L’Abruzzo conferma il suo ruolo importante nella viticoltura biodinamica italiana, un campo che negli ultimi anni ha guadagnato attenzione per la produzione di vini naturali e rispettosi dell’ambiente. L’assemblea elettiva di Demeter Italia, associazione privata con oltre mille affiliati che rappresentano produttori, trasformatori e distributori di prodotti biodinamici, ha portato alla nomina di due nuovi componenti del consiglio di amministrazione provenienti dalla provincia di Chieti. La presenza abruzzese nel Cda sottolinea la crescita di questa area nell’ambito della viticoltura biodinamica, consolidando la sua influenza a livello nazionale.
La bio cantina sociale orsogna e la viticoltura biodinamica in abruzzo
Fondata nel 1964, la Bio Cantina Sociale Orsogna raggruppa oggi circa 300 soci attivi che coltivano 1.500 ettari di vigneto sulle colline di Orsogna, in provincia di Chieti. L’intera superficie vitata è certificata biologica, caratteristica che la rende la maggiore produttrice di uva biologica in Italia. L’azienda produce all’incirca 3 milioni di bottiglie ogni anno, mantenendo margini di crescita evidenti grazie alla domanda crescente di vini naturali. Una parte consistente della produzione, quasi il 50%, riguarda uve biodinamiche, per un’estensione di circa 800 ettari.
La certificazione biodinamica è garantita da Demeter, l’associazione internazionale che affilia in Italia oltre mille realtà di settori diversi e vigila sulla crescita della viticoltura biodinamica. La Bio Cantina Sociale Orsogna si conferma quindi una delle realtà più importanti per questa tipologia di produzione nel paese, contando su una base ampia di soci che hanno adottato pratiche biodinamiche. La filosofia produttiva punta a mantenere la qualità del terreno e a garantire vini che rispecchiano il territorio senza la compromissione di prodotti chimici.
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L’assemblea elettiva di demeter italia e i nuovi componenti del consiglio
L’assemblea elettiva di Demeter Italia si è tenuta lo scorso 31 maggio a Sorbolo Mezzani, in provincia di Parma. Durante la riunione è stato riconfermato presidente Enrico Amico, imprenditore agricolo della Campania. La squadra del consiglio di amministrazione ha mantenuto cinque consiglieri uscenti e ha accolto nuovi membri abruzzesi con l’ingresso di Argentino Trolli, dell’azienda Passioni Vitae di Crecchio, e Giuseppe Zulli, dell’azienda omonima di Canosa Sannita, entrambi soci della Bio Cantina Sociale Orsogna. Anche Maria Grazia Minisci, imprenditrice cosentina, è stata nominata nuovo componente del Cda.
Questa riorganizzazione conferma l’influenza crescente delle aziende biodinamiche di questa regione e rafforza la loro rappresentanza in uno degli organi decisionali più importanti per questo tipo di produzione in Italia. La Bio Cantina Sociale Orsogna ha espresso più della metà dei voti durante l’assemblea, un segnale della forza della comunità biodinamica che si è sviluppata sull’area di Orsogna e dintorni. La nomina dei rappresentanti abruzzesi nel consiglio di amministrazione segna un passaggio significativo per il gruppo e per tutto il comparto vitivinicolo biodinamico nel sud del paese.
Prassi e principi della viticoltura biodinamica adottata in abruzzo
La viticoltura biodinamica si fonda su metodi rigorosi per preservare la fertilità naturale del suolo senza ricorrere a prodotti chimici. La concimazione utilizza esclusivamente sostanze organiche prodotte all’interno delle aziende, come letame e sovescio, cioè l’interramento di erbe cresciute tra i filari. L’impiego di pesticidi o erbicidi è escluso, a favore della tutela della biodiversità di insetti e altre forme di vita presenti nel vigneto.
Le uve vengono raccolte a mano, evitando l’uso di mezzi meccanici durante la vendemmia. Nella fase di vinificazione si segue la fermentazione spontanea con le bucce dell’uva, senza inserire lieviti industriali che potrebbero standardizzare aroma e gusto del vino finito. Questi processi si basano sul rispetto del ciclo naturale delle piante, puntando a un prodotto finale che rifletta fedelmente il territorio di origine.
L’adozione di queste tecniche in Abruzzo ha creato un legame tra la qualità dell’ambiente e la produzione agricola. La regione, nota come “regione verde dei parchi”, ha visto una crescita dell’interesse verso pratiche agricole che evitano impatti negativi sul patrimonio naturale locale.
La crescita e il riconoscimento della bio cantina sociale orsogna a livello internazionale
La Bio Cantina Sociale Orsogna ha raccolto negli anni premi e riconoscimenti importanti. Nel 2012 ha ricevuto il premio speciale “Vinitaly Nazione” e nel 2019 è stata riconosciuta come la più grande azienda mondiale produttrice di uve biodinamiche certificate Demeter durante la Conferenza mondiale di biodinamica tenutasi a San Francisco.
Questi riconoscimenti evidenziano la capacità dell’azienda di posizionarsi su mercati esteri come Stati Uniti, Giappone, Francia, Germania, paesi scandinavi e Corea del Sud. Alcune etichette famose sono Lunaria, Lunaria Ancestrale e Spiritus Terra. La notorietà internazionale è legata alla qualità e alla cura con cui si coltivano le uve e si realizzano i vini. Il percorso, iniziato nel 2003, ha trasformato poche aziende coraggiose in una comunità di settanta produttori biodinamici su 300 soci, con la metà delle superfici coltivate dedicate a queste pratiche.
Il ruolo strategico dell’abruzzo nella viticoltura biodinamica del sud italia
L’inserimento di Argentino Trolli e Giuseppe Zulli nel consiglio di amministrazione di Demeter punta a rafforzare la voce del sud Italia nelle politiche della viticoltura biodinamica. Oggi la maggioranza delle aziende aderenti a Demeter si concentra nelle regioni del nord, come Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Trentino. L’obiettivo è bilanciare rappresentanza e opportunità per territori che stanno dimostrando di saper contribuire alla crescita della biodinamica.
Il settore agricolo in Abruzzo ha ricevuto più attenzione da parte delle istituzioni regionali, con apprezzamento dalle politiche guidate dall’assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente. La viticoltura biodinamica risponde al bisogno di tutelare la qualità ambientale e al tempo stesso valorizzare la produzione agricola in una regione dove la natura gioca un ruolo centrale. In questo modo vini naturali e terreni preservati possono rappresentare un binomio concreto per la crescita economica locale e la promozione del territorio anche a livello internazionale.