La mattinata di Sulmona ha visto la chiusura ufficiale del progetto Vi.Te Future , iniziativa di cinema nata per coinvolgere studenti e docenti su temi sociali di grande attualità. La presentazione si è svolta al cinema Pacifico e ha portato sullo schermo tre cortometraggi realizzati nell’ambito di un percorso educativo promosso dall’Istituto di istruzione superiore Ovidio, articolato con la partecipazione di più istituti e associazioni locali. I lavori mostrati hanno toccato questioni come integrazione, differenze di genere e rispetto per l’ambiente, ottenendo la sincera attenzione e partecipazione del pubblico.
Il progetto Vi.Te Future e la sua genesi sul territorio
Il progetto Vi.Te Future nasce dall’iniziativa dell’Istituto Ovidio, che ha assunto il ruolo di capofila, mettendo insieme varie realtà educative e culturali dell’area peligna. Tra i partecipanti ci sono stati gli studenti della scuola secondaria di primo grado Panfilo Serafini e quelli dell’istituto comprensivo Gabriele Tedeschi di Pratola Peligna. A loro si sono aggiunte le associazioni Cuore dei Confini, Sulmonacinema Aps e Ambiente é/e Vita, ciascuna con competenze diverse, ma con una proposta comune: costruire messaggi cinematografici che invitassero allo sguardo critico.
La web serie e il percorso educativo
La combinazione di diverse esperienze e professionalità ha prodotto così la web serie presentata in tre puntate. Il percorso educativo ha puntato infatti a sviluppare nelle nuove generazioni la capacità di raccontare, attraverso immagini e storie, temi rilevanti per la società contemporanea.
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I temi affrontati nei cortometraggi e la risposta del pubblico
I tre cortometraggi mostrati al cinema Pacifico hanno approfondito tematiche urgenti e spesso dibattute nella società. La prima puntata, intitolata “Heba”, ha trattato il tema dell’integrazione culturale, ponendo l’attenzione sul valore dell’accoglienza e sulla complessità dei rapporti interculturali attuali.
La seconda, “Il grido”, ha affrontato un argomento delicato e di grande attualità, quello delle differenze di genere e della violenza contro le donne, con un racconto diretto ed emotivamente coinvolgente.
La terza puntata, “Flora degli alberi”, ha portato al centro dell’attenzione il tema dell’educazione ambientale, richiamando l’urgenza di preservare il territorio e di adottare comportamenti responsabili verso la natura.
Il pubblico presente, tra cui la dottoressa Raffaella Peroni dell’Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo, ha seguito con interesse le proiezioni, dimostrando partecipazione emotiva e condividendo momenti di riflessione.
La visione della professoressa Cardone
Sabrina Cardone, referente del progetto e docente del Polo liceale Ovidio, ha sottolineato come l’esperienza abbia superato il semplice apprendimento tecnico. Il coinvolgimento di giovani, insegnanti ed esperti ha generato un confronto di idee e culture, trasformando il progetto in un’occasione di crescita personale e collettiva.
Lo scambio di competenze artistiche e critiche ha dato vita a un dialogo autentico, fatto di sogni e visioni condivise, capace di concretizzarsi in prodotti audiovisivi capaci di raccontare storie importanti per la comunità. Secondo la docente si è trattato di “un viaggio” che ha stimolato la creatività e la consapevolezza, un percorso che ha affinato la capacità di osservare e comunicare.
L’impegno dell’istituto Ovidio e le prospettive future del progetto
Il dirigente scolastico di Ovidio, Caterina Fantauzzi, ha evidenziato il forte coinvolgimento registrato tra gli studenti grazie al supporto di docenti ed esperti. L’appuntamento con Vi.Te Future ha consentito a tutti di approcciarsi a linguaggi moderni come quello cinematografico e audiovisivo, strumenti che si sono rivelati utili anche in termini didattici per facilitare nuovi modi di apprendere.
Fantauzzi ha ricordato che il progetto si colloca all’interno del piano nazionale “Cinema e Immagini per la scuola”, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione. Questi cortometraggi rappresentano un esempio concreto di come la scuola possa offrire agli studenti occasioni di espressione e riflessione attiva. Il dirigente ha manifestato la speranza che l’iniziativa possa continuare con ulteriori edizioni, un auspicio sostenuto anche da tutti i soggetti coinvolti, desiderosi di proseguire su questa strada.
Cinema come strumento di sensibilizzazione e crescita sociale
Il progetto a Sulmona ha così tracciato una strada per un cinema che non sia solo intrattenimento, ma anche strumento di sensibilizzazione e crescita sociale.