L’appuntamento del 17 giugno 2025 a Roma porta sotto i riflettori il patrimonio rurale italiano e le pratiche di turismo lento. La giornata di studi, ospitata nella sede della Delegazione di Regione Lombardia e organizzata dall’Università Roma Tre in collaborazione con Regione Lombardia e il Festival della Diplomazia, intende promuovere nuove idee e strategie per rilanciare i territori meno urbanizzati del Paese. Le comunità rurali, con i loro borghi, tradizioni enogastronomiche e paesaggi naturali, tornano così al centro del dibattito nazionale per il turismo e lo sviluppo locale.
La promozione del territorio rurale attraverso turismo e cultura
Il turismo lento si basa su un modo di viaggiare che coinvolge più aspetti del territorio, non solo i luoghi ma anche le persone, le storie e le tradizioni. A Roma, diverse istituzioni e studiosi parleranno di come valorizzare l’Italia rurale, fatta di cammini, piccoli borghi e sapori autentici. Questa forma di turismo punta a frenare i flussi rapidi, favorendo una relazione più profonda con l’ambiente e la cultura locale.
Le attività collegate al Master in Lingue e Management del Turismo di Roma Tre sottolineano il ruolo dell’istruzione e della ricerca nel definire strategie concrete per la promozione territoriale, che tengano conto delle caratteristiche specifiche di ogni area. La Toscana, il Piemonte, la Lombardia e altre regioni hanno esempi di come il rapporto tra turismo e ruralità possa trasformarsi in occasioni di crescita economica e sociale. A Roma se ne discuterà proprio per incentivare legami e nuove progettualità tra enti locali e comunità scientifica. L’appuntamento si svolgerà in un clima di dialogo sulla sostenibilità e l’importanza di preservare tradizioni e paesaggi.
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Interventi e focus durante la giornata di studi
Dal turismo enogastronomico ai sistemi agricoli innovativi, il programma della giornata si presenta ricco e variegato. Tra i primi saluti istituzionali figurano quelli del dottor Andrea Salini della Regione Lombardia, della professoressa Barbara Antonucci dell’Università Roma Tre e del dottor Giorgio Bartolomucci, segretario generale del Festival della Diplomazia, che evidenziano le sfide e le opportunità legate al turismo nel contesto rurale.
Massimo Vasarotti, rappresentante di Regione Lombardia, e Alessandra Lupis della Camera di Commercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza, illustreranno le iniziative lanciate a Lodi per rendere attrattivo il territorio facendo leva sul patrimonio locale, dal paesaggio all’enogastronomia. La professoressa Cristina Rosa e il professore Francisco de Almeida Dias presenteranno l’esperienza dal Portogallo, focalizzandosi su Beira Alta e la sua integrazione tra cibo, cultura e territorio. Sarà poi la volta del professore Marcello De Rosa, che narrerà degli sviluppi degli impianti agricoli innovativi in diverse realtà europee.
Il professore Claudio Mattia Serafin della Luiss approfondirà il rapporto tra il patrimonio letterario e il turismo internazionale, mostrando come i testi possano animare nuovi percorsi culturali. La dott.ssa Cristina Gorajski Visconti, attiva nelle associazioni europee AICCRE e BPW International, offrirà un’analisi sul programma europeo SC Agriculture 2024-27, rinforzando il legame tra politiche comunitarie e territori rurali. Chiuderà l’intervento la dott.ssa Carla Laura Petruzzelli che rifletterà sul management agricolo multiservizi, con uno sguardo sulla diplomazia e il confronto internazionale.
L’importanza di costruire reti tra università, enti e comunità
Nello scenario del 2025, costruire alleanze tra istituzioni accademiche, enti pubblici e organizzazioni internazionali è diventato essenziale per fermare lo spopolamento delle aree interne. La giornata di studi vuole sottolineare il ruolo del turismo lento come strumento per riscoprire e valorizzare luoghi meno frequentati, che custodiscono storie e pratiche da tutelare.
La rete di attori coinvolti, dagli studiosi agli amministratori locali, rappresenta una risposta concreta alle sfide che le zone rurali affrontano ogni giorno, dalla mancanza di servizi alla difficoltà di attrarre visitatori. Il turismo che viene raccontato è lento, attento, fatto di scoperte consapevoli. In tutta Italia, borghi e campagne aspettano nuove opportunità di sviluppo, attraverso progetti che rispettano l’ambiente e incentivano un’economia locale legata alla terra.
Nel corso della mattina si affronteranno i diversi modi in cui queste strategie possano tradursi in politiche operative e come il confronto internazionale possa offrire spunti addizionali per migliorare proposte e interventi nei territori italiani. Di fatto, cresce la consapevolezza che la gestione coordinata di marketing territoriale, cultura e ambiente rappresenti la vera scommessa per il futuro del turismo rurale.