A san salvo il divieto di balneazione blocca l’estate e allarma residenti e operatori turistici

A san salvo il divieto di balneazione blocca l’estate e allarma residenti e operatori turistici

A San Salvo il divieto di balneazione per superamento dei parametri microbiologici mette a rischio il turismo; il Pd chiede interventi urgenti sulle reti fognarie e maggiore trasparenza da Comune e Regione.
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A San Salvo il divieto di balneazione per contaminazione microbiologica delle acque mette a rischio il turismo; il Pd chiede interventi urgenti su reti fognarie e maggiore trasparenza da parte del Comune. - Gaeta.it

La stagione estiva a san salvo è partita con un problema serio: il divieto di balneazione in alcuni tratti della costa. La decisione è arrivata dopo che le analisi delle acque hanno superato i limiti microbiologici fissati dalla legge, scatenando preoccupazione tra chi abita in città e tra chi lavora nel turismo. Il Comune ha diffuso la comunicazione tramite i social, ma la risposta dalla comunità non si è fatta attendere.

Divieto di balneazione e superamento dei parametri microbiologici

L’ordinanza che proibisce di fare il bagno in alcune zone di san salvo è collegata a valori troppo alti di contaminanti nelle acque marine. Questi valori riguardano principalmente batteri e altri microrganismi che, se presenti in quantità eccessive, possono rappresentare un rischio per la salute pubblica. Le autorità sanitarie hanno seguito i controlli previsti, scoprendo la situazione anomala e segnalando comunque il pericolo, così da intervenire prima che si verificassero problemi sanitari più gravi.

Il blocco è scattato proprio all’inizio dell’estate, un periodo cruciale per le attività turistiche e per i residenti che frequentano le spiagge. Il divieto ha interessato tratti specifici della costa, con cartelli posizionati sulle spiagge più colpite per informare i bagnanti. È la tutela della salute a guidare questa scelta, ma il momento delicato ha fatto crescere la tensione, soprattutto tra chi vede nel turismo uno degli asset economici principali della città.

Riflessioni sulle cause della contaminazione

Secondo quanto emerso, le cause principali della contaminazione sembrano essere collegate a problemi strutturali evidenti, come le reti fognarie che necessitano di interventi urgenti.

Reazioni politiche e richieste di intervento urgente

Il Partito democratico locale ha preso una posizione netta nei confronti del problema. Le consigliere comunali Emanuela Tascone e Michela Torricella hanno definito la situazione «grave» e urgente da risolvere. Hanno chiesto al Comune di agire rapidamente, spiegando ai cittadini i motivi del blocco e fornendo date precise per la fine del divieto, così da ridurre ansie e incertezze.

Le politiche del Pd puntano a una soluzione strutturale, non solo a interventi temporanei. Secondo Tascone e Torricella, la causa principale della contaminazione è legata alle reti fognarie, vecchie o insufficienti, che consentirebbero lo sversamento di acque reflue nelle zone marine. Per questo, chiedono maggiori finanziamenti per il miglioramento degli impianti e un controllo più frequente e severo delle condizioni ambientali, per evitare che la situazione si ripeta in futuro.

Richiesta di maggiori controlli ambientali

Il controllo continuo e severo è necessario per assicurare la sicurezza e la qualità delle acque marine, come sottolineano le rappresentanti del Pd.

Il turismo messo a rischio e l’appello alla regione

Il blocco della balneazione arriva in un momento in cui il turismo sarebbe già in movimento, con le prenotazioni e i primi arrivi di visitatori. Le rappresentanti del Pd sottolineano che il turismo non si sostiene con campagne social o foto istituzionali, ma con servizi concreti e infrastrutture a posto. La qualità dell’ambiente marino è decisiva in una località come san salvo, conosciuta per le sue spiagge.

Il Pd chiede un coinvolgimento più diretto della regione, ricordando che molte delle risorse per il controllo e la manutenzione delle reti idriche arrivano da lì. Senza un intervento regionale, secondo loro, sarà difficile superare questa emergenza. Le attività economiche legate al turismo rischiano un danno irreparabile se la qualità delle acque e delle spiagge non viene garantita nel breve periodo.

Responsabilità amministrative e richieste di trasparenza

Nel dibattito pubblico emerge anche la richiesta di trasparenza da parte del Comune. I cittadini e gli operatori del settore chiedono informazioni chiare e aggiornamenti sui lavori in corso. L’assenza di comunicazioni precise può aumentare la sfiducia nelle istituzioni, specie quando si parla di salute e economia locale.

Le consigliere Pd hanno rimarcato che il Comune deve dimostrare attenzione verso il benessere della cittadinanza e verso uno sviluppo che rispetti l’ambiente. Solo risolvendo il problema alla radice, con un piano operativo reale, la città potrà recuperare il proprio ruolo di meta turistica affidabile. Lo stato dei fatti, a giugno 2025, richiede decisioni rapide e un cambio di passo nella gestione delle infrastrutture e dei servizi.

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