L’iccrom e la fabbrica di san pietro hanno siglato un accordo per rafforzare la conservazione del patrimonio culturale in africa, puntando anche sullo sviluppo di competenze artigianali e opportunità per i giovani locali. Questa collaborazione mira a unire esperienze e saperi per valorizzare tradizioni artistiche e costruire comunità più solide, partendo dalla formazione diretta all’interno della basilica vaticana.
Un modello formativo che unisce tradizione e innovazione
Aruna Francesca Maria Gujral ha spiegato che il patrimonio culturale rappresenta non solo un’eredità da preservare, ma una testimonianza viva delle identità che condizionano il presente e il futuro. Da questa riflessione nasce il progetto comune: non puntare solamente a restaurare monumenti o opere, ma a trasmettere competenze e modi di fare che rendano autonomi i produttori culturali africani.
Il patto tra iccrom e la fabbrica di san pietro per il patrimonio culturale
Il 2025 segna un passaggio importante nella cooperazione internazionale dedicata al patrimonio culturale, grazie all’intesa tra l’iccrom, organizzazione intergovernativa con sede a roma, e la fabbrica di san pietro, ente responsabile della tutela e gestione della basilica vaticana. Aruna Francesca Maria Gujral, direttore generale dell’iccrom, e il cardinale mauro gambetti, presidente della fabbrica di san pietro, hanno firmato un accordo che mette al centro la conservazione di beni culturali, lo sviluppo dell’artigianato locale e la cooperazione con i paesi africani.
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Con questo sodalizio si aprono nuove strade per rafforzare le competenze tecniche, sia nel restauro che nelle arti tradizionali, incentivando approcci sostenibili e l’inclusione socio-economica. L’iniziativa offre una risposta concreta alla necessità di proteggere il patrimonio africano, troppo spesso esposto a rischio per motivi climatici o mancanza di risorse. E non solo: si darè spazio ai giovani artigiani del continente, con l’obiettivo di far nascere una rete di professionisti capaci di valorizzare e mantenere viva questa eredità.
Sviluppo locale e cooperazione con i paesi africani
Il progetto prevede di estendere le competenze acquisite durante la formazione in vaticano direttamente sui territori africani. Grazie a una rete di istituzioni partner presenti in paesi come costa d’avorio, egitto, kenya e tunisia, saranno realizzate attività di rafforzamento delle capacità a livello locale. Questi interventi permetteranno di combinare i saperi tradizionali con le tecniche avvicinate in italia, creando modelli di restauro e conservazione adattati alle realtà specifiche.
Le parole del cardinale mauro gambetti
Il cardinale mauro gambetti ha sottolineato l’impegno della fabbrica di san pietro nella condivisione del sapere lungo i secoli, attraverso la sua scuola delle arti e dei mestieri. Questa struttura aprirà le porte di uno dei luoghi simbolo del patrimonio mondiale – la basilica vaticana – per ospitare giovani artisti e artigiani provenienti dall’africa. Qui avranno modo di apprendere tecniche specifiche, consolidare abilità e inserirsi in un percorso progettuale orientato a custodire la bellezza, con un taglio che unisce dimensione culturale, spirituale e formativa.
Questa iniziativa si inserisce nelle strategie di cooperazione internazionale dell’italia, che punta a costruire rapporti duraturi con l’africa attraverso progetti concreti di sviluppo sostenibile. Il coinvolgimento diretto di giovani artigiani in ciascun paese favorirà anche la crescita di formazione professionale e opportunità di occupazione, contribuendo a rafforzare tessuti sociali e culturali spesso fragili.
L’accordo tra iccrom e fabbrica di san pietro rappresenta un passo significativo nella valorizzazione del patrimonio culturale africano, impegnato a trasformarsi in risorsa condivisa e veicolo di crescita locale. I prossimi anni saranno decisivi per consolidare questa rete, con iniziative che porteranno la tradizione artistica e artigianale al centro di una collaborazione internazionale.