Adriano Guarnieri presenta un nuovo requiem dedicato alle vittime di Monte Sole

Adriano Guarnieri presenta un nuovo requiem dedicato alle vittime di Monte Sole

Il nuovo requiem di Adriano Guarnieri, intitolato “A loro, nel gelido crepuscolo dell’aurora”, omaggia le vittime dell’eccidio di Monte Sole e sarà eseguito il 25 ottobre a Bologna.
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Adriano Guarnieri presenta un nuovo requiem dedicato alle vittime di Monte Sole - (Credit: www.ansa.it)

Il compositore Adriano Guarnieri, noto per la sua profonda sensibilità artistica e la capacità di fondere musica e memoria storica, ha creato un nuovo requiem intitolato “A loro, nel gelido crepuscolo dell’aurora“. Quest’opera rappresenta un omaggio alle vittime dell’eccidio di Monte Sole, avvenuto durante l’occupazione nazifascista della Seconda guerra mondiale. La prima esecuzione di questo tributo sarà parte di una commemorazione significativa, nell’ottantesimo anniversario della Strage di Marzabotto. Il concerto, che si svolgerà il 25 ottobre presso l’Auditorium Manzoni di Bologna, ha suscitato grande attesa tra il pubblico e gli appassionati di musica.

Il contesto storico e il significato dell’opera

L’eccidio di Monte Sole, avvenuto nel 1944, è uno dei capitoli più tragici della storia italiana, segnato dalla brutalità delle forze nazifasciste che sterminarono intere comunità. Questa strage è comunemente associata a quella di Marzabotto, che ha visto la morte di centinaia di uomini, donne e bambini innocenti. Il requiem di Guarnieri nasce dalla volontà di mantenere viva la memoria di queste vittime e di riconoscere il dolore di chi ha sofferto a causa di tale violenza. L’artista, bolognese di adozione ma originario di Mantova, afferma di aver avvertito l’urgenza di dare voce a quelle anime attraverso la musica, unendo l’arte alla testimonianza storica.

Il compositore si è ispirato alla “Religione del mio tempo” di Pier Paolo Pasolini e ha arricchito la sua opera con testi di Giovanni Raboni e frammenti biblici, creando un legame fra parola e melodia. La scelta di intitolare l’opera con un’immagine evocativa, “gelido crepuscolo dell’aurora“, porta a riflettere sul contrasto tra morte e rinascita, suggerendo l’idea di un passaggio doloroso ma necessario per ricordare e onorare il passato.

La prima esecuzione e l’ensemble coinvolto

Il concerto commemorativo, organizzato dal Comune di Bologna e dal Teatro Comunale, non si limita a presentare un’opera, ma si configura come un evento carico di significato e emozione. Diretta da Tonino Battista, l’Orchestra e il Coro del Comunale, con il supporto del Coro preparato da Gea Garatti Ansini, saranno i protagonisti di questa serata indimenticabile. La presenza di solisti di grande talento, tra cui Livia Rado e Patricia Fodor , Aloisa Aisemberg e Marcello Nardis , contribuirà a dare vita alla complessità sonora e poetica del requiem.

La scelta di eseguire per la prima volta in assoluto questo brano sul palcoscenico dell’Auditorium Manzoni aggiunge un ulteriore strato di emozione all’evento, rendendolo non solo un momento di riflessione ma anche di celebrazione della vita, della memoria e della resilienza umana. Le trombe, che suoneranno dalle due estremità della sala, simboleggeranno il giudizio universale, amplificando l’impatto emotivo e la portata simbolica dell’opera. La composizione di Guarnieri rompe con i canoni tradizionali del requiem, configurandosi come un’opera innovativa e profondamente significativa.

Il percorso personale di Guarnieri e la genesi dell’opera

L’ispirazione per il nuovo requiem di Guarnieri si radica in un’esperienza personale che ha segnato profondamente il compositore. Durante una visita a Marzabotto e Monte Sole, avvenuta otto anni fa, Guarnieri ha avuto l’opportunità di dialogare con uno degli ultimi testimoni della strage. Questo incontro ha avuto un impatto profondo su di lui, spingendolo a riflettere sul dolore e sulle storie degli innocenti che hanno subito l’ingiustizia durante quegli anni bui. L’atto di creare l’opera è nato come una sorta di “autocommissione“, un dialogo interiore fra lui e le vittime, con l’intento di mantenere viva la loro memoria attraverso la musica.

Guarnieri ha dedicato tre anni alla composizione del requiem, desiderando che la struttura e l’ampiezza dell’opera riflettessero la grandezza della tragedia umana che intende rappresentare. La sua sensibilità musicale e la capacità di tradurre emozioni complesse in note lo hanno portato a sviluppare una tavolozza sonora unica, in cui la linea melodica dei violoncelli esprime un profondo lamento funebre, conferendo all’opera un’intensità ineguagliabile.

In definitiva, “A loro, nel gelido crepuscolo dell’aurora” si presenta non solo come una composizione musicale, ma come un atto di resistenza culturale e umana, un invito alla riflessione sull’importanza della memoria e della giustizia. Il requiem di Guarnieri promette di essere un momento di grande impatto emotivo, arricchendo il panorama musicale contemporaneo con una nuova voce che parla di speranza e di riscoperta delle verità storiche.

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