A roma polemica per il nuovo chiosco informativo in piazza di Spagna, la protesta prende corpo

A roma polemica per il nuovo chiosco informativo in piazza di Spagna, la protesta prende corpo

A Roma il Comune installa un chiosco in piazza di Spagna per il Giubileo, ma Municipio 1, Soprintendenza e l’associazione CarteinRegola criticano l’impatto visivo e chiedono verifiche sulle autorizzazioni.
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A Roma, il nuovo chiosco turistico in piazza di Spagna, installato per il Giubileo, suscita forti critiche per il suo impatto visivo e funzionale, con opposizione del Municipio 1, esperti e associazioni, mentre il Comune ne difende la legittimità e il valore di riqualificazione urbana. - Gaeta.it

A Roma torna il dibattito sulla recente installazione di un chiosco in piazza di Spagna, progettato come punto d’informazione turistica del Comune con vendita di gadget. Questa struttura, inserita negli interventi pubblici in vista del Giubileo, ha sollevato critiche incisive da parte del Municipio 1 e di numerosi esperti del patrimonio urbano. Il tema ruota attorno all’impatto visivo e funzionale del chiosco in una delle piazze più rappresentative e frequentate della Capitale.

Il municipio 1 chiama la soprintendenza e si schiera contro il chiosco

Tra le reazioni ufficiali c’è quella del Municipio 1 di Roma, che include piazza di Spagna nella sua giurisdizione. In risposta alle lamentele e alle richieste di chiarimenti, questa settimana ha convocato la Soprintendenza. Lo scopo è capire come sia stato possibile autorizzare la struttura dopo il pronunciamento negativo del 2015. Il 15 maggio 2025 il Consiglio municipale ha votato una risoluzione unanime che invita a una nuova verifica del rispetto delle normative ambientali e paesaggistiche.

La delibera municipale chiede, inoltre, che il chiosco non venda souvenir, per non accentuare il suo impatto visivo commerciale, e che venga evitata qualsiasi illuminazione esterna che possa renderlo più evidente, soprattutto durante le ore notturne. Queste richieste tengono conto del carattere storico dell’area e della necessità di preservarne l’integrità estetica e culturale.

La replica dell’amministrazione comunale

Dalla parte dell’amministrazione comunale è arrivata la risposta del presidente della commissione Turismo, Mariano Angelucci. Secondo lui, la nuova struttura rappresenta un intervento di riqualificazione urbano, pensato per migliorare l’aspetto e il decoro di piazza di Spagna, uno dei luoghi più simbolici di Roma. Angelucci ha sottolineato che il Comune ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie dalla Soprintendenza per andare avanti, e che il chiosco sarà privo di pubblicità invasive, con luci discrete e una vendita di gadget selezionata.

Questa versione contrasta con le osservazioni dei firmatari della petizione, in particolare con la presidente di CarteinRegola, Anna Maria Bianchi. Ella ha osservato che nei documenti ufficiali non sono riportate limitazioni sulle merci e sull’illuminazione così precise come quelle illustrate dall’amministrazione. In più, ha chiamato l’attenzione sulla struttura in vetro, che rende inevitabile la visibilità dall’esterno di tutto quello che sarà esposto all’interno, compromettendo l’immagine della piazza.

La storia e il contesto del chiosco in piazza di Spagna

Il progetto del chiosco nasce nell’ambito dei lavori pubblici promossi per accompagnare il Giubileo, evento che richiama milioni di pellegrini e turisti nella città. L’idea prevedeva di collocare un punto d’informazione turistica del Comune, dove si potessero offrire indicazioni utili e vendere gadget legati a Roma. Questa iniziativa non è nuova: già dal 2011 era stata pianificata l’installazione di 11 strutture simili in diverse zone della città, dotate anche di servizi igienici pubblici interrati.

Nel 2015, tuttavia, la Soprintendenza di Roma aveva opposto il proprio parere contrario per tre siti particolarmente sensibili, tra cui proprio piazza di Spagna. Nonostante il divieto, nel tempo sono stati comunque realizzati servizi igienici con una struttura di dimensioni contenute in superficie in queste zone. Con l’avvento del Giubileo la situazione è cambiata. Tra i tre luoghi, due cantieri sono stati aperti; uno di questi porta alla costruzione del nuovo chiosco in piazza di Spagna. Restano ancora da capire le ragioni che hanno portato a questa modifica decisionale rispetto ai divieti precedenti.

Le critiche degli esperti e la petizione di CarteinRegola

Appena si è diffusa la notizia della nuova struttura, ha preso forma una campagna di opposizione, guidata dall’associazione CarteinRegola. Dieci giorni fa, questa realtà ha pubblicato una petizione sottoscritta da circa settanta professionisti e studiosi, tra cui urbanisti, archeologi e storici dell’arte. Questi firmatari hanno espresso il loro fermo dissenso, affermando che il chiosco compromette la bellezza e l’armonia di piazza di Spagna.

Gli esperti sostengono che un punto d’informazione turistica sia superfluo in un luogo già molto visitato, dove le indicazioni e i servizi sono già abbondanti e chiari. Secondo loro, l’intervento rappresenta un’ulteriore iniziativa del Comune che mette al secondo posto la qualità della vita e l’aspetto storico rispetto agli interessi turistici. Inoltre, si mette in discussione anche la scelta di inserire un elemento visivamente ingombrante come un chiosco in vetro, che renderà i gadget e le merci vendute visibili dall’esterno, aumentando il rischio di deturpamento.

“Il chiosco compromette la bellezza e l’armonia di piazza di Spagna,” dichiarano gli esperti firmatari della petizione.

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