A Viterbo consegnati i diplomi di laurea agli studenti dell’università della Tuscia in piazza san Lorenzo

A Viterbo consegnati i diplomi di laurea agli studenti dell’università della Tuscia in piazza san Lorenzo

A Viterbo, l’Università degli Studi della Tuscia ha consegnato i diplomi a 360 studenti in piazza San Lorenzo, con la partecipazione di autorità locali e un discorso motivazionale del rettore Stefano Ubertini.
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A Viterbo si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi a circa 360 laureati dell’Università degli Studi della Tuscia, con la partecipazione di autorità locali e un discorso ispiratore del rettore Stefano Ubertini. - Gaeta.it

Questa mattina a Viterbo si è tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi universitari per circa 360 studenti dell’università degli studi della Tuscia. La piazza San Lorenzo, davanti al palazzo papale, ha fatto da cornice all’evento. Il pubblico, composto principalmente dai familiari e amici dei neo-laureati, ha seguito con attenzione la consegna delle pergamene.

La cerimonia nel cuore di Viterbo, tra storia e partecipazione

La location scelta per la consegna dei diplomi è la piazza San Lorenzo, uno spazio ricco di storia nel centro di Viterbo. Il palazzo papale, uno dei simboli della città, ha fatto da sfondo alla cerimonia, aggiungendo un tono solenne all’evento. I neo-laureati si sono radunati in piazza con le loro toghe, mentre i loro familiari hanno gremito i lati dello spazio pubblico per assistere alla consegna.

La presenza in piazza di diverse autorità ha sottolineato l’importanza della giornata. La sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, si è schierata in prima fila insieme al prefetto Gennaro Capo e al vescovo Orazio Francesco Piazza. Accanto a loro, anche il presidente del sodalizio dei facchini di Santa Rosa, Massimo Mecarini, e i rappresentanti delle forze armate e dell’ordine, che hanno portato un segno di rispetto e attenzione ai giovani che hanno completato il loro percorso di studi.

Il discorso del rettore Stefano Ubertini ai neolaureati

Nel corso della cerimonia, il magnifico rettore Stefano Ubertini ha rivolto un discorso agli studenti che stavano ricevendo il diploma. Ubertini ha voluto sottolineare l’importanza del momento e la responsabilità che ogni neo-laureato porta con sé d’ora in avanti. Ha detto: “Da oggi si apre il vostro futuro. Ma ricordatevi di non permettere mai a nessuno di dirvi cosa potete o non potete fare”.

Il rettore ha spronato i giovani a mantenere sempre salda la propria indipendenza e a essere i veri artefici del proprio cammino, anche se la strada potrà presentare ostacoli e difficoltà. Ubertini ha ribadito che l’università non sarà solo un luogo di formazione passato, ma una casa aperta per chi deciderà di continuare con una laurea magistrale, un master o un dottorato.

Ha esortato gli studenti a mantenere un rapporto attivo con l’ateneo: partecipare alla vita universitaria, offrire critiche costruttive e sentirsi parte della comunità di Unitus. L’intervento si è trasformato in un appello a vivere il futuro con consapevolezza, senza accettare limiti imposti dall’esterno.

L’importanza della tradizione territoriale e il ruolo delle istituzioni

La giornata ha messo in luce un legame forte tra l’università e la città di Viterbo. La cerimonia si è svolta in un luogo simbolo e ha visto la presenza di autorità locali e rappresentanti di tradizioni culturali e comunitarie tipiche del territorio. Il presidente del sodalizio dei facchini di Santa Rosa, Massimo Mecarini, ha rappresentato questo legame con la storia e le usanze locali.

Le istituzioni presenti, come la Prefettura e il Comune, hanno così mostrato attenzione verso il futuro dei giovani residenti e degli studenti che spesso contribuiscono anche allo sviluppo sociale ed economico della zona. La partecipazione delle forze dell’ordine e delle forze armate ha aggiunto valore civile all’evento, ricordando il ruolo che le diverse componenti della società rivestono nello sostenere chi cresce culturalmente.

Chiara Frontini, sindaca di Viterbo, ha accolto con favore l’importanza che l’Università degli Studi della Tuscia riveste nel promuovere la formazione e la crescita culturale della città. Gli studenti e i laureati rappresentano una risorsa per il territorio e una spinta verso nuove prospettive.

I laureati di primo e secondo livello e il futuro accademico

I 360 studenti premiati durante la cerimonia hanno conseguito titoli di primo e secondo livello, cioè la laurea triennale e magistrale. Si tratta di un salto importante, che apre a possibilità diverse nel mondo del lavoro, ma anche nel proseguimento degli studi universitari.

Molti di loro potranno scegliere di iscriversi a corsi di specializzazione, master o intraprendere un percorso di dottorato. L’università ha ribadito l’intenzione di offrire supporto e continuità a chi vorrà approfondire le proprie competenze, rendendo la comunità accademica aperta anche dopo la laurea. Questo stimola un legame lungo con l’ateneo e un coinvolgimento che va oltre il semplice compleanno accademico.

Per Viterbo, città universitaria, la cerimonia conferma il ruolo centrale che ha nell’educazione e nella formazione dei giovani. I laureati avranno la possibilità di contribuire allo sviluppo culturale ed economico del territorio, portando con sé l’esperienza acquisita e l’identità della Tuscia.

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