A santa marinella ragazzo di 18 anni soccorso in spiaggia dopo malore in acqua

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Un ragazzo di 18 anni ha avuto un malore in acqua allo stabilimento La Londrina di Santa Marinella; grazie all’intervento tempestivo di bagnino, Guardia Costiera e 118, è stato soccorso efficacemente evitando gravi conseguenze. - Gaeta.it

Marco Mintillo

7 Luglio 2025

Un episodio di emergenza ha tenuto con il fiato sospeso ieri pomeriggio allo stabilimento La Londrina di Santa Marinella. Un ragazzo di diciotto anni ha accusato un improvviso dolore al petto e difficoltà respiratorie mentre si trovava in acqua. L’intervento rapido di bagnino, Guardia Costiera e 118 ha evitato una tragedia, dimostrando quanto conta la prontezza nei soccorsi in spiaggia.

Il ruolo della guardia costiera e il primo soccorso in spiaggia

La Guardia Costiera è arrivata all’interno dello stabilimento prontamente. Gli operatori hanno subito verificato le condizioni del giovane, ponendogli domande mirate per capire meglio i sintomi e l’origine del malore. Alla vista della difficoltà respiratoria, hanno garantito l’ossigeno necessario, somministrandolo mediante mascherina grazie al kit di pronto soccorso presente nell’area balneare.

Il loro intervento è stato essenziale nel mantenere stabile la situazione in attesa dell’ambulanza. Si è trattato di un soccorso coordinato che ha messo insieme competenze diverse: il salvataggio in acqua, l’assistenza sanitaria di base e la gestione dell’emergenza fino all’arrivo dei paramedici. Questo coordinamento ha evitato un peggioramento delle condizioni cliniche del ragazzo e ha permesso di affrontare l’emergenza con calma e precisione.

Il malore improvviso e l’allarme lanciato dallo stabilimento la londrina

Il ragazzo, mentre nuotava nello specchio d’acqua dello stabilimento La Londrina a Santa Marinella, ha avvertito un dolore acuto al petto seguito da un respiro affannoso. Il disagio è cresciuto rapidamente e il giovane, consapevole della gravità del proprio stato, ha attirato l’attenzione dell’assistente bagnante in servizio. La situazione si è subito fatta seria: il dolore e le difficoltà respiratorie potevano indicare una condizione medica grave, motivo per cui ogni minuto contava.

L’assistente bagnante è intervenuto senza esitazioni, portando rapidamente il ragazzo fuori dall’acqua e posizionandolo in modo da aiutare la respirazione. In quei momenti concitati è stato fondamentale il ruolo dell’addetto al soccorso, capace di mantenere sangue freddo e operare con decisione. Il personale del locale ha allertato subito la Guardia Costiera e il 118, richiedendo un intervento medico tempestivo per valutare la condizione del ragazzo.

L’intervento del 118, il coinvolgimento della famiglia e l’evoluzione del quadro clinico

Pochi minuti dopo la chiamata, è giunta l’ambulanza dall’ospedale di Civitavecchia. Il personale medico ha effettuato i primi controlli e ha monitorato costantemente il ragazzo. Nel frattempo, i genitori, già allertati dalla direzione dello stabilimento, sono arrivati in spiaggia visibilmente preoccupati e agitati per quanto stava accadendo.

Dopo un’accurata valutazione medica, il giovane ha mostrato segnali di ripresa e respirava con maggiore facilità. I genitori, dopo aver constatato il miglioramento, hanno preferito non far trasferire il ragazzo in ospedale, scegliendo di continuare il recupero presso casa. I soccorritori, dopo aver compilato i documenti necessari e aver dato le istruzioni del caso, hanno lasciato il luogo dell’intervento. L’episodio ha lasciato un segno di paura ma si è chiuso senza esiti gravi.

L’importanza della preparazione e dei soccorsi in spiaggia

Questa vicenda a Santa Marinella ribadisce quanto sia fondamentale in contesti balneari la presenza di personale addestrato e mezzi di soccorso pronti a intervenire subito. Malori improvvisi, specie con sintomi come dolore al petto e difficoltà respiratorie, richiedono tempi di risposta ridotti per evitare complicazioni.

Gli stabilimenti che hanno a disposizione kit di primo soccorso funzionanti, integrati da un’efficace rete di comunicazione con Guardia Costiera e 118, possono gestire emergenze in modo da limitare possibili danni. Il caso del ragazzo di diciotto anni finito in crisi in acqua dimostra come coordinare soccorritori e tecnici del pronto intervento può salvare vite, scongiurando scenari peggiori nei momenti cruciali.