per riprese
Il compenso varia in base ad orari, giorni e tipo di abitazione. Se le riprese si svolgono di notte è possibile ottenere un corrispettivo più alto: un appartamento standard può raggiungere i 2.000 euro al giorno. Ville con piscina o spazi esterni ampi arrivano anche a 10.000 euro al giorno, molto richiesti per produzioni con budget elevati.
Un’immobile che risponde bene alle richieste può essere scelto più volte durante l’anno. Alcuni proprietari segnalano fino a dieci set ospitati annualmente, una frequenza che genera introiti importanti rispetto ad altri usi dell’immobile. La resa economica aumenta se la casa ha ambienti funzionali e la disponibilità dei proprietari a collaborare senza creare ostacoli.
Gli appartamenti con cucina a isola o salotti spaziosi permettono di lavorare con più libertà e sono preferiti dalle troupe. Dalla cultura urbana di Roma alle ville in collina, ogni location offre caratteristiche che influenzano il valore economico e la richiesta del mercato. Anche i dettagli, come terrazzi ampi e vista aperta, fanno la differenza per aumentare le possibilità di essere scelti.
Preferenze estetiche e requisiti pratici delle troupe
Le produzioni selezionano le location non solo in base alla posizione ma anche alla funzionalità degli spazi. Gli ambienti devono lasciare spazio per le attrezzature e per il movimento degli operatori. A volte, case molto belle ma con stanze anguste vengono scartate per motivi tecnico-logistici.
La disposizione degli ambienti influisce sulla resa settoriale: un soggiorno ampio aiuta le riprese che coinvolgono molte persone o scene dinamiche. La cucina a isola rappresenta un punto di forza perché consente di muoversi liberamente tutto intorno senza intralci.
La presenza di elementi d’epoca come mosaici o soffitti decorati può favorire l’utilizzo della location, specie per film storici o spot eleganti. Tuttavia, la condizione di accessibilità rimane cruciale, specialmente in edifici storici spesso privi di ascensori. In questi casi, le produzioni preferiscono ambientazioni con servizi moderni e spazi ben collegati.
I terrazzi sono richiesti quando sono grandi abbastanza da creare zone esterne sfruttabili. Un’attica con vista può attrarre produzioni che vogliono sfruttare la città come sfondo scenografico, ma la sicurezza e gli spazi devono essere garantiti.
L’insieme di questi elementi determina la scelta finale e i compensi offerti ai proprietari durante le fasi di contrattazione.