A Settimo torinese, sabato 7 giugno 2025, una serie di eventi legati a un uomo con problemi di alcolismo e dipendenza da sostanze ha richiesto l’intervento ripetuto dei carabinieri e dei soccorritori. Nel giro di meno di 24 ore, il cittadino ha generato una situazione di emergenza sociale che ha coinvolto anche un’aggressione a un carabiniere e un tentativo di accesso forzato a una abitazione. Di seguito i dettagli di quanto accaduto nella cittadina piemontese.
I primi interventi per stato di alterazione e aggressione alla porta dei genitori
Sabato 7 giugno l’uomo è stato portato in ospedale in seguito a uno stato di alterazione psicofisica evidente. Le condizioni del soggetto hanno spinto gli operatori sanitari ad agire prontamente. Poco dopo il ricovero, l’uomo ha cercato di tornare nell’abitazione dei genitori, situata sempre a Settimo torinese.
Sul posto ha tentato di entrare con la forza, usando un coltello e un martello per forzare la porta di ingresso. Questi gesti hanno allertato ancora una volta le forze dell’ordine, che si sono presentate rapidamente per evitare che la situazione degenerasse. I carabinieri hanno bloccato l’uomo prima che potesse causare danni gravi.
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Il tentativo di ingresso forzato con strumenti pericolosi dimostra come lo stato di agitazione e confusione del soggetto fosse molto alto, mettendo a rischio non solo la sua incolumità ma anche quella dei familiari presenti nella casa. La pericolosità dell’intervento ha richiesto l’impegno immediato dei militari.
Il tentativo di nuovo ingresso e l’arresto del cittadino
Il giorno seguente, alle 11 di mattina, la situazione si è ripetuta. L’uomo ha provato di nuovo a entrare nella stessa abitazione, stavolta con modalità diverse ma ugualmente aggressive. Ha infatti preso a pugni la porta di casa, generando allarme tra i vicini e inducendo i parenti a chiamare le forze dell’ordine.
I carabinieri di Settimo torinese sono intervenuti ancora una volta sul posto. Di fronte al comportamento violento del soggetto, decisero di effettuare l’arresto per evitare ulteriori episodi di disturbo e pericolo. L’arresto è stato necessario per garantire la sicurezza della famiglia e dell’uomo stesso.
Gli agenti hanno preso in custodia il cittadino, che aveva assunto atteggiamenti sempre più aggressivi e incontrollabili. L’episodio conferma come i problemi di dipendenza e alterazione psicofisica richiedano interventi mirati e talvolta drastici per contenere situazioni di rischio.
Altro episodio di agitazione e aggressione a carabinieri nello stesso giorno
La stessa giornata ha visto un’altra emergenza legata al disagio psichico e sociale. Un uomo che vive con la madre, anziana e ottantenne, ha contattato il 118 dichiarando intenti suicidi. La telefonata ha subito allarmato i soccorsi e le forze dell’ordine.
Gli operatori del servizio sanitario e i carabinieri di Settimo torinese si sono recati prontamente sul luogo per gestire la crisi. L’uomo, molto agitato, ha però reagito con violenza sferrando un calcio a un carabiniere. Fortunatamente la lesione riportata è stata lieve, una contusione al ginocchio.
Il soggetto è stato denunciato per aggressione a pubblico ufficiale. Il caso testimonia le difficoltà affrontate dalle forze dell’ordine quando devono intervenire in situazioni di disagio psicofisico, che possono sfociare anche in atti ostili contro chi tenta di aiutare.
Le criticità delle risorse e dell’assistenza sul territorio
La presenza di persone fragili, sia a causa di dipendenze che di problemi mentali, mette in evidenza le criticità nelle risorse e nei servizi di assistenza sul territorio. Questo episodio è un esempio diretto delle emergenze quotidiane con cui membri delle forze dell’ordine e soccorritori si confrontano in comuni come Settimo torinese.