a Siena si impone Isaac Del Toro nel giro d’Italia, nuova maglia rosa dopo la nona tappa impegnativa

a Siena si impone Isaac Del Toro nel giro d’Italia, nuova maglia rosa dopo la nona tappa impegnativa

Isaac Del Toro sorprende conquistando la maglia rosa nella nona tappa del Giro d’Italia 2025 da Gubbio a Siena, mentre Wout van Aert vince la volata e Roglic limita i danni nonostante caduta e foratura.
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La nona tappa del Giro d’Italia 2025, da Gubbio a Siena, è stata caratterizzata da tratti sterrati e salite impegnative. Isaac Del Toro, giovane messicano, ha conquistato la maglia rosa nonostante la vittoria di tappa di Wout van Aert. Incidenti e difficoltà hanno colpito i big, con Roglic che ha limitato i danni dopo una caduta. - Gaeta.it

La nona tappa del Giro d’Italia 2025, corsa il 19 maggio, ha regalato sorprese e colpi di scena a Siena, teatro della conclusione di una frazione dura e incerta. Il giovane messicano Isaac Del Toro, ventunenne in forza alla Uae Team Emirates, ha dominato la tappa che partiva da Gubbio, conquistando una leadership inattesa ma meritata. La gara, lunga 181 chilometri, è stata segnata da tratti di sterrato con pendenze difficili, incidendo sulle strategie e alimentando rivalità serrate tra i big della corsa rosa.

La volata a Siena: del toro battuto ma maglia rosa grazie all’esperienza di van Aert

L’arrivo a Siena ha visto una volata mozzafiato che ha segnato la vittoria di Wout van Aert, ma con un protagonista inatteso che balza in testa alla classifica generale. Del Toro è stato seguito da vicino da van Aert negli ultimi 15 chilometri. Il messicano ha sostenuto uno sforzo notevole su sterrato e salite impegnative, facendo pensare a una sua vittoria finale di tappa. Alla fine, però, l’esperienza del belga, specialista di volate, ha fatto la differenza, consentendo a van Aert di superare Del Toro nel finire in piazza del Campo. Nonostante questo, Del Toro ha guadagnato la maglia rosa, grazie al guadagno di tempo accumulato in salita e sui tratti dissestati.

Podio e classifica di giornata

Il podio di giornata è completato da Giulio Ciccone, che ha tenuto duro lungo tutto il percorso, e da Richard Carapaz, quarto, seguito subito dopo da Simon Yates e Romain Ribery. Tutti questi atleti hanno affrontato una tappa segnata dal vento, dal fondo irregolare, e da una serie di pendenze che hanno messo alla prova anche i più esperti.

Difficoltà e sfortuna colpiscono i big, Roglic resiste nonostante caduta e foratura

La frazione è stata segnata da episodi sfortunati, in particolare per Primoz Roglic, uno dei favoriti per la classifica generale. Il ciclista sloveno è caduto e ha avuto una foratura, incidenti che avrebbero potuto compromettere la sua posizione nella corsa. Roglic ha però limitato i danni con una rimonta credibile, riuscendo a raggiungere il traguardo senza perdere troppo tempo, nonostante le difficoltà incontrate. Il suo atteggiamento in salita, soprattutto negli ultimi chilometri, è stato determinato.

Anche Diego Ulissi, che fino a quel momento occupava la maglia rosa, ha dovuto cedere terreno. Il corridore italiano ha perso quasi cinque minuti e la leadership generale dopo una tappa particolarmente impegnativa. Questo cambiamento nella testa della classifica conferma quanto la tappa sia stata decisiva per l’andamento complessivo del Giro d’Italia.

Incidente roglíc e conseguenze

L’importanza della gestione del percorso e dell’imprevisto emerge chiaramente dagli eventi che hanno colpito i grandi protagonisti, con Roglic che ha dimostrato carattere e resistenza nonostante gli incidenti.

Il percorso impegnativo della tappa da Gubbio a Siena e le sue insidie tecniche

Il tracciato di 181 chilometri, con partenza da Gubbio e arrivo nel cuore di Siena, è stato caratterizzato da cinque settori di sterrato toscano. Questi tratti di strada bianca hanno avuto una lunga influenza sull’andamento della gara; la superficie smossa ha costretto corridori e squadre a impegnarsi sulle gomme, sulla tattica e sulla gestione della fatica.

Le pendenze ripide, soprattutto sulle strade sterrate, hanno contribuito a differenziare le forze in campo e a frenare tentativi di fuga troppo precoci. In particolare, la resa in salita ha fatto selezione, spingendo molti a sostenere un ritmo alto per mantenere la posizione tra i migliori. Chi ha saputo assorbire lo sforzo su questo terreno ha avuto un vantaggio importante nella volata finale.

Caratteristiche tecniche del tracciato

Chi ha resistito all’usura del terreno e allo stress prolungato ha ottenuto benefici nei minuti decisivi, soprattutto sulla tratta conclusiva nel centro storico di Siena, con le curve strette e tratti in pavé che hanno rimescolato ancora le carte.

Le conseguenze sulla classifica generale e le prospettive per le tappe successive

La tappa di Siena ha ribaltato parte della classifica generale, mettendo in rilievo il talento emergente di Isaac Del Toro e creando nuovi equilibri tra i principali contendenti al successo finale. La maglia rosa passa nelle mani di un corridore giovane, ma già capace di reggere la pressione nelle frazioni più dure.

La posizione di Wout van Aert come vincitore di tappa rafforza quella di un atleta sempre pronto a lottare per i successi parziali, mentre la prova di Roglic, nonostante le difficoltà, conferma la sua determinazione a non abbandonare la lotta per la vittoria.

Il cambio di leadership segna una fase nuova per la corsa, che nelle prossime tappe potrà riservare altre sorprese. I valori mostrati oggi, tra il fondo dissestato, le pendenze e il ritmo alto, anticipano un Giro d’Italia con sfide ancora più dure e partenze rapide, dove ogni dettaglio potrebbe influire sul risultato finale.

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