Il rapporto più recente sul gabbiano reale a Venezia evidenzia una situazione di stabilità numerica della specie, nonostante la percezione diffusa di chi vive, lavora o visita il centro storico lagunare. Questo uccello, noto localmente come “cocài”, è considerato un problema da una larga parte della popolazione ma non ha aumentato i suoi numeri negli ultimi anni, come mostrano i dati raccolti da Corila per conto di Veritas. La convivenza tra gabbiani e cittadini resta complicata, specie per gli episodi di disturbo e saccheggi segnalati in città.
La popolazione di gabbiani reali a venezia tra numeri e percezione pubblica
Negli ultimi otto anni, i gabbiani reali a Venezia hanno mantenuto una presenza sostanzialmente stabile. Le stime del 2024 contano circa 3.350 individui a marzo, con leggere diminuzioni nei mesi successivi: 3.000 a giugno e 2.700 a novembre. Questi dati tengono conto sia degli esemplari posati che di quelli in volo nella laguna. Le coppie riproduttive nel giugno 2024 sono state valutate in 337, un calo del 34% rispetto alle circa 500 coppie stimate a giugno 2021.
Questa riduzione potrebbe essere influenzata da fattori come i lavori di ristrutturazione dei tetti di diversi edifici storici. Gli interventi hanno limitato le aree utilizzate per la nidificazione, modificando gli spazi abitativi di questi uccelli nella città. Nonostante questa variazione, per molti veneziani e turisti i gabbiani continuano a rappresentare un fastidio, soprattutto per i comportamenti aggressivi e la tendenza a rubare cibo all’aperto.
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Il senso comune tra chi frequenta la città rimane quello di trovarsi di fronte a un animale invadente. Il 65% di residenti, lavoratori e visitatori la indica come specie problematica, anche se la conoscenza reale sulla densità di popolazione e sul comportamento degli uccelli è limitata. Rimane quindi un divario tra la percezione pubblica e le evidenze scientifiche, che descrivono un quadro più stabile, senza espansioni significative della specie.
Problematiche di convivenza e misure attuate per il controllo dei gabbiani
Tra le segnalazioni più frequenti vi è la rottura dei sacchetti di immondizia sulle calli veneziane causata dai gabbiani. Questo fenomeno ha come effetto la dispersione dei rifiuti, aggravando la pulizia delle strade e peggiorando l’immagine della città. Per contrastare questa situazione, dal 2016 il Comune ha esteso il sistema di raccolta rifiuti “porta a porta”, riducendo la possibilità che gli uccelli si cibino dai sacchetti abbandonati.
Veritas, la multiutility incaricata di gestire i servizi ambientali nella città, ha adottato alcune iniziative per contenere i disagi legati ai gabbiani. Sui cestini portarifiuti sono stati affissi messaggi in italiano e inglese che invitano cittadini e turisti a non avvicinarsi agli uccelli e a evitare di consumare cibo all’aperto. Questi accorgimenti intendono scoraggiare comportamenti che attirino i gabbiani, prevenendo così aggressioni e furti improvvisi di panini o altre pietanze.
Il problema non è solo legato alla gestione dei rifiuti, ma anche alla responsabilità collettiva di non alimentare i gabbiani. Offrire cibo agli uccelli porta infatti a incrementare il loro avvicinamento verso le persone, creando situazioni spiacevoli sia per i cittadini che per i visitatori. La convivenza resta quindi una sfida aperta e richiede attenzione continua da parte dell’amministrazione e della popolazione.
Dichiarazioni e responsabilità nella gestione della fauna urbana a venezia
Andrea Razzini, direttore generale di Veritas, ha sottolineato come la convivenza con la natura comporti un rispetto reciproco. Ha ribadito che chi vive e visita Venezia deve evitare di fornire cibo ai gabbiani e curare la corretta gestione dei rifiuti. L’obiettivo è preservare l’igiene urbana e limitare gli episodi di disturbo legati alla presenza dei “cocài”.
Razzini ha messo l’accento sulla collaborazione di tutti coloro che frequentano la città, invitando a tenere comportamenti responsabili per non alimentare la presenza invadente degli uccelli. Residenti e turisti sono chiamati a svolgere un ruolo attivo, evitando di gettare rifiuti in strada o intorno ai cestini. Questi accorgimenti, pur semplici, svolgono una funzione cruciale nella tutela dell’ambiente urbano e nel contenere i disagi.
Gestione della fauna urbana: una sfida condivisa
Le difficoltà a gestire specie protette e adattate all’ambiente urbano rappresentano un tema ricorrente in molte città italiane ed europee. Venezia non fa eccezione, e la ricerca condotta da Corila ha messo in luce come la situazione attuale non sia frutto di un aumento indiscriminato della popolazione, ma di una convivenza difficile che investe aspetti di educazione civica e gestione pubblica.
La sfida resta quella di conciliare la presenza storica del gabbiano reale con le esigenze di una città frequentata da milioni di persone ogni anno. Gli sviluppi futuri dipenderanno dalle scelte amministrative e dal comportamento collettivo di chi abita e visita il cuore della laguna.