Il progetto di divulgazione promosso da A2A in Calabria ha preso il via con un’iniziativa rivolta alla tutela dell’acqua e al ruolo dell’industria nella sua gestione. L’obiettivo è stimolare una riflessione tecnica e scientifica sulla gestione della risorsa idrica, fondamentale per il Mezzogiorno. Le attività coinvolgono studenti universitari e puntano a sensibilizzare sulle sfide ambientali attraverso formazione sul campo e discussioni approfondite.
Il ruolo delle collaborazioni tra università, enti e industria nella difesa dell’acqua
L’iniziativa ha visto la collaborazione dell’Università della Calabria, con il dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale, assieme a realtà come Yes Europe, Svimez e il patrocinio da parte del gruppo universitario Sistemi elettrici per l’energia e dell’Associazione italiana di elettrotecnica, elettronica, automazione, informatica e telecomunicazioni. L’intesa fra questi soggetti ha consentito di strutturare un percorso didattico articolato. È stata scelta una doppia giornata di lavoro, tra lezioni e visite tecniche, per coinvolgere gli studenti in una riflessione sul ruolo strategico dell’acqua nel territorio calabrese. La presenza sul campo ha offerto l’occasione di comprendere come l’industria possa coniugare la produzione energetica con la salvaguardia dell’ambiente.
Workshop e approfondimenti tecnici sulla filiera idrica e l’energia rinnovabile
Durante la prima giornata, svolta nell’Ateneo calabrese, è stato presentato lo studio “Una prospettiva di filiera per la tutela dell’acqua in Calabria” realizzato da Svimez. L’incontro ha incluso sessioni di approfondimento tecnico curate da A2A, focalizzate su progetti concreti di gestione idrica, come quello relativo al pompaggio nella centrale idroelettrica di Orichella. Nel documento è evidenziato come tale sistema integri l’uso dell’acqua con le esigenze del territorio e la produzione di energia. Questo progetto è in programma per essere illustrato a Roma il 24 giugno, davanti a una platea di operatori industriali e istituzionali. Per stimolare un confronto su politiche e soluzioni, è stato organizzato un business game che ha coinvolto gli studenti nella discussione delle strategie di gestione e tutela delle risorse idriche.
Leggi anche:
La visita alla centrale idroelettrica di satriano 1 e il contatto diretto con l’infrastruttura
Il giorno successivo i partecipanti hanno visitato la centrale idroelettrica di Satriano 1, gestita da A2A, uno dei nodi essenziali nella filiera idrica e nella produzione di energia sostenibile. L’occasione ha permesso ai giovani di osservare direttamente le tecnologie e il funzionamento dell’impianto, inserito in un contesto dove la risorsa acqua viene trasformata in energia senza danni ambientali rilevanti. La visita concreta ha rafforzato la consapevolezza sul valore di queste infrastrutture per il territorio calabrese e sull’importanza di una gestione equilibrata delle risorse naturali.
Il percorso formativo e la partecipazione attiva dei giovani fino a settembre
A2A ha sottolineato come il progetto si inserisca in un quadro più ampio, che proseguirà fino a settembre. I gruppi di studenti, guidati da Yes Europe, elaboreranno documenti di analisi e proposte dedicate alla pianificazione idrica, all’efficienza degli impianti e alla cittadinanza ambientale. Tre lavori saranno selezionati per essere presentati alla conferenza internazionale Aeit, in programma ad Amantea dal 10 al 12 settembre. Questo passaggio conferma l’interesse per il coinvolgimento delle nuove generazioni nelle tematiche ambientali e la volontà di A2A di sostenere lo sviluppo di competenze in ambito idrico e energetico.
A2a conferma l’impegno nella divulgazione sull’idroelettrico e la gestione integrata del ciclo dell’acqua
Il progetto messo in campo da A2A non riguarda solo la formazione, ma anche la diffusione di informazioni corrette sull’energia idroelettrica e sull’intero ciclo idrico. Attraverso il confronto con università, enti di ricerca, associazioni giovanili e industria, A2A punta a rafforzare un modello di sviluppo che tenga conto delle risorse ambientali e della realtà territoriale. Il coinvolgimento diretto degli studenti permette di accelerare la costruzione di conoscenze oriented alla sostenibilità, a favore di un ambiente più saldo per il futuro della Calabria.