La comunità di San Gillio piange la scomparsa di Germano Dalla Libera, classe 1942, noto come il “papà dei gatti del Lago Borgarino”. Da decenni si prendeva cura di una colonia felina, dedicandosi ogni mattina con costanza e discrezione a offrire cibo e rifugio agli animali che abitavano l’area. Il suo impegno, riconosciuto dai residenti e dai volontari locali, si è interrotto improvvisamente lasciando un vuoto tra chi aveva imparato a conoscerlo.
La routine quotidiana di un impegno silenzioso
Ogni giorno, alle 7 in punto, Germano usciva da casa sua a Rivoli a bordo della sua panda rossa. Il gesto era ormai diventato una consuetudine per chi abita il territorio vicino al Lago Borgarino. Arrivato sul posto, apriva il baule dell’auto e tirava fuori scatolette di cibo, croccantini e materiali per allestire ripari dove i gatti potessero trovare rifugio durante le stagioni più fredde. Questa missione di cura e attenzione non conosceva interruzioni, né feste né giorni festivi; era un ritmo costante che si protraeva da oltre vent’anni.
Generazioni di gattini sotto le sue cure
I volontari dell’associazione Esistoanchio, con cui Germano aveva iniziato a collaborare nell’ultimo anno, raccontano di tante generazioni di gattini passati sotto le sue cure. Li faceva salire sulla sua auto per scaldarsi d’inverno e controllava con attenzione le loro condizioni di salute. Preparava ripari semplici ma efficaci, proteggendo la colonia da freddo e pioggia. La sua figura era ormai diventata un punto di riferimento, quasi un guardiano silenzioso di quel piccolo ecosistema felino.
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Il legame con l’associazione esistoanchio e i ricordi della comunità
L’adesione di Germano all’associazione Esistoanchio, che si occupa di tutela animale, ha reso ancora più visibile e organizzato il suo lavoro. I volontari lo descrivono con parole cariche di rispetto: “Speciale, intelligente, schivo, riservato, modesto”. La relazione con lui è stata intensa nonostante la sua natura riservata; la presenza quotidiana al lago aveva creato un legame profondo con chi attraversava quell’area e ne conosceva la routine.
Messaggi di affetto sui social
Sui social network, in particolare sulla pagina Instagram “Sei di San Gillio se“, si sono moltiplicati messaggi di affetto e ricordi dedicati a Germano. Numerosi utenti sottolineano come ogni giorno, sette giorni su sette, lui avesse una missione importante: aiutare quei gatti, a qualunque costo, e senza mai farsi notare troppo. La sua scomparsa ha lasciato molti disorientati: per anni la sua figura è stata una garanzia per quella colonia felina, una presenza che rasserena chi conosceva quella realtà.
Il lockdown e il sostegno del comune di san gillio
Durante i mesi del lockdown causato dalla pandemia di Covid-19, Germano ha vissuto un momento di grande difficoltà. Le restrizioni gli impedirono di raggiungere il Lago Borgarino per portare cibo e cure ai gatti. I volontari raccontano che per lui fu una sofferenza intensa, quasi una scelta impossibile. La situazione attirò l’attenzione del Comune di San Gillio, che intervenne rapidamente offrendo una soluzione concreta.
Autorizzazione speciale per continuare la missione
Al fine di permettere a Germano di continuare il suo impegno anche durante il lockdown, l’amministrazione comunale gli rilasciò un tesserino della Protezione Civile. Quel documento autorizzava esplicitamente la sua missione a favore della colonia felina. Grazie a questa misura, Germano poté continuare a sfamare e gestire i gatti senza rischi burocratici, mantenendo vivo quel ritrovo che già molti chiamavano casa per gli animali.
La risposta della comunità e l’eredità del “papà dei gatti”
Alla notizia della morte di Germano, volontari e cittadini hanno espresso il loro cordoglio e la volontà di fare il possibile per non lasciare soli i gatti del Lago Borgarino. L’associazione Esistoanchio ha promesso di seguire la colonia e garantire continuità al suo lavoro, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’assenza del loro punto di riferimento.
Ricordi e dolore condiviso
I messaggi rivolti a Germano ricordano anche la sua famiglia, segnando momenti di dolore condiviso. Nel breve tempo, prima della sua scomparsa, la sua figliola aveva perso anche la madre, un ulteriore elemento che rende il momento difficile. L’impegno e la dedizione di Germano saranno il filo conduttore per chi cercherà di proseguire nel sostegno ai gatti e custodire un ricordo che San Gillio non dimenticherà facilmente.