La rete aeroportuale europea avanza nella sfida climatica, con un numero crescente di scali impegnati a ridurre le emissioni di carbonio. Aci Europa ha comunicato che 314 aeroporti sulla sua lista hanno formalmente aderito al progetto per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, fissando obiettivi più urgenti e presentando piani di azione concreti. Questo impegno interessa strutture che gestiscono la maggior parte del traffico passeggeri europeo, segnando un passo cruciale per l’intero settore dell’aviazione.
Aumento del numero di aeroporti impegnati nel net zero e anticipazione degli obiettivi
Rispetto all’anno precedente, gli aeroporti firmatari del piano Net Zero sono cresciuti di 11 unità, attestandosi a 314. Di questi, ben 122 si sono spinti oltre, impegnandosi a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030, anticipando quindi di quasi vent’anni la data limite fissata per il 2050. Anche in questo caso, il dato è in crescita rispetto all’anno passato, con 4 new entry in questa fascia temporale più ambiziosa. La somma degli aeroporti che hanno sottoscritto formalmente l’accordo e che hanno divulgato una roadmap dettagliata rappresenta l’87% del traffico passeggeri complessivo di Aci Europa. Questa copertura include gli scali più trafficati e maggiormente strategici nel continente.
La rilevanza delle roadmap dettagliate
La definizione di roadmap con scadenze ravvicinate è un elemento di rilievo perché garantisce trasparenza e la possibilità di monitorare i progressi. Questi documenti specificano le azioni concrete che ciascun aeroporto intende intraprendere, passando dalla mera dichiarazione d’intenti a misure reali tangibili: dall’adozione di tecnologie a basso impatto, al ricorso alle energie rinnovabili, fino all’ottimizzazione delle infrastrutture per limitare le emissioni. L’incremento degli aeroporti coinvolti indica una crescente consapevolezza sulle responsabilità ambientali legate alle attività aeroportuali e all’intero sistema di mobilità aerea.
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Reazioni istituzionali e dichiarazioni dei protagonisti del settore
Apostolos Tzitzikostas, Commissario Europeo per i Trasporti Sostenibili e il Turismo, ha evidenziato l’importanza dell’impegno preso dagli aeroporti definendolo una leadership concreta. Ha commentato come questo momento rappresenti un passo decisivo verso un trasporto aereo a basso impatto e resiliente. Sottolinea che gli aeroporti non si limitano a dichiarazioni formali, ma agiscono con decisione, mostrando un esempio concreto di responsabilità climatica.
Il direttore generale di Aci Europa, Olivier Jankovec, ha ricordato che l’impegno verso il Net Zero è oggi più che mai prioritario. Alla luce degli ultimi avvertimenti della comunità scientifica sui rischi climatici e delle resistenze che ancora emergono in certi ambienti, il settore aeroportuale europeo riconosce che ridurre le emissioni è una necessità imprescindibile non solo per la crescita futura, ma anche per poter proseguire le attività in modo sostenibile. La sfida è definita “non negoziabile”, a indicare la gravità e l’urgenza della questione per la sopravvivenza e prosperità del comparto.
Impegno concreto e sostenibilità ambientale
Le parole dei rappresentanti delle istituzioni e degli operatori segnano un’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale e un impegno a tradurre le dichiarazioni in azioni concrete. Si conferma così la tendenza a mettere giudizi di valore da parte e a privilegiare misure reali in grado di ridurre l’impatto ambientale del trasporto aereo.
Impatto del programma net zero sul traffico passeggeri e aspetti operativi
L’adesione al programma Net Zero coinvolge aeroporti di dimensioni diverse ma soprattutto quelli che concentrano la maggioranza del traffico passeggeri europeo. L’87% del traffico complessivo è presidiato dagli scali che si sono ufficialmente impegnati con piani chiari. Ciò significa che circa nove voli su dieci passano da strutture che intendono tagliare o compensare le emissioni di carbonio entro il 2050.
Aeroporti come nodi strategici per la sostenibilità
Il risultato è rilevante per la sostenibilità del sistema di trasporto aereo, perché gli aeroporti rappresentano un nodo centrale. Non solo gestiscono l’operatività delle compagnie aeree, ma influenzano consumi di energia, emissioni dirette e indirette, gestione dei rifiuti, mobilità accessoria e infrastrutture. Un’effettiva riduzione delle emissioni nei nodi aeroportuali può contribuire a un abbassamento generale della carbon footprint del settore.
Le roadmap approvate e pubblicate includono attuazioni di sistemi elettrici efficienti, ampliamento dell’uso di energia ricavata da fonti rinnovabili, introduzione di veicoli a emissioni zero per i servizi interni, e interventi sulle infrastrutture edilizie secondo criteri green. Queste azioni si riflettono non solo nella tutela ambientale ma anche nelle operazioni quotidiane, migliorando l’efficacia delle strutture e riducendo costi a lungo termine legati ai consumi energetici.
Il crescente numero di aeroporti che anticipano gli obiettivi al 2030 enfatizza la premura di accelerare la transizione climaticamente sostenibile. Mentre il 2050 appare come un traguardo generale e condiviso, i passi compiuti entro questa decade segneranno la reale capacità del settore di cambiare rotta, abbattendo progressivamente le emissioni in un contesto globale dove queste rimangono una fonte primaria di inquinamento.