Accordo tra regione marche e medici per investire fondi residui nelle aggregazioni funzionali territoriali

Accordo tra regione marche e medici per investire fondi residui nelle aggregazioni funzionali territoriali

La regione Marche sigla un accordo con la medicina generale per utilizzare i fondi contrattuali residui, potenziare le Aggregazioni Funzionali Territoriali e migliorare l’accesso a servizi sanitari di prossimità.
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La Regione Marche ha siglato un accordo con i medici di base per utilizzare fondi residui a sostegno delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, potenziando così la sanità di prossimità e migliorando l’accesso e la qualità delle cure sul territorio. - Gaeta.it

La regione marche ha siglato un’intesa con le organizzazioni sindacali della medicina generale per definire l’impiego dei fondi contrattuali residui. Questo passo è inserito nel processo di riorganizzazione del sistema sanitario locale, con particolare attenzione all’attivazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali . L’obiettivo è rafforzare la sanità di prossimità, migliorando l’accesso e la qualità delle cure per i cittadini marchigiani.

L’accordo tra regione marche e i medici: cosa prevede e come si inserisce nel sistema sanitario

L’accordo firmato tra la regione marche e le sigle sindacali dei medici di base definisce come verranno utilizzati i fondi contrattuali residui, risorse rimaste disponibili nell’ambito della contrattazione sanitaria. Questi fondi serviranno a sostenere concretamente l’avvio e il potenziamento delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, gruppi di medici di medicina generale che collaborano per garantire cure integrate sul territorio. La scelta di destinare questi fondi a un’organizzazione collettiva del lavoro medico indica un cambio di passo rispetto al modello tradizionale, puntando su sinergie e coordinamento tra professionisti.

L’intesa rappresenta anche il proseguimento di un piano più ampio varato negli ultimi anni dalla regione marche per riformare la sanità territoriale. Con questo accordo si dà concretezza a una fase attuativa che interessa non solo i medici, ma tutto il sistema di assistenza primaria, aprendosi a un’offerta più capillare e vicina ai bisogni dei cittadini. La modalità d’impiego dei fondi mira a rafforzare l’efficienza operativa e l’organizzazione delle risorse umane e materiali sul territorio regionale.

Gli altri interventi per rafforzare la salute dei cittadini nelle marche

Oltre all’accordo sulle aggregazioni funzionali territoriali, la regione marche ha promosso altre iniziative per migliorare la sanità sul territorio. Tra queste, ha sostenuto il potenziamento dei Punti Salute, strutture d’accesso rapido per utenti con bisogno di interventi non urgenti ma urgenti a livello pratico. Questi spazi offrono servizi di consulenza, diagnosi di base e orientamento, alleggerendo i pronto soccorso e migliorando il percorso di cura.

Anche le Farmacie dei Servizi hanno avuto un ruolo importante nel nuovo assetto sanitario. Queste farmacie vanno oltre la dispensazione di farmaci, offrendo prestazioni come misurazione pressione, test diagnostici semplici e informazioni sanitarie. Il loro sviluppo facilita l’accesso a controlli di prima linea, soprattutto nelle zone più isolate o meno servite.

Formazione e investimento nei nuovi medici

Sul fronte della formazione, la regione ha finanziato borse di studio dedicate ai medici di medicina generale. Questa misura aiuta a coinvolgere nuovi professionisti nella rete sanitaria locale, garantendo continuità e ricambio nelle cure primarie. Si tratta di un investimento diretto su figure cruciali per mantenere attivo il sistema di prossimità.

Nel complesso, questi interventi contribuiscono a dare risposte più concrete e tempestive ai bisogni delle comunità marchigiane. L’obiettivo comune è assicurare un’offerta sanitaria equa e diffusa lungo tutto il territorio regionale.

La visione della regione marche per la sanità territoriale e i progetti futuri

Il presidente della regione marche, Francesco Acquaroli, ha più volte sottolineato l’importanza di restituire centralità ai territori e alle comunità nella gestione della sanità. “Il lavoro avviato negli ultimi anni punta a riequilibrare l’offerta di servizi, offrendo a ogni cittadino cure accessibili vicino a casa.” La riorganizzazione basata sulle aggregazioni funzionali territoriali, unita agli altri interventi, rappresenta un tentativo concreto per raggiungere questo equilibrio.

L’attenzione verso il rafforzamento del sistema sanitario di prossimità risponde alle esigenze espresse da cittadini e operatori, spesso confrontati con difficoltà di accesso e limitazioni nell’offerta. Il modello marchigiano propone una medicina di base più integrata, capace di dialogare con strutture mediche, farmacie e servizi di emergenza.

L’importanza delle aggregazioni funzionali territoriali nella riforma della sanità marchigiana

Le Aggregazioni Funzionali Territoriali costituiscono il cuore della trasformazione in atto nella sanità delle marche. Si tratta di gruppi di medici di base che lavorano assieme per coordinare meglio le cure, evitare sovrapposizioni e ampliare l’offerta di servizi. L’attivazione delle Aft risponde a una necessità di rendere più solido il sistema di assistenza primaria, superando l’isolamento di singoli medici e favorendo una gestione più coesa della domanda sanitaria.

Il modello delle aggregazioni consente di offrire ai cittadini un accesso facilitato a punti salute e farmacie dei servizi, che così si integrano con il lavoro dei medici. Nel territorio marche queste iniziative si collocano dentro un programma di riorganizzazione che ha coinvolto diversi professionisti e strutture, generando una rete più efficiente e vicina alla popolazione. Le Aft abilitano anche l’inserimento di nuove figure professionali, come i medici in formazione, migliorando la disponibilità e continuità di assistenza.

Con le aggregazioni, la regione mira a restituire ai territori un ruolo centrale nella gestione della salute, riportando all’attenzione delle istituzioni la necessità di rafforzare servizi spesso troppo distanti dai cittadini. La trasformazione in corso prova a risolvere criticità storiche della sanità locale, puntando su collaborazione, prossimità e utilizzo mirato delle risorse economiche.

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