Accordo a Spoltore per la realizzazione di un rifugio per cani in zona colle Cese

Accordo a Spoltore per la realizzazione di un rifugio per cani in zona colle Cese

I comuni di Pescara e Spoltore, insieme alla provincia, acquistano un terreno a Colle Cese per costruire un rifugio sicuro per cani randagi, con finanziamenti pubblici e collaborazione istituzionale.
Accordo A Spoltore Per La Real Accordo A Spoltore Per La Real
I comuni di Pescara e Spoltore, con la provincia, hanno siglato un accordo per realizzare un rifugio sicuro per cani randagi in zona colle Cese, finanziato con 600mila euro, per migliorare la gestione del randagismo e superare problemi storici legati ai canili abusivi. - Gaeta.it

Un passo avanti nella lotta contro il randagismo vicino a Pescara. I comuni di Pescara e Spoltore insieme alla provincia hanno definito un accordo per acquistare e destinare un terreno in zona colle Cese a un rifugio per cani. La collaborazione tra enti locali segna una svolta nella gestione delle strutture per gli animali abbandonati, dopo decenni di criticità legate a canili abusivi e condizioni precarie.

Dalla firma dell’accordo alla scelta del terreno

La presentazione dell’accordo è avvenuta nella sede del municipio di Pescara, con la partecipazione del sindaco Carlo Masci, della sindaca di Spoltore Chiara Trulli, del presidente della Provincia di Pescara Ottavio De Martinis, e altri rappresentanti istituzionali. L’obiettivo comune è chiaro: realizzare un rifugio che risponda alle esigenze di sicurezza e benessere per i cani randagi dell’area, garantendo condizioni di vita decenti e rispettose.

Il terreno individuato per il rifugio

Il terreno scelto si trova in zona colle Cese, a Spoltore. Masci ha spiegato che inizialmente erano state prese in considerazione altre aree, ma non soddisfacevano i criteri richiesti. Dopo discussioni e verifiche con la sindaca Trulli e il presidente del Consiglio Comunale di Spoltore, Lucio Matricciani, si è trovata una soluzione condivisa. L’acquisto del terreno avverrà dalla Provincia, subito dopo la conferenza di servizi che ha dato il via libera al progetto.

Il valore sociale del nuovo rifugio e la memoria di un passato difficile

Il sindaco Masci ha ricordato come la zona fosse stata teatro, fino al 1992, di un canile abusivo situato in un’area a rischio esondazione. Quel canile ospitava più di 300 cani che purtroppo morirono annegati in una grave alluvione quell’anno. “Quell’episodio sottolinea l’urgenza di un rifugio costruito con criteri di sicurezza e regolarità.”

Oggi si stanziano 600mila euro per il progetto, di cui 400mila messi a disposizione dal Ministero dell’Interno. Questo finanziamento permette di affrontare le prossime fasi, dalla realizzazione del progetto esecutivo fino alla costruzione vera e propria della struttura. Masci ha sottolineato che, “nonostante le polemiche storiche che di solito accompagnano questo tipo di opere, è fondamentale che tutte le parti coinvolte collaborino per portare a termine un’iniziativa così importante.”

Finanziamenti e prospettive

Il contributo economico pubblico rappresenta un passo fondamentale per la realizzazione di una struttura all’avanguardia e rispettosa delle normative, in grado di affrontare in modo dignitoso il problema del randagismo.

Un progetto condiviso, attento alle esigenze della comunità

La sindaca di Spoltore Chiara Trulli ha evidenziato come la scelta del sito sia stata fatta valutando con attenzione l’impatto sul territorio e sulle persone che abitano la zona. L’obiettivo primario è tutelare gli animali, ma anche evitare disagi alla cittadinanza.

Trulli ha detto che la collaborazione tra i comuni ha permesso di superare problemi che si presentavano in passato, e che il nuovo rifugio rappresenta una risposta concreta al problema dell’abbandono dei cani. La sua costruzione non solo aiuterà a gestire meglio il randagismo, ma offrirà anche una soluzione dignitosa e regolamentata nel tempo.

Gli enti coinvolti puntano a realizzare presto la struttura con tutte le garanzie normali, eliminando una situazione che per decenni aveva rappresentato un punto critico per la salute e la sicurezza degli animali e della comunità. La scelta di un terreno adatto, senza rischi idrogeologici e con facile accesso, è un elemento chiave di questo progetto.

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