A Trento, nel quartiere Clarina, si è aperto l’ottavo campetto da basket promosso dalla campagna Kellogg’s Better Days, progetto nato nel 2023 con lo scopo di diffondere tra i giovani italiani l’importanza dello sport abbinato a una dieta equilibrata. L’iniziativa punta a creare nuovi spazi pubblici dove ragazzi e ragazze possano praticare attività fisica e socializzare, favorendo così uno stile di vita sano.
Un evento nel cuore della clarina con campioni e istituzioni
L’inaugurazione si è svolta al giardino Rita Levi Montalcini, luogo simbolico scelto per riqualificare un’area verde del quartiere Clarina. Hanno preso parte all’occasione Marco Belinelli, capitano della Virtus Bologna e volto noto del basket nazionale, insieme a Giorgia Sottana, giocatrice del Famila Basket Schio ed ex capitana della nazionale italiana femminile. Questi due atleti hanno portato la loro testimonianza personale sulla crescita attraverso lo sport, sottolineando come i campetti abbiano rappresentato per loro un punto di partenza fondamentale.
Presenti anche alcune figure di rilievo locali: il sindaco di Trento Franco Ianeselli, l’assessora alle politiche sociali Giulia Casonato, il presidente del consiglio provinciale Claudio Soini e la consigliera provinciale Eleonora Angeli. Il mondo sportivo cittadino era rappresentato da Luigi Longhi, presidente dell’Aquila Basket Trento, mentre la circoscrizione Clarina aveva al fianco Michele Vullo. Kellanova, che coordina la campagna, ha partecipato con Giuliana Gentile, responsabile comunicazione e sostenibilità.
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Un progetto nato dalla collaborazione tra enti e associazioni locali
Il campetto è stato completamente ristrutturato grazie a un accordo firmato con il comune di Trento. Al progetto hanno contribuito OneLab Milano, Aquila Basket Trento, insieme alle associazioni locali Brusinelli e Trust Aquila Basket. Questo patto di collaborazione ha permesso di recuperare uno spazio pubblico e renderlo nuovamente fruibile, con l’intento di offrire ai giovani un luogo di aggregazione e attività sportiva.
Il sindaco Ianeselli ha sottolineato come questi campi diventino non solo palestre all’aperto, ma anche spazi di incontro e scambio tra ragazzi, con relazioni positive che sono indispensabili, soprattutto oggi. Quella offerta dal campetto è una risposta concreta alle esigenze di comunità, accessibile e aperta a tutti.
Testimonianze dirette di chi ha vissuto la crescita attraverso il basket
Luigi Longhi ha spiegato che il progetto costruisce un futuro fatto di gioco e socialità, più che di competizioni o risultati agonistici. Ha voluto ringraziare Belinelli e Sottana, descritti non solo come campioni sul campo, ma anche modelli off-court, esempi per molti giovani del territorio. Marco Belinelli ha ricordato la sua infanzia trascorsa tra i campetti, spesso senza precise indicazioni, ma con la passione per il basket a guidarlo. Ha raccontato come quei momenti siano stati fondamentali per la sua crescita personale e sportiva.
Giorgia Sottana ha messo in luce il valore dello sport nella sua vita. Per lei, lo sport ha dato forma a principi come il rispetto e la determinazione, qualità che ritiene fondamentali anche fuori dal campo. La testimonianza di Sottana si lega direttamente all’obiettivo del progetto: diffondere tra i giovani non solo la pratica sportiva, ma anche i valori che ne derivano.
Il ruolo delle realtà locali nella promozione dello sport giovanile
Il coinvolgimento di associazioni come Brusinelli e Trust Aquila Basket dimostra quanto la promozione dello sport giovanile a Trento sia una missione condivisa. Queste realtà operano direttamente sul territorio, seguendo ragazzi e ragazze con iniziative che oltrepassano il semplice gioco, puntando su educazione e inclusione.
OneLab Milano ha fornito supporto tecnico e organizzativo, mentre Aquila Basket Trento sostiene stabilmente la diffusione della pallacanestro nella provincia. La sinergia tra amministrazione, club sportivi e associazioni ha permesso di attivare un intervento puntuale e concreto, capace di valorizzare un’area del quartiere e rispondere a una domanda crescente della comunità locale.
In questo tipo di azioni i campetti diventano molto più di un semplice spazio sportivo: li si può definire centri di aggregazione, dove si costruiscono amicizie e si creano occasioni di confronto tra diverse generazioni. Questi campi sono parte di un sistema di rete che sostiene il benessere sociale e fisico dei ragazzi trentini.