Acido obeticolico: il futuro incerto per il trattamento della colangite biliare primitiva in Europa

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Acido obeticolico: il futuro incerto per il trattamento della colangite biliare primitiva in Europa - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

I recenti sviluppi riguardanti l’acido obeticolico, un trattamento essenziale per la colangite biliare primitiva , mettono in allerta pazienti e professionisti. Questa patologia rara, che colpisce principalmente le donne, sta attirando l’attenzione di politici e istituzioni sanitarie in vista della sua potenziale indisponibilità in tutta Europa. Ad un incontro tenutosi a Roma, la senatrice Elisa Pirro ha confermato l’impegno delle autorità nel garantire la continuità della terapia per i malati.

Cos’è la colangite biliare primitiva ?

Descrizione della malattia

La colangite biliare primitiva è una malattia autoimmune del fegato che provoca l’infiammazione e la progressiva distruzione dei piccoli dotti biliari. Questa condizione porta a una riduzione del flusso biliare, con il rischio di sviluppare complicazioni gravi, inclusa la cirrosi e l’insufficienza epatica. Colpisce in prevalenza donne di mezza età e può manifestarsi con sintomi quali affaticamento, prurito e, in fase avanzata, itterizia.

Importanza dell’acido obeticolico

L’acido obeticolico è stato approvato come trattamento per rallentare la progressione della CBP. Agisce stimolando i recettori degli acidi biliari, con l’obiettivo di migliorare la funzionalità epatica e alleviare i sintomi. Il farmaco ha dimostrato di essere efficace, permettendo a molte pazienti di gestire meglio la loro condizione, riducendo il rischio di complicanze. La sua possibile rimozione dal mercato europeo rappresenterebbe una grave perdita per i pazienti già in trattamento.

Le preoccupazioni per la rimozione del farmaco

Le reazioni dei pazienti e dei medici

Nel corso dell’incontro a Roma, la senatrice Pirro ha evidenziato le preoccupazioni espresse da pazienti e clinici riguardo alla recente decisione della Corte europea, che ha congelato la valutazione dell’Agenzia europea per i medicinali sul possibile ritiro del farmaco. Questa incertezza ha generato ansia tra le persone che dipendono da questo trattamento per la gestione della loro malattia.

Azioni politiche in risposta

Per affrontare questa situazione, la senatrice ha dichiarato che sono state presentate interrogazioni sia al Senato che alla Camera dei deputati e avviato conversazioni dirette con il ministero della Salute e l’Agenzia italiana del farmaco . Queste azioni sono mirate a garantire che i pazienti continuino ad avere accesso all’acido obeticolico. È fondamentale che le istituzioni mantengano un dialogo aperto e costante sull’argomento per identificare possibili soluzioni.

Iniziative per la tutela dei pazienti

Collaborazione tra enti e professionisti

In occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla CBP, diversi enti, tra cui Omar e Amaf Aps Ets, hanno unito le forze per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla malattia e sull’importanza del farmaco. La senatrice ha ribadito come sia essenziale mantenere attiva una rete di collaborazione tra le autorità sanitarie e i professionisti del settore, per garantire che le preoccupazioni legate al farmaco vengano ascoltate e affrontate.

Coinvolgimento a livello europeo

Pirro ha inoltre sottolineato l’importanza di estendere questa discussione a livello europeo, coinvolgendo europarlamentari affinché l’argomento venga trattato nelle sedi appropriate. Le interlocuzioni con i rappresentanti dell’Unione Europea su temi di salute pubblica sono cruciali per tutelare i diritti dei pazienti non solo in Italia, ma in tutto il continente.

I prossimi sviluppi saranno seguiti con attenzione dai pazienti e dai professionisti del settore, mentre le istituzioni continuano a lavorare per evitare che l’acido obeticolico diventi non disponibile in Europa.

Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Armando Proietti

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