A Taranto arrestato uomo di 56 anni per violenza sessuale su minori e richieste di video

A Taranto arrestato uomo di 56 anni per violenza sessuale su minori e richieste di video

Un uomo di 56 anni è stato arrestato a Taranto per violenza sessuale su due minori sotto i 14 anni, dopo la denuncia dei genitori che hanno scoperto messaggi sospetti sul telefono del figlio.
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Un uomo di 56 anni è stato arrestato a Taranto con l’accusa di violenza sessuale su due minori di 14 anni, dopo che i genitori di uno dei ragazzi hanno denunciato messaggi sospetti trovati sul cellulare del figlio. - Gaeta.it

Un uomo di 56 anni è stato bloccato dalla polizia a Taranto con l’accusa di violenza sessuale su due minori. Le indagini hanno fatto emergere che i fatti si sono svolti tra la città pugliese e un Comune vicino. L’uomo avrebbe avvicinato i due ragazzi, entrambi sotto i 14 anni, con pretesti e inviti, arrivando a chiedere anche di registrare video. A far partire le indagini sono stati i genitori di uno degli adolescenti, insospettiti da messaggi trovati sul telefono del figlio.

I dettagli dell’arresto e le accuse rivolte all’uomo di 56 anni

Il fermo è avvenuto a Taranto dopo le segnalazioni ricevute da una famiglia. Gli agenti hanno agito in seguito alla denuncia presentata dai genitori di uno dei ragazzi coinvolti, che avevano scoperto una serie di messaggi preoccupanti sul cellulare del figlio. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo avrebbe adescato i due minori fingendo interessi comuni o proponendo incontri apparentemente innocui.

La polizia ha raccolto indizi che testimoniano violenze sessuali commesse dall’uomo ai danni dei due adolescenti, entrambi molto giovani. Uno dei casi è particolarmente grave perché l’imputato avrebbe anche chiesto la creazione di video a sfondo sessuale, tentando di sfruttare ulteriormente la situazione. La vicenda ha coinvolto più luoghi, inclusi alcuni spazi pubblici nei pressi di Taranto e in un Comune limitrofo.

Come sono emersi i sospetti dai messaggi sul telefono del minore

La scoperta dei messaggi inquietanti da parte dei genitori è stata la scintilla che ha portato alla denuncia. Controllando il telefono, la famiglia ha trovato inviti ad incontrarsi rivolti dal 56enne al ragazzo e conversazioni che lasciavano intendere un approccio pedopornografico. Questi scambi hanno subito attirato l’attenzione e indotto i genitori a rivolgersi alle forze dell’ordine.

Le conversazioni mostravano richieste specifiche e un modo di avvicinarsi che non lasciava spazio a dubbi sulle intenzioni dell’uomo. Da questi contenuti la polizia ha avviato una serie di accertamenti, incrociando testimonianze, orari e luoghi per ricostruire con precisione le dinamiche e verificare la presenza di altre vittime o comportamenti simili.

Il contesto della vicenda e la reazione della comunità locale

I fatti si sono svolti in un’area tra Taranto e un Comune vicino. La situazione ha creato preoccupazione tra i residenti che spesso si chiedono come proteggere i più giovani da episodi simili. Le forze dell’ordine, al momento del fermo, hanno ribadito l’importanza della collaborazione tra famiglie e polizia per individuare e fermare chi sfrutta i minori.

Non è ancora chiaro se l’indagato abbia precedenti o se siano in corso ulteriori verifiche per accertare episodi analoghi. In città, scuole e associazioni hanno intensificato i controlli e la sensibilizzazione sul tema della tutela dei minori, cercando di fornire ai giovani gli strumenti per riconoscere e segnalare situazioni di pericolo.

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