Il 10 maggio 2025, al museo archeologico di sezze, è previsto un evento culturale di rilievo. Sarà presentato il libro “con loro come loro. storie di donne e bambini in fuga”, un testo che ha ricevuto il premio nadia toffa per il giornalismo 2024. L’iniziativa si inserisce nel programma del maggio dei libri e vede coinvolti enti pubblici e associazioni locali. Angela iantosca, coautrice del volume, sarà presente per raccontare con voce diretta le storie raccolte insieme a gennaro giudetti, protagonista del racconto.
L’evento culturale e i promotori
L’appuntamento è fissato per le 17,30 di sabato 10 maggio all’interno del museo archeologico di sezze, situato nella provincia di latina. L’iniziativa è promossa dal comune di sezze con il sostegno del ministero della cultura, del rotary club latina monti lepini e del centro per il libro e la lettura. Il maggio dei libri, noto per valorizzare la lettura e la cultura, ospita questa presentazione che approfondisce tematiche di attualità e diritti.
Daniele piccinella avrà il ruolo di mediatore nei dialoghi tra il pubblico e gli autori. Angela iantosca, già autrice di numerosi saggi d’inchiesta, porterà la sua esperienza giornalistica e umanitaria. Il libro racconta vicende legate a persone spesso invisibili, donne e bambini costretti a lasciare le proprie case per fuggire dalla guerra o dalla povertà. Gli appuntamenti come questo rappresentano momenti importanti per mettere in luce storie spesso ignorate dai media tradizionali.
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Il significato del libro e il viaggio di giudetti
“Con loro come loro” è presentato dagli autori come un testo di speranza e riscatto. Lo scritto nasce dalle esperienze dirette di gennaro giudetti, che da oltre quattordici anni lavora a fianco di chi affronta viaggi pericolosi, spesso senza protezione o diritti. Le sue missioni lo hanno portato in mare per interventi di soccorso, nei campi profughi del libano e nella complessa situazione in colombia.
La narrazione si spinge anche fino all’ucraina e a paesi come lo yemen e il kenya, dove ha documentato condizioni drammatiche. Giudetti ricorda con particolare intensità un momento vissuto su un gommone nel mediterraneo, quando ha cercato di salvare una donna incinta insieme al bambino ancora nel grembo. Quelle immagini raccontano una realtà di dolore e paura, ma anche di solidarietà e resistenza.
La forza della testimonianza non si limita all’azione umanitaria, ma esplora il valore della dignità umana, il rispetto dei diritti e il dovere di non chiudere gli occhi davanti alle tragedie. Le storie raccolte sono girate intorno al vissuto personale di giudetti, mettendo in luce il legame tra la sua vita e le sofferenze altrui. Così prende forma un racconto fatto di incontri, interviste e dialoghi intensi con chi ha dovuto affrontare fughe forzate.
La collaborazione con angela iantosca e l’approccio narrativo
La struttura del libro è il frutto di un lavoro a quattro mani con la giornalista e scrittrice angela iantosca. Nelle sue parole introduttive iantosca sottolinea come fin dal primo scambio con giudetti sia emersa l’unicità di un’esperienza vissuta in molti angoli della terra. Il libro non è la semplice cronaca di eventi, ma un tentativo di restituire la realtà con parole che tocchino il lettore nel profondo.
I due autori hanno deciso di non cadere nella tentazione di raccontare storie romanzate o edulcorate. L’obiettivo è mostrare il dolore comune a tante persone sparse nel mondo, che spesso subiscono la perdita degli affetti, la fuga e la sofferenza. Il filo rosso scelto per la narrazione è proprio la figura di giudetti, che diventa contenitore e testimone di queste vicende.
La scelta di far emergere il personale e l’intimo da una realtà complicata è centrale nel progetto. “Ognuno di noi possiede una capacità, una luce,” sottolinea iantosca, “e questo libro cerca di portarla alla luce tramite il racconto del passato e degli ostacoli superati.” La postfazione è affidata a luisa morgantini, ex vicepresidente del parlamento europeo, che aggiunge un contesto istituzionale e politico all’opera.
La biografia di gennaro giudetti e il suo cammino umanitario
Gennaro giudetti nasce a taranto nel 1990 e ha dedicato quindici anni della sua vita al lavoro umanitario. Il suo impegno lo ha portato nei luoghi più difficili e pericolosi del pianeta, specialmente in contesti di guerra e crisi. Afghanistan, siria, yemen, congo, repubblica centrafricana sono solo alcune delle tappe di una carriera segnata dal confronto diretto con situazioni di emergenza.
Giudetti ha partecipato a operazioni di ricerca e soccorso nel mare mediterraneo, collaborando con ong come medici senza frontiere, action contre la faim, operazione colomba e sea watch. Più recentemente ha lavorato con la FAO in missioni legate all’alimentazione e ai diritti. Ha tenuto conferenze in diversi paesi su temi riguardanti i diritti umani e le crisi internazionali.
Nel 2020 è protagonista del documentario “la febbre di gennaro”, che racconta il suo lavoro e le difficoltà incontrate. Nel 2023 ha conseguito la laurea in sviluppo economico, cooperazione internazionale e gestione dei conflitti. Attualmente si trova a gaza impegnato con le nazioni unite, continuando a mettere in pratica la sua vocazione a proteggere chi è più vulnerabile nel contesto globale.
Il profilo professionale di angela iantosca e il suo contributo giornalistico
Angela iantosca nasce a latina nel 1978 e si laurea in storia romana alla sapienza di roma. Professionista del giornalismo pubblicista, ha collaborato con diverse testate e partecipato a rubriche televisive. Tra i suoi impegni c’è il progetto wefree della comunità di san patrignano, dove conduce dibattiti e monologhi teatrali rivolti ai giovani.
Le sue attività comprendono programmi di prevenzione alle dipendenze nelle scuole. Iantosca ha vinto numerosi premi nazionali legati a tematiche sociali, tra cui il premio paolo borsellino per l’educazione alla legalità, il premio nadia toffa e altri riconoscimenti dedicati a cause delicate come il contrasto alla ‘ndrangheta e al fenomeno droga.
Ha pubblicato diversi saggi d’inchiesta focalizzati su minori, famiglie e criminalità organizzata. I suoi volumi trattano anche l’abuso di sostanze e l’impatto sulle comunità. Dal 2023 ha debuttato come autrice e interprete di monologhi teatrali, affrontando temi legati alla libertà di stampa e al disarmo dell’informazione, sempre con un taglio di testimonianza diretta e impegno civile.