A Ventimiglia 300 persone in piazza per chiedere il cessate il fuoco immediato a Gaza

A Ventimiglia 300 persone in piazza per chiedere il cessate il fuoco immediato a Gaza

A Ventimiglia, circa trecento persone si sono radunate per chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza, con una preghiera interreligiosa e testimonianze di medici palestinesi sulla crisi umanitaria.
A Ventimiglia 300 Persone In P A Ventimiglia 300 Persone In P
A Ventimiglia, circa 300 persone si sono radunate per una manifestazione organizzata da "Palestina Libera Ventimiglia e dintorni", chiedendo un cessate il fuoco immediato a Gaza e solidarietà ai palestinesi, con una preghiera interreligiosa e testimonianze di medici palestinesi. - Gaeta.it

Una manifestazione ha raccolto nel pomeriggio del 2025 a Ventimiglia circa trecento persone convocate dal comitato “Palestina Libera Ventimiglia e dintorni“. Lo scopo era esprimere solidarietà ai palestinesi e chiedere il rispetto del diritto internazionale con un cessate il fuoco immediato nei territori di Gaza. L’evento ha coinciso con altre dimostrazioni in Italia e nella stessa striscia di Gaza, riflettendo una mobilitazione diffusa sul tema.

Una preghiera interreligiosa per unire le voci

La manifestazione ha preso avvio con una preghiera interreligiosa. L’ha promossa don Ferruccio Bortolotto, parroco di Sant’Agostino, con l’intento di mettere in evidenza un desiderio di dialogo e di unità tra le diverse fedi presenti in città. È stata una scelta simbolica che ha voluto mantenere saldo il legame tra dimensione spirituale e impegno civile.

Questo momento ha creato un clima di rispetto, permettendo a chi era presente di sentirsi parte di una comunità che supera divisioni religiose per appellarsi a valori comuni. Il coro delle varie religioni ha sottolineato la richiesta di pace e di rispetto per i diritti umani nella regione del Medio Oriente, in particolare nel conflitto che sta coinvolgendo Gaza.

Il corteo tra le vie di ventimiglia e le parole degli striscioni

Dopo la preghiera, la manifestazione si è animata con un corteo partito da Piazza Ettore e Marco Bassi. Gli organizzatori hanno guidato i partecipanti srotolando striscioni recanti slogan chiari come “stop genocidio Gaza” e “fermiamo il massacro di Gaza”. Il corteo si è mosso lungo via Ruffini, una zona pedonale del centro cittadino, per poi proseguire su via Roma e via della Repubblica, entrambe chiuse al traffico per l’occasione.

Il percorso ha attraversato zone centrali di Ventimiglia, rendendo visibile la protesta alla popolazione e ai residenti. Tra i passanti c’era chi si è fermato ad ascoltare, chi ha condiviso la protesta, chi era curioso di capire le ragioni di una mobilitazione legata ad un conflitto lontano ma sentito anche nel territorio ligure. Gli slogan e le scritte hanno accompagnato il corteo, confermando la richiesta di un intervento immediato della comunità internazionale.

La testimonianza dei medici palestinesi nel cuore della manifestazione

L’evento si è concluso con alcuni interventi di rilievo, in particolare quelli di due medici palestinesi attivi in provincia di Imperia, Ahmad Dawud e Khaled Rawash. Entrambi hanno portato la propria esperienza diretta denunciando gli effetti devastanti degli attacchi israeliani non solo sulla popolazione palestinese nei territori occupati, ma anche nei paesi arabi che manifestano solidarietà al popolo palestinese.

I due medici hanno chiesto la fine immediata degli aiuti militari ed economici verso Israele, sottolineando che il conflitto non riguarda solo Gaza o Cisgiordania ma ha ramificazioni più ampie in Medio Oriente. La loro testimonianza ha offerto un quadro concreto della situazione umanitaria e militare, mettendo in luce l’urgenza di un cambio di rotta.

Lo scenario che hanno descritto mette in evidenza la sofferenza quotidiana di un’intera popolazione e le difficoltà dei professionisti della salute impegnati sul campo, in condizioni che mettono a rischio ogni giorno la loro attività. Le parole di Dawud e Rawash hanno rafforzato il significato della manifestazione, confermando la richiesta di pace e rispetto dei diritti umani.

Change privacy settings
×