a Tagliacozzo prende il via il festival tra musica, arte e memoria storica nel cuore dell’Abruzzo

a Tagliacozzo prende il via il festival tra musica, arte e memoria storica nel cuore dell’Abruzzo

Il festival di Tagliacozzo unisce musica, arte visiva e luoghi storici per valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico dell’Abruzzo, coinvolgendo artisti, istituzioni e la comunità locale.
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Il festival culturale di Tagliacozzo unisce musica, arte e storia nei luoghi simbolici del borgo, promuovendo creatività e valorizzazione del patrimonio locale. - Gaeta.it

Un evento culturale di rilievo torna a animare Tagliacozzo con una serie di appuntamenti tra musica, esposizioni artistiche e i luoghi storici del paese. Il festival, che intreccia passato e presente, raccoglie figure significative del territorio e nazionali per proporre un’esperienza all’insegna della promozione della cultura e della bellezza paesaggistica.

Figure chiave e protagonisti alla conferenza stampa di presentazione

La presentazione ufficiale del festival è stata animata da diversi rappresentanti istituzionali e artistici. Tra loro, l’assessore regionale Roberto Santangelo, incaricato dei Beni e delle Attività culturali e dello Spettacolo, ha sottolineato l’importanza di sostenere iniziative capaci di valorizzare il patrimonio locale. Il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, ha fatto da padrone di casa, evidenziando il ruolo del comune nel mantenere vive le tradizioni e nel promuovere eventi che arricchiscono la comunità.

Vi erano altresì Alessandra Ricci, delegata alla Cultura, e il direttore artistico dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, Ettore Pellegrino, figura chiave per le proposte musicali del festival. Emanuele Moretti, direttore artistico di Contemporanea 25, ha illustrato invece il programma legato alle arti visive. A completare il gruppo, Cesare Biasini Selvaggi, curatore della mostra collegata al festival, ha spiegato come l’esposizione dialogherà con gli altri linguaggi della manifestazione, creando un percorso integrato fra varie forme di espressione artistica.

Tagliacozzo: incrocio di storia, natura e cultura

Il borgo di Tagliacozzo si prepara ancora una volta a ospitare il festival immerso in un contesto ricco di fascino e valore storico. Edifici e spazi simbolici della città diventeranno teatro di eventi culturali capaci di connettere i visitatori con l’identità del luogo. La storica fontana dell’obelisco, situata nel cuore della piazza principale, sarà uno dei punti focali delle attività in programma.

Il chiostro di San Francesco offrirà un’atmosfera raccolta per incontri e performance, mentre il cortile d’arme del Palazzo Ducale farà da sfondo a momenti di riflessione e scambio artistico. Ancora, il Santuario della Madonna d’Oriente rappresenterà una meta significativa, legata alla devozione e alla tradizione religiosa della comunità.

Questi spazi rappresentano la fusione di elementi naturali e culturali, che accompagnano da sempre la storia di Tagliacozzo. La manifestazione intende dare nuova vita a questi luoghi, mettendo in risalto i dettagli storici che li caratterizzano e invitando il pubblico a un contatto diretto con l’eredità locale attraverso forme artistiche e musicali. Gli appuntamenti, dislocati in differenti ambienti, si prestano a creare un circuito narrativo che stimola la riflessione e il confronto.

Il festival come oasi di creatività tra musica, arte visiva e pensiero

Il cuore dell’evento si colloca in un’idea precisa, che richiama il concetto di “ozio creativo” proposto da Domenico De Masi. Il festival si configura come un’area dove si coltiva la creatività in modo libero, lontano dalla frenesia quotidiana, proponendo occasioni di svago intellettuale che coinvolgono più discipline. Le sonorità musicali si intrecciano con le espressioni visive e i momenti di discussione, dando vita a un’esperienza intensa, in cui il pubblico non è solo spettatore.

La scelta di adottare il termine “oasi” suggerisce un luogo di pausa e rigenerazione, dove l’arte assume un ruolo di mediazione tra il pensiero e il sentire. Proprio come richiamava Ferruccio Busoni, il festival vuole far parlare “il cuore”, restituendo il senso originale dell’arte intesa come mezzo per conoscere e partecipare realmente.

Un tessuto culturale vivo nel centro storico

Le varie attività distribuite in più punti del centro storico cercano di mettere in comunicazione le opere con lo spazio e le persone coinvolte, formando un tessuto culturale vivo e riconoscibile. La presenza di artisti e curatori di diverse esperienze favorisce il dialogo tra tradizione e contemporaneità, sottolineando l’importanza di mantenere attivi i legami con il territorio.

In questo modo il festival si pone come occasione per riscoprire non solo le arti, ma anche il significato profondo del patrimonio umano e fisico di Tagliacozzo. La combinazione di musica, arte visiva e riflessione intellettuale si traduce in un progetto che permea l’intera comunità. Le forme espressive coinvolte associano la bellezza alla storia, creando un evento che richiama molte persone a esplorare e conoscere meglio l’Abruzzo.

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