Nel comune di sassano, nel salernitano, è stato inaugurato un cippo commemorativo dedicato ai cittadini scomparsi durante la pandemia da covid-19. L’iniziativa è nata con l’obiettivo di mantenere viva la memoria di quel periodo difficile, che ha segnato profondamente il territorio del vallo di diano, una delle zone più colpite della campania. L’evento ha coinvolto autorità locali, rappresentanti religiosi e associazioni culturali, creando un momento di riflessione collettiva sulla tragedia che ha attraversato la comunità.
Il cippo commemorativo: un’opera d’arte e memoria
Il cippo si trova a sassano, proprio davanti al cimitero comunale, una posizione scelta per il valore simbolico legato al ricordo dei defunti. L’opera è stata realizzata dall’artista locale paolo rubino, noto per le sue creazioni che spesso riflettono temi legati alla storia e all’identità della comunità. Sul cippo è incisa una scritta che invita a custodire nella memoria le vittime del covid-19, un monito a non dimenticare il dolore vissuto e l’importanza del ricordo collettivo.
Progetto e ideatori
L’idea di erigere questo monumento nasce da un progetto promosso dall’associazione “in cammino con padre pio” insieme alla proloco di sassano. Entrambe le realtà hanno collaborato per raccogliere consensi e fondi necessari alla realizzazione, sottolineando come il cippo non sia solo un elemento artistico, ma un simbolo di unità e riconoscimento per tutti i cittadini colpiti dall’emergenza sanitaria.
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La crisi nella zona rossa del vallo di diano
Durante la fase più acuta della pandemia, il vallo di diano è diventato zona rossa con un decreto regionale, una misura adottata per contenere la diffusione del virus nel territorio. La zona ha subito provvedimenti restrittivi severi, impattando profondamente la vita quotidiana delle persone e le attività locali. Sassano, in particolare, ha registrato 12 decessi dovuti al covid, mentre l’intero comprensorio valdianese ha contato circa 130 vittime.
Questi numeri, seppur indicativi, raccontano la realtà di un territorio duramente colpito. Il lutto e la paura hanno accompagnato i residenti per mesi, con operatori sanitari e volontari impegnati in prima linea. Le restrizioni hanno isolato le comunità, limitando contatti e cerimonie, rendendo ancora più difficile il confronto con il dolore per le famiglie colpite.
Una testimonianza personale
Alla cerimonia di scoprimento del cippo ha partecipato il sindaco di sassano, domenico rubino, che ha voluto condividere con i presenti una testimonianza personale. Il sindaco, che oltre a ricoprire una carica politica esercita la professione medica, ha vissuto da vicino l’impatto della pandemia sul territorio e sulle persone. Ha descritto l’evento come “un momento di profonda emozione, che rappresenta un segno di rispetto per chi è scomparso e per le loro famiglie.”
Parole del sindaco e la presenza delle istituzioni
Al fianco del primo cittadino erano presenti anche il consigliere regionale tommaso pellegrino e il vescovo della diocesi di teggiano-policastro, monsignor antonio de luca. Entrambi hanno espresso parole di sostegno e solidarietà, evidenziando la necessità di ricordare il sacrificio di tanti cittadini e di guardare avanti con speranza, “senza dimenticare quanto è accaduto.”
La partecipazione delle autorità e delle associazioni locali ha confermato l’importanza di questo cippo come luogo simbolico di memoria collettiva. La scelta dell’area antistante al cimitero comunale rafforza il legame tra il ricordo personale e quello pubblico, lasciando una traccia visibile per chiunque si trovi a passare da sassano.