Nel corso del fine settimana, l’account X attribuito a Elmo dei Muppets è stato preso di mira da hacker ancora non identificati. I criminali informatici hanno sfruttato l’account, solitamente dedicato a messaggi positivi e di sensibilizzazione sulla salute mentale, per pubblicare contenuti razzisti, antisemiti e riferimenti blasfemi legati al caso Jeffrey Epstein. Il profilo, seguito da circa 650 mila persone, è gestito dalla Sesame Workshop, che ha reagito prontamente per riconquistare il controllo.
Dettagli dell’attacco informatico e reazioni immediata
L’operazione è stata individuata nelle prime ore dopo la comparsa dei messaggi offensivi, che si discostavano nettamente dalla linea comunicativa consueta del personaggio Elmo, simbolo per i più giovani e le famiglie. Le parole pubblicate includevano minacce di tipo razzista e insulti antisemiti. Inoltre, in mezzo al flusso di tweet fuori luogo, è apparso un riferimento esplicito e blasfemo al nome di Jeffrey Epstein, figura già coinvolta in scandali internazionali.
Sesame Workshop, l’organizzazione non-profit dietro il franchise di Sesame Street e i suoi iconici personaggi, si è impegnata nella giornata di sabato per ripristinare tutte le funzionalità e la proprietà dell’account X. Un portavoce ha comunicato che l’accesso era stato compromesso da un hacker sconosciuto e che stavano lavorando senza sosta per rimuovere i materiali inappropriati e proteggere la sicurezza del profilo.
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L’account X di Elmo non è solo una pagina social comune; rappresenta uno spazio dove i messaggi puntano a supportare la salute mentale e trasmettere gentilezza a un pubblico vasto, con oltre mezzo milione di seguaci. L’attacco, quindi, ha sollevato non solo preoccupazioni per la sicurezza digitale, ma anche per la credibilità e l’immagine del personaggio stesso. Le comunicazioni di odio e di natura blasfema erano un netto contrasto con l’identità del profilo e hanno creato disagio tra gli utenti e i fan.
Dopo la rimozione dei contenuti offensivi, l’account detiene ancora un link a un canale Telegram gestito da una persona che si attribuisce la responsabilità dell’intrusione informatica, segno che la vicenda non si è chiusa completamente. La presenza di questo riferimento indica una possibile campagna più ampia o motivazioni specifiche dietro l’attacco.
Ruolo di sesame workshop e risposte delle fonti internazionali
Sesame Workshop ha prontamente emesso comunicati per chiarire la situazione e rassicurare i follower che la pagina è tornata sotto controllo. L’organizzazione ha sottolineato l’impegno nel garantire un ambiente sicuro e rispettoso, confermando che azioni di controllo continue sono in atto per evitare nuovi incidenti. L’evento ha attirato l’attenzione di testate internazionali come The Guardian, che hanno riportato la notizia e messo in luce la portata dell’accaduto.
Il fatto che l’account di un’icona per l’infanzia sia stato strumentalizzato per veicolare messaggi d’odio evidenzia quanto la sicurezza digitale e la vigilanza sul mondo social siano imprescindibili anche per profili non strettamente legati a contesti politici o particolarmente controversi. L’episodio porta a riflettere sulle difese dei profili pubblici e sui rischi a cui sono esposti personaggi simbolo della cultura contemporanea.