Nel cuore dei castelli romani, ad Albano Laziale, il concetto di km0 si trasforma in pratica concreta grazie alla passione di chi punta a valorizzare le risorse locali a chilometro zero, riducendo l’impatto ambientale legato al trasporto e alla distribuzione. Matteo Grizi, gelatiere già premiato come miglior “Gelatiere dell’anno 2022” al Sigep, porta avanti una tradizione familiare offrendo un prodotto unico che nasce direttamente dal proprio orto. La sua esperienza mette al centro materie prime stagionali, bio e radicate nel territorio, facendo del gelato artigianale un veicolo per raccontare la cultura agroalimentare del Lazio.
La svolta del km0 nell’agroalimentare dei castelli romani
Il km0 è qualcosa di più rispetto a una semplice tendenza nel Lazio. Sta diventando una scelta che certifica l’agroalimentare di qualità in tutto il territorio, specialmente nei castelli romani dove la tradizione agricola incontra il rispetto dell’ambiente. Questo sistema valorizza la tracciabilità, permette di conoscere ogni passaggio del prodotto dalla terra alla tavola e limita le emissioni di CO₂ prodotte nella catena di distribuzione. I consumatori, sempre più attenti alla provenienza, trovano nelle produzioni a chilometro zero un motivo in più per scegliere prodotti genuini fatti con ingredienti freschi e locali.
Nel caso di Albano Laziale, questa filosofia si manifesta anche con iniziative artigianali e personali. Non si tratta solo di mercati agricoli, ma anche di produzioni domestiche che si aprono al pubblico, come quella di Matteo Grizi. Il mercato agricolo autoctono si arricchisce così di sapori autentici legati a un territorio dove vulcanicità e suolo fertile regalano caratteristiche uniche alle coltivazioni.
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Il legame di Matteo Grizi con il mondo del gelato non è casuale. Figlio di una tradizione familiare ben radicata, ha raccolto l’eredità del nonno Franco e l’ha portata avanti tenendo fede a una filosofia che mette al centro la qualità degli ingredienti e la stagionalità delle materie prime. Il suo gelato è biologico, preparato con prodotti freschi che cambiano con le stagioni.
Il riconoscimento ottenuto al Sigep di Rimini nel 2022, come miglior gelatiere dell’anno, testimonia la bontà di questo percorso. Ma il premio non si limita solo all’aspetto tecnico del gelato, bensì alla capacità di raccontare un territorio attraverso i gusti e le materie prime.
Grizi ogni anno coltiva con cura l’orto che si trova proprio ad Albano Laziale. Qui i terreni, ricchi di tracce vulcaniche, conferiscono un profilo unico agli ingredienti. Non a caso testa delle sue creazioni è proprio il gelso nero, coltura presente in gran quantità nel suo campo. La scelta di questa pianta si inserisce in un’ottica di valorizzazione di varietà locali che spesso rimangono poco conosciute fuori dal contesto agricolo.
Il gelso nero: una risorsa poco sfruttata che diventa protagonista nel gelato artigianale
Il morus nigra, o gelso nero, è una pianta longeva che produce frutti dolci e succosi, caratterizzati da un sapore intenso, raro nel panorama degli ingredienti da gelato. A castelli romani il terreno vulcanico aiuta a sviluppare la mineralità che si percepisce anche nel prodotto finale.
Il gelato realizzato con questo frutto racconta non solo il sapore ma anche la storia di un luogo. Il primo impatto in bocca rivela una dolcezza avvolgente, poi si apre su una leggera nota acidula che bilancia la percezione. Il profumo è intenso, con richiami decisi ai frutti freschi, che rimangono sul palato a completare un’esperienza sensoriale che ricorda l’estate e la natura circostante.
Matteo Grizi ha deciso di portare questo sapore direttamente nelle sue gelaterie, a Albano Laziale e Genzano, mantenendo così un legame diretto tra la terra e il consumatore. Il gelso nero diventa un simbolo, un modo per raccontare la terra dei castelli romani attraverso un prodotto moderno e accessibile.
Abbinamenti gastronomici per il gelato al gelso nero, tra tradizione e creatività
La versatilità di questo gelato non si limita al consumo in purezza. Matteo Grizi suggerisce accostamenti con formaggi tipici del Lazio, creando un dialogo tra dolcezza e sapidità che racconta la cucina regionale. Questo gelato può accompagnare formaggi stagionati come il pecorino romano e il cacio magno, oppure scaldarsi con formaggi freschi dal cuore morbido, come la ricotta romana, la caciotta o il caciofiore.
Questi abbinamenti permettono di estendere il consumo del gelato a momenti degustativi legati alla tradizione eno-gastronomica locale. Lo scontro tra consistenze e sapori crea accenti nuovi, facendo emergere sfumature diverse del gelso nero. Per chi segue una dieta a km0 o cerca sapori autentici, questo tipo di proposta valorizza la ricchezza del territorio senza rinunciare a gusti freschi e naturali.
Nel complesso, la produzione di Matteo Grizi a Albano Laziale è esempio di come la cultura agroalimentare dei castelli romani possa dar vita a prodotti concreti, capaci di portare avanti una pratica agricola legata alla terra e al tempo, restituendo ai consumatori quanto di più diretto e genuino la natura può offrire.