A roma riemerge testa marmorea nel foro di traiano durante scavi finanziati dal pnrr

A roma riemerge testa marmorea nel foro di traiano durante scavi finanziati dal pnrr

Nei lavori di scavo in via Alessandrina a Roma è emersa una testa marmorea dal foro di Traiano, scoperta sotto materiali medievali e finanziata dal Pnrr, che arricchisce la conoscenza della Roma imperiale.
A Roma Riemerge Testa Marmorea A Roma Riemerge Testa Marmorea
Durante gli scavi in via Alessandrina a Roma è stata scoperta una testa marmorea maschile di grandi dimensioni, risalente all'epoca della Roma imperiale, che arricchisce la conoscenza storica del Foro di Traiano. - Gaeta.it

Nei lavori di scavo avviati a novembre in via Alessandrina, al centro di roma, è affiorata una testa marmorea di dimensioni rilevanti. L’opera, un volto maschile con capelli folti e uno sguardo intenso, è rimasta nascosta per secoli sotto la piazza del foro di traiano. A darne notizia è stato il sindaco roberto gualtieri attraverso un post su facebook, sottolineando come questa scoperta racconti un pezzo di storia antica ancora non svelato.

L’area degli scavi e il contesto archeologico

Gli scavi sono stati condotti sotto la supervisione della sovrintendenza capitolina ai beni culturali, grazie ai fondi del Pnrr, progetto nazionale che finanzia interventi di recupero e valorizzazione dei beni culturali. L’intervento riguarda una zona centrale di roma, proprio dove sorgeva l’antica porticus trisigmentata, una struttura conosciuta per le sue colonne monolitiche imponenti, alte quasi 12 metri.

La scoperta tra materiali medievali

La testa marmorea è stata scoperta nel corso del lavoro di scavo tra i materiali medievali che ricoprivano l’area. Questo strato rappresenta un accumulo di detriti e manufatti che si sono stratificati nel tempo sopra resti della roma imperiale. La presenza di reperti antichi tra sedimenti più recenti indica una continuità di vita e trasformazioni urbanistiche che si sono succedute nel corso dei secoli.

L’area del foro di traiano, già nota per la sua valenza storica, continua quindi a rivelare aspetti ancora poco noti della capitale. Il ritrovamento conferma l’importanza di via Alessandrina come crocevia delle epoche, dove passato e presente si incontrano in modo concreto. Lo stato di conservazione del frammento suggerisce che si tratta di un pezzo che doveva avere un rilievo significativo nel contesto originale.

Caratteristiche della testa marmorea e prime ipotesi sull’identità

La testa scoperta presenta lineamenti marcati, con una folta capigliatura scolpita in modo dettagliato, segno di maestria artistica di alto livello. Lo sguardo intenso dà un’impressione di forza, forse pensata per rappresentare una figura autorevole o un personaggio di rilievo.

Gli archeologi stanno valutando il contesto e le caratteristiche stilistiche per capire a quale epoca e a quale individuo possa appartenere il busto. La presenza di elementi decorativi, la tecnica di lavorazione e il materiale utilizzato sono fondamentali per restringere il campo d’indagine.

Identità possibili

Sebbene la certezza sull’identità manchi ancora, non è escluso che la testa potesse appartenere a una statua pubblica, forse un imperatore o una figura importante del foro. Nel corso dei lavori, gli esperti si concentrano anche sugli strati circostanti per trovare altri pezzi o reperti utili a costruire un quadro più completo.

La scoperta alimenta l’interesse per la storia di roma imperiale e per il modo in cui il volto delle sue personalità pubbliche veniva rappresentato. Questi artefatti offrono uno sguardo diretto su chi ha abitato e plasmato la città nelle sue fasi di massimo splendore.

Implicazioni culturali e valenza storica del ritrovamento

roma conferma ancora una volta il suo ruolo di città-museo, dove il sottosuolo conserva testimonianze capaci di raccontare le sue trasformazioni. La riemersione di un reperto così significativo non è solo una questione archeologica, ma un evento che coinvolge la memoria collettiva.

Il sindaco gualtieri ha voluto sottolineare come questa scoperta avvicini i cittadini al proprio passato e rinsaldi il legame con la storia della città. “Scoprire un volto dal passato antico equivale a far emergere qualcosa di vivo che continua a parlare nonostante i secoli.”

Gli scavi finanziati con i fondi Pnrr hanno dato così un contributo concreto alla riscoperta del patrimonio urbano. I lavori lungo via Alessandrina diventano strumenti per ricostruire dettagli finora sconosciuti, aprendo nuove strade per la conoscenza e per possibili valorizzazioni turistiche.

È evidente che ogni reperto emerso porta con sé domande e curiosità, spingendo gli studiosi a percorrere nuove piste di ricerca. roma si conferma un luogo dove passato e presente si intrecciano nei segni lasciati dai secoli, e dove ogni ritrovamento offre una nuova chiave per comprendere le radici della città.

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