Cinque comuni marchigiani hanno sottoscritto questa mattina un accordo per il partenariato legato al progetto iti 2 “Social valley”. La Regione Marche ha destinato oltre 5,6 milioni di euro tra fondi Fesr e Fse+ per sostenere un piano di sviluppo nella valle del fiume Potenza, con l’obiettivo di potenziare i servizi sociali, favorire l’inclusione, promuovere il turismo e tutelare l’ambiente. L’iniziativa si concentra soprattutto sulla frazione di Villa Potenza, scelta come punto centrale per interventi mirati a cultura e rigenerazione urbana.
I comuni coinvolti e la firma dell’accordo
Il progetto si estende su cinque comuni: Macerata, che svolge il ruolo di capofila, Montecassiano, Porto Recanati, Potenza Picena e Recanati. Questa mattina a Macerata si è svolta la cerimonia di firma dell’accordo, un momento che ha visto la partecipazione diretta dei sindaci e dei rappresentanti degli enti locali interessati. L’assessore regionale alle Politiche comunitarie, Goffredo Brandoni, ha preso parte attraverso un collegamento video.
Il documento firmato stabilisce un impegno condiviso tra i cinque Comuni per portare avanti la strategia definita nel progetto Social valley. L’accordo sancisce la collaborazione per utilizzare insieme le risorse finanziarie provenienti dai fondi europei, dando impulso a interventi che prevedono una gestione congiunta delle problematiche sociali e ambientali presenti sul territorio.
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Obiettivi principali della strategia social valley
La strategia di Social valley si concentra principalmente sulla valorizzazione della valle del fiume Potenza. Tutto ruota intorno all’idea di intervenire su più fronti: migliorare i servizi sociali, favorire l’inclusione sociale, incentivare il turismo accessibile e incrementare la sostenibilità ambientale. Queste direttrici si riflettono in una molteplicità di azioni pensate per rispondere alle esigenze concrete delle comunità locali.
Al centro della strategia è stata individuata Villa Potenza, una frazione ritenuta cruciale per l’attuazione degli interventi previsti. Qui si prevede di rafforzare la promozione culturale e favorire la fruizione turistica attraverso un turismo che possa essere fruito da persone con disabilità , un settore che la Regione intende sviluppare in modo puntuale. Gli interventi riguarderanno anche la rigenerazione urbana, con l’obiettivo di riqualificare spazi pubblici e infrastrutture per renderli più accessibili e vivibili.
Importanza del progetto per villa potenza e il territorio maceratese
Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, ha sottolineato come questo progetto rappresenti una svolta importante per Villa Potenza e per tutto il territorio coinvolto. Ha definito l’iniziativa come “una occasione per unire cinque Comuni sotto una visione comune di sviluppo integrato che punta a essere inclusivo”.
L’intervento a Villa Potenza si presenta dunque come un nodo strategico dove convergono diverse finalità : cultura, disabilità , turismo accessibile, rigenerazione urbana e sostegno alle filiere locali. Le attività previste stimoleranno il territorio non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche sociale, con politiche in grado di favorire la partecipazione attiva della comunità e l’inclusione dei soggetti più fragili.
La collaborazione tra i Comuni permetterà di mettere a sistema risorse e competenze, valorizzando le peculiarità di ciascuno e garantendo un approccio coordinato al territorio della valle del Potenza. In questo modo si cerca di superare i limiti di una gestione isolata e di portare benefici tangibili sul piano sociale ed economico.
Impatto atteso e modalità di attuazione
Con un investimento complessivo di oltre 5,6 milioni di euro, Social valley avvia una serie di progetti che toccheranno diversi ambiti. Oltre al miglioramento dei servizi sociali, si punta a creare nuove opportunità per turismo e cultura, specie per chi ha difficoltà motorie o altre disabilità . Il progetto prevede inoltre azioni per la tutela ambientale della valle, un aspetto cruciale per mantenere l’equilibrio tra sviluppo e rispetto dell’ecosistema locale.
L’approccio prevede l’utilizzo combinato dei fondi Fesr e Fse+, fondi europei destinati rispettivamente a innovazione e infrastrutture, e a inclusione sociale e lavoro. Questi strumenti finanziari consentono di portare avanti interventi diversificati e coordinati, in grado di modificare concretamente la realtà territoriale.
Le attività saranno monitorate nel tempo per verificarne l’efficacia e adattare eventuali strategie. La scelta di puntare su un partenariato tra comuni aiuta a distribuire responsabilità e compiti, assicurando che le iniziative rispondano ai bisogni specifici delle realtà coinvolte e producano effetti duraturi nel tempo.