Accesso aperto alla foresta demaniale Alto Aspromonte per la giornata mondiale della biodiversità 2025

Accesso aperto alla foresta demaniale Alto Aspromonte per la giornata mondiale della biodiversità 2025

Nel 2025, la foresta demaniale Alto Aspromonte nel Parco nazionale d’Aspromonte è stata aperta al pubblico durante la Giornata mondiale della Biodiversità, con il supporto del Reparto carabinieri biodiversità di Reggio Calabria.
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Nel 2025, in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, è stato aperto l’accesso alla foresta demaniale "Alto Aspromonte" nel Parco nazionale d’Aspromonte, con eventi e inaugurazioni promossi dai Carabinieri forestali per valorizzare e tutelare questo importante patrimonio naturale e culturale. - Gaeta.it

Nel 2025, in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, è stato aperto l’accesso alla foresta demaniale “Alto Aspromonte“, situata all’interno della riserva integrale del Parco nazionale d’Aspromonte. L’iniziativa ha coinvolto appassionati di natura e ambientalisti, offrendo l’opportunità di esplorare un’area naturale protetta di grande rilevanza ambientale. La gestione del sito è affidata al Reparto carabinieri biodiversità di Reggio Calabria, che ha coordinato l’evento nell’ambito della manifestazione “RiservAmica 2025“.

Una riserva naturale di rilevanza internazionale nell’aspromonte

La foresta demaniale “Alto Aspromonte” copre circa 2.871 ettari e si estende nei territori dei comuni di Samo, San Luca e Roccaforte del Greco. Questa porzione rappresenta il nucleo centrale del Parco nazionale d’Aspromonte e ospita numerose specie vegetali e animali, contribuendo a una biodiversità di rilievo mondiale. Una parte notevole di questa foresta è la faggeta vetusta della Valle Infernale, estesa per circa 320 ettari, inserita dall’Unesco nel 2021 tra i siti Patrimonio mondiale dell’umanità.

La particolarità di questa faggeta risiede nel suo equilibrio ecologico intatto e nella struttura di foresta primordiale, che testimonia uno sviluppo naturale senza interventi umani significativi. La tutela di questa area riserva grande attenzione agli aspetti conservativi, per preservare specie rare e habitat delicati. Per questo motivo, l’accesso alla foresta demaniale è stato finora limitato, conferendo una protezione severa alle singole zone.

La croce di montagna installata lungo il sentiero del santuario di polsi

Nel corso della manifestazione “RiservAmica 2025“, è stata anche inaugurata una croce di montagna in ferro, collocata in località “Croce di Dio sia lodato“, posta a un’altitudine di 1.440 metri. La realizzazione e il posizionamento della croce sono stati curati dagli operai tecnici della Oti del Reparto carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, con l’obiettivo di valorizzare un punto panoramico e spirituale di rilievo lungo il sentiero che conduce al Santuario della Madonna della Montagna di Polsi.

L’idea di questa installazione è nata durante una visita nella foresta, nel settembre 2024, dal generale Antonio Danilo Mostacchi, vicecomandante del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari. La croce rappresenta un simbolo di rispetto per la natura e per il patrimonio culturale locale, richiamando chi percorre il sentiero a riflettere sul valore dell’ambiente e della spiritualità legata a questi luoghi.

Una cerimonia con autorità e rappresentanti locali per valorizzare il patrimonio naturalistico

All’inaugurazione della croce e alle attività programmate per la giornata hanno preso parte personalità politiche, militari e accademiche. Tra i presenti, il generale Mostacchi, il colonnello Giovanni Misceo, comandante regionale dei Carabinieri forestali, e il tenente colonnello Pietro Marchetta, responsabile del reparto carabinieri forestali del Pna Aspromonte. Erano inoltre presenti i sindaci dei comuni interessati, il commissario di San Luca, il rettore del Santuario di Polsi, il cappellano militare, il funzionario del Parco Luca Pelle, e docenti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Anche numerosi militari e operai tecnici hanno partecipato all’iniziativa. Questa ampia presenza ha sottolineato l’importanza dell’evento sia dal punto di vista ambientale che sociale. Durante la giornata, i partecipanti hanno potuto visitare le Cascate Forgiarelle, raggiungibili con una breve camminata. Il luogo è noto per il suo fascino naturale e rappresenta un esempio di come la natura aspromontana si mostri intatta e affascinante.

Il ruolo dei carabinieri forestali nella tutela della biodiversità

Durante l’evento, il generale Antonio Danilo Mostacchi ha evidenziato il ruolo fondamentale della biodiversità per il benessere del pianeta. Ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai Carabinieri forestali, definiti “Custodi della natura” per il loro impegno quotidiano nel proteggere ambienti delicati e specie in pericolo.

Il generale ha richiamato l’attenzione sull’aspetto strategico che la tutela ambientale assume a livello globale, citando la foresta demaniale “Alto Aspromonte” come esempio di territorio da preservare. Le attività di sorveglianza e conservazione sono essenziali per non compromettere equilibri fragili. Lo sforzo dei militari si concentra su monitoraggi, prevenzione di incendi e interventi di salvaguardia per permettere a queste aree di restare intatte.

La giornata ha rappresentato così un’occasione per rafforzare il dialogo tra istituzioni, comunità locali e studiosi, uniti dalla volontà di mettere al centro la protezione della biodiversità, vero elemento vitale per l’ambiente e per la popolazione che vive in quella zona.

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